C’è una persona (qui sul blog non faccio nomi, ma visto che uno dei tanti posti in cui ha scritto è un forum pubblico potete trovarvelo da voi, almeno fino a che non cancellerà il post) che si lamenta perché su Wikipedia hanno cancellato un testo scritto da Lui. Fin qua, nulla di nuovo, come non è neppure nuovo che cerchi qualcuno che gestisca Wikipedia Italia – anche se mi piacerebbe che questo qualcuno venisse trovato, così almeno potrei mandargli tutta la gente che fa queste domande.
Quello che è un po’ diverso dal solito, e che mi ha convinto a scrivere questo post, sono un paio di sue affermazioni:
«Tralaltro nonostante i fondi e la normativa non ti pagano neanche»
«non c’era un sito …cera la mia parola… così facendo credo sia diffamazione»
Posso immaginare che “la normativa” sia la direttiva sul copyright, spiegata benissimo dalla stampa tutta. Già comincio ad avere seri problemi a comprendere perché se non Ti si fa scrivere da qualche parte qualcosa “sulla Tua parola” Tu parli di diffamazione: io avrei piuttosto detto “censura”, ma evidentemente i Tuoi processi mentali ti fanno dedurre che se io [*] non credo alla Tua parola allora ti sto diffamando. Ma l’apoteosi è pensare che qualcuno debba essere pagato per scrivere quello che lui stesso vuole scrivere: in un sito privato, tra l’altro, ma anche se Wikipedia fosse pubblica non cambierebbe nulla. O forse no: potremmo proporre al nostro governo che attualmente si trova un po’ in difficoltà di aprire un sito italiani.gov.it e pagare chiunque voglia scriverci su. Anziché il reddito di cittadinanza avremmo il reddito di scrittura!
[*] Qui e in seguito “io” è da intendersi in senso generico: non ho mai avuto a che fare con la persona in questione, per mia fortuna.