
Questi sono due dei messaggi di spam porno arrivatimi stamattina. (Li ho lasciati come miniature perché almeno il primo contiene testo non adatto per i bambini).
Pensandoci un po’, mi pare comprensibile che l’italiano usato nei testi sia sgrammaticato, per far credere alle possibili vittime che effettivamente chi sta parlando è uno straniero. Certo, qualcuno un po’ più sveglio potrebbe immaginare che ormai si può usare un traduttore automatico e avere un testo magari un po’ strano ma molto più corretto, ma bisogna essere appunto un po’ più svegli.
Però mi ha stupito la frase finale del secondo messaggio: “Sono intelligente e sono fantastico nel sacco”. Ovviamente uno può arrivare al significato, né serve UrbanDictionary (che comunque dà come primo risultato “scroto”) per scoprire che un significato secondario di “sack” è “letto”, come si può vedere qui sotto. Però la frase “I am fantastic in the sack” ha solo tre occorrenze in Google, con altre 11 per la versione contratta “I’m fantastic in the sack”: insomma non mi pare così comune… (e quella sì che è stata tradotta automaticamente, tra l’altro). Insomma trovo strana questa commistione…

Ps: tra le occorrenze della frase c’è questa battuta: «By the way, ladies, I’m fantastic in the sack. Why, just last weekend I won three races!»
Sono certo che vi sarete accorti della campagna pubblicitaria “You are EU”. Qui a Milano per esempio le fermate dei mezzi pubblici sono tappezzate dei manifesti, e anche Radio Popolare fa passare lo spot abbastanza spesso.

Ho fatto parecchia fatica a finire questo libro. Non tanto perché io di manga e anime ne conosco ben pochi – sono troppo vecchio, le mie frequentazioni fumettistiche sono ben altre – ma per lo stile troppo piacione. Ma è anche vero che il libro non è pensato per quelli come me, e quindi lascio il beneficio del dubbio: purtroppo l’avevo preso in prestito in biblioteca e ho dovuto restituirlo prima di riuscire a farlo leggere a mia figlia tredicenne, che probabilmente sarebbe stato il pubblico giusto. Dal punto di vista delle nozioni contenute nel testo, ho apprezzato l’idea di confrontare le capacità dei protagonisti dei manga con cosa si può fare in realtà. Immagino che non ci sia nessuno che possa davvero credere che quelle cose siano possibili: ma un conto è avere un’idea generale e una storia tutta diversa è scoprire quanto sono lontane da quello che capita nella vita di tutti i giorni. Da questo punto di vista il testo è molto utile anche per abituarsi a pensare quantitativamente e non prendere per oro colato quanto viene detto da fonti che sembrerebbero più serie di un manga!