Archivi annuali: 2018

puntualità non proprio teutonica

Due mesi fa Anna era andata per lavoro a Bolzano e aveva comprato in un supermercato alcuni preparati per dolci di un’azienda tedesca, la RUF. Visto che c’erano piaciuti, avevo provato a fare una ricerca in rete per vedere se c’era qualche distributore italiano ma non li avevo trovati; scrissi allora direttamente all’azienda per avere informazioni. La risposta (negativa) è arrivata ieri.

(Però devo aggiungere una cosa divertente. Io avevo scritto in inglese, cominciando però con una frase più o meno in tedesco dove mi scusavo per non scrivere in quella lingua perché la conosco troppo poco. La risposta mi è arrivata in inglese, ma cominciava con una frase in italiano dove il tipo diceva che anche il suo italiano non era il massimo quindi preferiva l’inglese)

Ultimo aggiornamento: 2018-01-12 16:41

Come fare ricerca in modo serio

Una giornalista scientifica americana – che non aveva mai giocato a poker e si è preparata per scrivere un libro al riguardo – in un anno ha imparato abbastanza da vincere un torneo ufficiale e guadagnare 85000 dollari. Ora non è ben chiaro quando uscirà il libro, visto che la tipa ci ha preso gusto :-)

Ultimo aggiornamento: 2018-01-12 14:36

Google Play Books: dopo alcuni mesi…

Ricordate la mia triste storia con Google Play Books? Non riuscivo a scaricare i libri che compravo, e l’unica possibilità che avevo trovato per farli digerire ad Adobe Digital Edition era usare una VPN e far finta di essere in Giappone.

Bene, posso dirvi che ora il problema sembra finalmente essere stato risolto: gli ultimi due libri che ho preso sono stati scaricati correttamente, e anche uno dei “vecchi” non mi ha dato problemi. Inutile dire che non so se la correzione sia arrivata da Google, da Adobe o magari da Microsoft: il volgo non deve interessarsi di queste minuzie.

Ultimo aggiornamento: 2018-01-11 19:32

lavori a regola d’arte

Da quando abbiamo spostato la camera dei ragazzi al piano di sopra, i due si fanno la doccia nel bagno sopra; e tutte le volte c’era un mezzo lago fuori dal box doccia. È vero che continuo ad aprire e chiudere la porta per dar loro sapone e balsamo, ma mi pareva un po’ troppo. Alla fine, pungolat…invitato da Anna, ho provato a controllare meglio cosa capitava, e ho scoperto che quando ci hanno installato il box doccia la guarnizione in basso era stata montata alla rovescia, e quindi anziché trattenere all’interno l’acqua le dava una perfetta via di fuga.

Una volta capito il busillis non mi ci è voluto molto a girare la guarnizione, che ora fa il suo mestiere; ma mi è restato un dubbio. Se un imbranato come me riesce a comprendere logicamente che la guarnizione era montata male, come è possibile che chi fa quel lavoro tutti i giorni non se ne fosse accorto?

Ultimo aggiornamento: 2018-01-11 07:28

_Guida pratica all’italiano scritto_ (libro)

Voi lo sapete, vero, cos’è un grammarnazi? È una di quelle persone che spesso troviamo su Internet, pronte ad additare un errore di ortografia strillando alti lai e rimpiangendo i bei tempi passati in cui nessuno che non fosse più che preciso osava scrivere alcunché. Vera Gheno, ricercatrice della Crusca e assidua presenza in rete, in questo libretto (Vera Gheno, Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi), Franco Cesati 2016, pag. 146, € 12, ISBN 978-88-7667-600-0, link Amazon) fa una carrellata di informazioni e metainformazioni per aiutare i lettori a essere anche un po’ scrittori: non per pubblicare lo stereotipico romanzo nel cassetto, ma per muoversi un po’ meglio nei social network oppure scrivere un testo scientifico. Non un manuale quanto piuttosto una guida, come del resto recita il titolo: un punto di partenza per orientarsi, e scoprire che le regole esistono sì ma spesso non sono quelle che crediamo di ricordare.

Priorità

In questi mesi stanno facendo una serie di lavori di viabilità (che a quanto pare non prevedono di togliere il pavè :-( ) su viale Monte Santo, riorganizzando le corsie di marcia e creando nel contempo un pezzetto in più di pista ciclabile che continuerà quella sui bastioni per finire nel nulla. Sul lato sud la pista ciclabile è stata completata ai primi di dicembre, ma è ancora transennata, perché manca l’ultimo strato di asfalto. In compenso, i tre posti auto che sono stati creati a fianco della pista sono già disponibili da prima di Natale. Direi che le priorità sono chiare.

(Ah: via Vespucci è stata risistemata alcuni anni fa, creando da un lato uno spazio dehors, dall’altro una corsia a senso unico, in mezzo qualche albero. A nessuno è venuto in mente di ricavare un metro e mezzo di spazio per una pista ciclabile contromano, il che significa che io per tornare a casa devo comunuque farmi un pezzo di viale Monte Santo stretto tra le auto in doppia fila e i binari del tram)

Ultimo aggiornamento: 2018-01-09 15:35

_Erba volant_ (libro)

Renato Bruni intervista direttamente (o telepaticamente, se preferite) piante di tutti i tipi per spiegarci in questo libro (Renato Bruni, Erba Volant : Imparare l’innovazione dalle piante, Codice 2015, pag. 235, € 15, ISBN 978-88-7578-556-7, link Amazon) come le soluzioni da loro trovate nel corso dell’evoluzione portino a idee che possono essere sfruttate e anche brevettate per nuovi prodotti. Tra l’altro, nelle note del testo vengono snocciolati nomi e date di questi brevetti, tanto per essere chiari. Bruni scrive sì in modo scanzonato, ma è sempre molto attento a ricordare a tutti che le cose nel mondo vegetale non funzionano come vorremmo, con un tutto-o-niente, e che la natura si limita a offrirci degli spunti che poi devono essere colti e affinati per ottenere un risultato utile per noi. Quello che però mi ha davvero stupito è la quantità di cose che le piante riescono a fare partendo da pochi elementi di base, e restando naturalmente ferme o quasi. È tutto un mondo sconosciuto, ed è bello scoprire qualcosa di nuovo.

Salario minimo

Mario Seminerio scrive sulla proposta renziana del salario minimo legale, dicendo che la cifra indicata dall’ex PresConsMin (9-10 euro l’ora) è insensata, perché corrisponde al 90% del salario mediano mentre “di solito tende ad essere fissato intorno alla metà”. [Nota per i diversamente matematici: se X è il salario orario mediano allora per definizione metà dei lavoratori guadagna più di X e metà meno di X. Così ad occhio il salario medio è maggiore, ma non è necessariamente così].

Il concetto di ancorare il salario minimo a quello mediano e non al medio mi pare sensato, ma c’è una cosa che non capisco, e per cui mi piacerebbe ricevere qualche spiegazione. Non sarebbe più logico ancorare il salario minimo (se non c’è ancora, altrimenti per definizione i dati sono falsati…) a un certo percentile, chessò il venticinquesimo? [di nuovo, per i diversamente matematici: se Y è il venticinquesimo percentile allora il 25% delle persone è sotto Y, e pertanto il restante 75% è sopra]. I numeri precisi non sono poi così importanti, o meglio lo sono per tarare bene il sistema; è proprio il principio che non capisco.

Ultimo aggiornamento: 2018-01-08 14:50