Venerdì mattina abbiamo trovato nella posta una lettera (recapitata a mano) per Anna. Ebbene sì, era quella di Gianluca Comazzi, con tanto di santini elettorali. Non che non sapessimo della sua candidatura, visti i manifesti di questi mesi che raffiguravano lui e un cane. Rispetto alle precedenti missive, non parla più di installare nuove telecamere di cui comunque rivendica la paternità e si limita a una “presenza frequente dei vigili di quartiere”. In linea con le nuove tendenze ecologiche, punta invece sulle barriere antirumore lungo la ferrovia (pardon, “dissuasori anti rumore”. Che fanno, dicono ai treni di non disturbare?) e al rifacimento di marciapiedi sconnessi.
Fortunatamente non ho a che fare con Comazzi: nel caso capitasse, però, vorrei sapere
(1) le statistiche da cui si evincerebbe che i reati negli ultimi anni si sono sensibilmente ridotti dove sono state installate le telecamere, e la differenza rispetto a zone nelle quali le telecamere non ci sono;
(2) se la riqualificazione del giardino Wanda Osiris consiste solo nell’ampliamento – benemerito, intendiamoci – dell’area giochi bambini o c’è dell’altro che mi è sfuggito; ma soprattutto
(3) se gli pare il caso mettere come oggetto della sua lettera “il tuo amico a Milano”.