L’ascensore di casa nostra è nato sfigato, e quindi si scassa piuttosto spesso. Un paio di anni fa siamo stati più di un mese senza ascensore, perché la ditta che l’aveva costruito è fallita e non si trovava un pezzo di ricambio.
Sabato mattina, tornati dalla piscina, Jacopo chiama l’ascensore, sentiamo chiudersi le porte e vediamo accendersi la freccia, poi niente. Vado giù e vedo le porte chiuse. Chiamo l’assistenza e mi metto il cuore in pace. Nel pomeriggio l’ascensore funziona di nuovo; ma poi la sera salgo con la vicina del terzo piano, dopo che lei è uscita schiaccio il pulsante del quinto, le porte si chiudono e l’ascensore rimane fermo. Vabbè, apro le porte, salgo a piedi e arrivo in contemporanea all’ascensore, che essendo probabilmente stato costruito dalla Sirius Cybernetics Corporation non voleva avermi tra i piedi.
Domenica pomeriggio citofonano. È l’ascensorista. Io guardo stupito Anna: “di domenica?” Quando dopo mezz’ora usciamo l’ascensore è senza corrente; ma dell’ascensorista non v’è traccia se non per un cartellino “fuori servizio” e l’auto parcheggiata per strada. Chissà in quale dimensione parallela si è cacciato.
Ultimo aggiornamento: 2018-02-12 09:32