Archivi annuali: 2021

Gli ATM Point e le norme anticovid

Stamattina, mentre accompagnavo i ragazzi a scuola, Cecilia mi dice “Papà, non mi funziona la tessera!” (Nota per i non milanesi: in città gli under 14 viaggiano gratis. Possono mostrare un documento di identità, il che però non mi pare molto il caso, o usare un’apposita tessera. Considerando che poi tornano a casa da soli e prendono la lilla che è una metropolitana non presidiata, la tessera è la soluzione più pratica). La faccio entrare con me, poi controllo all’uscita e su un tram: in effetti non funziona. Nema problema, le dico, mi lasci la tessera e vado all’ATM Point di Garibaldi.

Ora però capita che agli ATM Point si può accedere solo sotto prenotazione. Prendo l’app, la apro… e scopro che alle 8 di mattina di venerdì il primo posto libero in Garibaldi è lunedì 11 alle 10:30. Va leggermente meglio a Zara: il primo posto libero è domani a mezzogiorno. Notate che quando si chiede un appuntamento ci sono varie opzioni di scelta, tra cui “tessera guasta”, quindi in teoria potrebbero esserci delle code differenziate per operazioni più o meno urgenti. Mi sa che in pratica non ci sia nulla del genere. Sicuramente non ci sono assembramenti; ma il risultato finale è che la produttività mi pare tagliata a un terzo di quella prima della pandemia, il che non mi pare una grande idea pratica.

Ah, ora vado anche a reclamare sul sito, ma so già – perché c’è scritto – che «I tempi medi di risposta sono di 10 giorni», nonostante che «Il processo fa parte del sistema di gestione per la qualità secondo gli standard UNI EN ISO 9001 e 14001»…

Ultimo aggiornamento: 2021-10-08 15:29

Cina e Taiwan come lupo e agnello

Avete tutti letto della prova di forza della Cina, che in questi giorni ha ripetutamente violato lo spazio aereo taiwanese. Ma probabilmente non avete letto che per la seconda volta di fila la Cina ha posto il veto sull’ingresso di Wikimedia Foundation come osservatore in WIPO, l’organismo sovrannazionale che si occupa della proprietà intellettuale e del copyright.

Non che un osservatore – che per definizione non ha diritto di voto – possa fare molto; però la Cina ha sostenuto che i progetti collegati a Wikimedia «contengono contenuti errati e favoriscono disinformazione in merito alla politica del “One-China-principle” che vede Taiwan come parte della Cina.». D’altra parte, già Wikipedia è generalmente bloccata in Cina; però bisognerà pur cominciare a bloccarla nel resto del mondo, no?

Sono tornato in ufficio

Ieri è stato il primo giorno di lavoro in ufficio dall’inizio di marzo 2020. A dire il vero sarei potuto starmene a casa fino a fine anno, ma avevo bisogno di staccare. L’unico guaio è che la sede dove dovrò andare non è ancora stata aperta, e quindi sono finito nella sede dove stanno i call center. Da un certo punto di vista è anche meglio, perché è a metà strada tra casa e scuola dei ragazzi…
Entrare è stato relativamente facile, a parte dover firmare e scoprire quale pezzo dell’open space mi era stato assegnato. Poi eravamo in quattro su venti postazioni, quindi abbiamo fatto finta di nulla a siamo spesso stati senza mascherina. Uscire è stato più difficile perché avevo sbagliato lato :-) Attaccare il PC alla postazione è stato abbastanza semplice, anche se mi ero dimenticato le cuffie e ho dovuto usare gli auricolari del telefono; riuscire a connettermi alle macchine di laboratorio un po’ meno semplice perché il mio PC era settato per andare sulle macchine di esercizio, dove a dire il vero non so nemmeno entrare.

La cosa più interessante è che nell’atrio di questa sede c’è un Amazon locker :-)

Elezioni amministrative 2021

Guardando i risultati della tornata elettorale autunnale, scopro che a Milano Sala ha preso 50.000 voti in più del primo turno di cinque anni fa (e 13000 in più del ballottaggio). Quindi l’astensionismo ha più che altro colpito gli elettori di centrodestra, anche perché onestamente Bernardo non era esattamente il massimo tra i candidati. D’altra parte ho sentito vari fighetti di centrosinistra dire che non avrebbero rivotato Sala, il che in pratica significava che l’elettore medio lo ha tendenzialmente apprezzato. Poi magari Sala si è preso metà dei voti pentastellati di cinque anni fa che sono “tornati all’ovile”; l’altra metà si è divisa più o meno equamente tra i no-tutto che hanno votato Paragone e i residuali rimasti a M5S, ininfluente praticamente ovunque (anche a Bologna e Napoli dov’era in maggioranza ma il candidato del centrosinistra ha vinto con percentuali ancora più bulgare che a Milano) salvo forse a Roma dove è incredibile notare quanta gente ami Virginia Raggi dopo cinque anni da sindaca. A destra Forza Italia è residuale, mentre FdI raggiunge quasi i voti della Lega: ci fosse stato il sorpasso sarebbe stato davvero clamoroso.

A proposito di Roma, Calenda a quanto pare non è solo un partito da Twitter: la sua lista è quella che ha preso più voti, anche se correndo da solo è rimasto molto indietro dai due sfidanti che andranno al ballottaggio, pur prendendo più voti di Raggi. Torino ha visto il sorpasso al primo giro di Lo Russo su Damilano, ma a guardare bene le percentuali del centrosinistra non sono così diverse da quelle di cinque anni fa. Negli altri capoluoghi di provincia le sfide sono molto più equilibrate, a parte il plebiscito che riconferma Canelli a Novara; se tanto mi dà tanto, le politiche andrebbero comunque al centrodestra.

E dove si è presa il mio numero di telefono?

Oggi pomeriggio ero ad aspettare il filobus sotto la pioggia quando mi arriva una telefonata. Era una tale Irene che si è qualificata come agente immobiliare per la via dove abito. Ero troppo incasinato per chiederle dove avesse preso il mio numero di cellulare, che non credo proprio stia nei dati a catasto. Sto cominciando ad arrabbiarmi parecchio.

Ultimo aggiornamento: 2021-10-05 18:46

Facebook Whatsapp Instagram Messenger kaputt

Ieri pomeriggio a un certo punto ho visto che l’app Whatsapp desktop non si connetteva al telefono. Mi sono detto “sarà il solito problema, il telefono ha perso la connessione al PC”; invece era proprio Whatsapp a essere giù, insieme a tutto il resto dell’ecosistema Facebook.

Ho dato una scorsa a un po’ di commenti tecnici, e se non ho capito male il problema non è stato tanto il fatto che qualcuno ha fatto una minchiata con le tabelle di rotta (routing, se siete anglofili) che fanno arrivare ai server di Zuckerberg; quello capita più spesso di quanto pensiate. Il problema è che non c’era una connessione di backup completamente diversa per la gestione, e quindi i tecnici sono dovuti andare di persona nei luoghi dove stanno i server per rimettere a posto la configurazione, con l’aggravante che le competenze erano distribuite e quindi ci voleva più gente.

Dal mio punto di vista le cose non sono cambiate più di tanto, invece. Io non ho neppure installato Messenger – vedo i messaggi solo quando sono al PC e attacco Facebook. Whatsapp non è la mia app primaria di messaggistica istantanea, uso di solito Telegram; credo che sia un anno e mezzo che non posto nulla su Instagram, per l’ottima ragione che non ho ancora idea di cosa dire di interessante in quel formato; quanto a Facebook è come il Tg1, lo si tiene acceso per abitudine ma non lo si guarda più di tanto. E comunque il mio socialino di nicchia era tranquillamente su :-)

Ovvio che in un mondo perfetto tutti questi sistemi avrebbero una modalità di interscambio dati tale che anche se alcuni di essi non funzionano le comunicazioni potrebbero comunque svolgersi. Ma la Power Law applicata all’informatica ci ha fatto capire che chi vince piglia tutto, e sono in molti a non sapere nemmeno come trovare una soluzione alternativa. Per questa volta non c’è stata l’apocalisse, ma in futuro?

Ultimo aggiornamento: 2021-10-05 09:40

Come è dura fare i sondaggi clandestini

Una volta era facile: c’erano le corse dei cavalli, oppure quelle automobilistiche, o ancora i conclavi. Poi un qualche garante ha sentenziato che era troppo facile scoprire a quali partiti corrispondessero i concorrenti, e quindi che si stava aggirando la legge che vieta di mostrare sondaggi elettorali nelle due settimane precedenti il voto. (Io seguo la legge: sto scrivendo il post la vigilia del voto ma lo pubblicherò a urne chiuse). Così YouTrend nel suo canale Telegram ha postato alcune foto.

La seconda immagine, di venerdì, mostra una 51 (a Milano i bus sono femminili), molto semplice da riconoscere per me non solo per il fatto che quella linea passa dietro casa mia. La terza, di sabato, è una pubblicità della 54 Pizza Express, e anche questa non è difficile. Ma la prima, di mercoledì 29, mi è stata davvero ostica. Ci sono quattro linee di bus di Roma: la 033, la 030, la 017 e la 015. Il problema è che per me è stato impossibile associare i candidati alle linee. Mi dicono che la 015, essendo l’unica dell’ATAC, corrisponde a Raggi mentre la 033, con i nomi di Roma Antica, è quella di Michetti: ma non ci giurerei.

Certo però che in questo modo si mantiene il cervello in forma!

Brexit e camionisti

[fonte ignota] La Brexit continua a dare interessanti racconti, come per esempio l’affannosa ricerca di camionisti con le (spernacchiate) offerte di un permesso temporaneo di soggiorno agli autisti polacchi oppure alla richiesta di chi ha una vecchia patente tedesca (che permetteva la guida di camion) di venire a dare una mano.

Quello che però mi pare che non si consideri è che il problema sta molto più a monte. Brexit nasce contro il mercato unico del lavoro, e su questo Tory e Labour erano e sono d’accordo. Ma lavori come il camionista sono pesanti, e quindi sono in pochi a volerlo fare in una nazione “ricca” come UK (o l’Italia. Avete presente quanti sono i camionisti stranieri sulle nostre strade?) Evidentemente chi ha preparato Brexit non ha pensato a questi particolari…

Ultimo aggiornamento: 2022-11-07 13:03