(dal sito di Leonardo Chiariglione)
Ogni tanto sui giornali si legge di Leonardo Chiariglione, “il babbo dell’MP3”. Non sono in molti però a sapere che MP3 era solo un pezzetto della suite di protocolli MPEG, studiati per codificare i video in maniera ottimale: tecnicamente si dovrebbe parlare di MPEG 1 Layer 3 (quello audio), ma ai tempi le estensioni dei file erano al più lunghe tre caratteri e quindi l’abbreviazione ha preso piede.
Chiariglione ha fatto la sua carriera in CSELT, e per una serie di buffe circostanze ho sempre avuto un ufficio vicino al suo, il che aveva senso quando io ero nel gruppo “voce” e lui era a capo di quello “immagini”, ma forse un po’ di meno quando io sono passato a fare Internet ed eravamo tutti finiti in un open space dove ogni tanto lo si sentiva gridare al telefono “Hai! Hai! Hai!” (Chiariglione parla correntemente giapponese, e come sapete i giapponesi sono abituati a dire di sì anche se la risposta corretta sarebbe stata “no”.) Ad ogni modo, a parte i pettegolezzi, Chiariglione è indubbiamente stato la forza trainante del movimento MPEG, comprese alcune scelte che probabilmente non conoscevate, come il fatto che i codec MP3 fossero sotto copyright (dei tedeschi del Fraunhofer, almeno per l’Europa) e richiedevano pertanto una licenza d’uso; questo nasceva per convincere la grande industria a investire nella tecnologia, sapendo che avrebbero potuto guadagnare. Ad ogni modo, qualche mese fa Chiariglione ha scritto un ebook che racconta la storia tecnica e politica di MPEG: se siete interessati potete andare sul suo sito e scaricarla. Buona lettura!