Archivi annuali: 2023

Sono vecchio :-(

Avendo compiuto 60 anni, il mercoledì ho diritto al 10% di sconto (salvo sui prodotti in offerta) ai Carrefour. Stamattina ho pensato di sfruttare la cosa: niente di eccezionale, ma ho preso le due cose che ci servivano. Arrivo alla cassa, dico che ho lo sconto over 60, faccio per consegnare la mia carta d’identità e il cassiere mi dice “no, va bene così”. Mi sono sentito davvero vecchio.

Ultimo aggiornamento: 2023-08-16 12:34

Aperti per Ferragosto

Finita momentaneamente la saga degli scontrini creativi, oggi (meglio, da ieri) ci si lamenta dei negozi aperti il giorno di Ferragosto, con l’invito a boicottarli in questa giornata perché la smettano di far lavorare la gente nel Sacro Giorno.

Mah. Capirei se si trattasse del primo maggio, la festa dei lavoratori (ma ormai anche la Coop tiene aperto). Ma oggettivamente il 15 agosto è una festa come tutte le altre. O si chiede di chiudere tutti i negozi la domenica e nelle feste comandate, oppure Ferragosto deve essere trattato allo stesso modo. (Si spera che chi lavora in questo giorno abbia le maggiorazioni per il lavoro festivo, chiaramente).

Ultimo aggiornamento: 2023-08-15 18:38

Subtitle Edit

Anna spesso guarda serie tv sottotitolate in inglese. I sottotitoli si trovano anche, ma non è detto che siano sincronizzati. Essendo io il pioniere digitale di casa, devo rimetterglieli a posto.

Di per sé la cosa non è impossibile: i file .srt sono testuali, e per esempio quando una volta le servivano i sottotitoli italiani a uno sketch che aveva trovato in rete glieli avevo preparati a mano. Ma un conto è un paio di dozzine di righe di testo, altro conto un’ora di filmato. E in fin dei conti la risincronizzazione non richiede molto: un offset o al più un’accelerazione (o rallentamento) percentualmente costante.

Alla fine ho trovato Subtitle Edit della danese Nikse e ne sono contentissimo. Il lavoro è sempre noioso, perché devo controllare in vari punti che il sincronismo non si perda, ma è molto meno noioso del fare tutto a mano…

Il 250% in meno

il tweet di Malan Lucio Malan è mattiniero, visto che il tweet che ho riportato è delle 6:23 del mattino. E Fabio Pons ha ragione: non è che perché noi ce l’abbiamo con una persona allora dobbiamo fare voli pindarici per “dimostrare” che ha torto. Tecnicamente qualcuno potrebbe dire che la frase “In Albania prezzi più bassi anche del 250% vorrebbe dire che se in Italia una vacanza ti costa 1000€, in Albania non solo è gratis ma ti danno 1500€” non ha senso, ma visto che non ha senso dire “il 250% in meno” non vedo il problema.

Diciamo solo che fossi stato Malan non avrei parlato di faziosità della Stampa quanto di ignoranza. Il tweet citato da Malan è stato cancellato – ma si sa che sono in tanti a non riuscire a dire “mi sono sbagliato” – ma l’articolo no. Leggendolo, nel testo si trova che “In Italia i servizi turistici costano fino al 248% in più rispetto alle località balneari dell’Albania”, e qualcuno (la giornalista Sandra Riccio, o esistono ancora i titolisti?) ha pensato che fosse la stessa cosa dire “prezzi superiori anche del 250%” oppure “prezzi più bassi del 250%” a seconda del lato da cui si guarda la differenza. Questo è ovviamente falso, ma sarebbe bastato scrivere “In Albania si possono spendere i due terzi in meno che in Italia” e la faziosità non c’era più. Peccato che pare che nessuno sappia più fare questo tipo di conti.

Ps: “fino al 248% in più” non ha nessun senso. Nessuno ha i dati per calcolare esattamente la percentuale, e anche se li avesse la precisione sarebbe inutile.

Ultimo aggiornamento: 2023-08-14 19:49

Sempre sui prezzi dei carburanti

A parte avere visto in autostrada una pompa dove la benzina al servito superava i 2,4 euro al litro – ma lì è chiaro che è una scelta del gestore che non ha voglia di alzarsi e fare benzina – a quanto pare la Grande Idea del governo, vale a dire far esporre i prezzi medi, non è servita assolutamente a nulla. Nemmeno in negativo, questo bisogna dirlo. Che poi Urso riesca orwellianamente a dire «In Italia grazie anche a questa misura abbiamo un prezzo industriale depurato dalla tasse inferiore a quello di Spagna, Germania e Francia. Quindi è servito a qualcosa» e «nell’ultima settimana il valore medio della benzina è diminuito di 2 centesimi» è forse una verità tecnica, ma tace la banale considerazione che la settimana precedente, non appena è entrata in vigore la legge, il prezzo medio era aumentato di tre centesimi. (Controllate pure i prezzi al 31 luglio e al 7 agosto: scusate l’inglese ma il mio browser è settato così).

Per quanto riguarda il prezzo senza tasse, se uno prendesse alla lettera la frase di Urso dovremmo dedurre che in queste settimane le tasse da noi sono aumentate… Naturalmente non è così: i prezzi medi detassati sono sempre stati nella media, e da noi ci sono più tasse. Su questo indubbiamente l’attuale governo non ha colpe, se non quella di aver continuato a dire che le accise sulla benzina erano troppe fintantoché se ne stava all’opposizione. Io però continuo a chiedermi se qualcuno ascolta davvero le giustificazioni dei nostri politici.

Here, There and Everywhere (libro)

Beh, è molto semplice capire quali parti di questo libro sono state scritte da Emerick e quali da Massey: quando trovate una descrizione di un dettaglio pignolo sulle posizioni dei microfoni è tutta farina del sacco di Emerick, le descrizioni più liriche sono di Massey. Emerick si toglie anche una serie di sassolini dalle scarpe, anche se in stile molto britannico, nei confronti di Ringo (“completamente diverso da come sembra sotto i riflettori”), George (“fino al 1968 la sua tecnica era pessima”) e George Martin (in cauda venenum: nelle ultime pagine scrive che se la tirava troppo).
La pagina di Wikipedia in inglese su Emerick segnala che ci sono state diverse critiche
che segnalano errori fattuali nel testo: nonostante la mia discreta conoscenza beatlesiana non saprei specificare quali siano, a parte appunto la tecnica di George (che è sempre stato uno sgobbone, e doveva prepararsi con calma gli assoli… facendo probabilmente arrabbiare Emerick). Credo comunque che un beatlesiano non possa non leggere questo testo.

(Geoff Emerick e Howard Massey, Here, There and Everywhere : My Life Recording the Music of the Beatles, Avery 2007, pag. 387, $18, ISBN 9781592402694)

Ultimo aggiornamento: 2023-08-12 08:35

Il nuovo algoritmo di Twitt… ehm, X

Segnalo questa interessante analisi di Franz Russo su come X ha modificato l’algoritmo delle raccomandazioni di Twitter. Le raccomandazioni sono i tweet che trovate nella sezione “Per te” della homepage, e che fanno capire come il mondo dei social sia un posto terribile. La cosa per me più preoccupante non è tanto scoprire che la presenza di link abbassi la probabilità che il tuo tweet venga raccomandato, o che se uno prova a citare Meta o Facebook può lasciar perdere ogni speranza: si ritorna all’orticello chiuso, ma tanto in realtà non si è mai scappati di lì.
La cosa che mi ha lasciato perplesso è che il nuovo algoritmo toglie le due la prerogative fondamentali di Twitter, il real time e la preminenza dell’hashtag, per avvicinarsi a un modello prevalentemente visivo e con una durata più ampia – 24/48 ore – tipica di TikTok. Io in tempi non sospetti definii il modello di Twitter “molti-a-uno”, l’opposto del broadcast che è uno-a-molti: l’omologazione procede a grandi passi e direi che non ci sono dubbi che sia una scelta espressamente voluta da Musk. Eppure dovrebbero ormai sapere tutti che a differenza che nel mondo reale una copia del modello vincente non funziona, per la banale ragione che non dà nessun incentivo a spostare le interazioni tra utenti che sono il vero motivo per cui ci si lega a una piattaforma… bah.