Archivi annuali: 2018

_Once There Was a Way_ (ebook)

Cosa sarebbe successo se i Beatles non si fossero sciolti nel 1970? In questo libro (Bryce Zabel, Once There Was a Way : What If The Beatles Stayed Together?, Diversions 2017, pag. 300, € 4,23 (circa), ASIN B076DJ64HN, link Amazon) Bryce Zabel scrive un’ucronia, sotto forma di biografia del quartetto dal 1968 al 1975. Un po’ come in Sliding Doors, la storia comincia con una minima differenza. Quando John e Paul furono ospiti del Johnny Carson Show, non furono lasciati al “supplente” Joe Garagiola; all’ultimo momento Carson cancellò un suo show per partecipare. Da lì parte una narrazione alternativa, con il quartetto sempre sul punto di sciogliersi ma che anziché fare album solisti pubblica album formalmente di gruppo. Se non amate i Beatles, il libro non fa per nulla per voi. Che senso avrebbe una biografia fasulla? Ma un esperto beatlesiano si diverte a vedere il mix tra realtà e fantasia che riprende anche cose effettivamente avvenute, ma in tutt’altro contesto. Pensate ai Beatles che partecipano a Woodstock oppure recitano in Lord of the Rings sotto la regia di Stanley Kubrick… (sì, ci furono contatti per entrambi i progetti, come Zabel spiega nell’appendice) Diciamo che per me Zabel ha saltato lo squalo quando racconta del rapimento di John (fon qui nulla di male) che alla fine viene salvato anche con l’aiuto di… un diciannovenne Steve Jobs. Carina l’intervista finale per il tour 2015, con John (dopo il rapimento la security nei confronti dei Beatles fu accresciuta, e perciò Chapman fu fermato), Paul, Ringo, e… No, non vi posso dire chi ha preso il posto di George che anche in questa ucronia è morto nel 2001 (la scelta di Zabel è stata di non modificare le morti per malattia, che sono indipendenti da cosa hanno fatto i Beatles).

Ultimo aggiornamento: 2018-05-06 16:47

va bene le biciclette, però…

Ieri mattina quando sono uscito non nevicava più e quindi ho preso il BikeMi per andare in ufficio. I pezzi di pista ciclabile erano ancora innevati – il sale l’hanno poi sparso in giornata, a sera erano puliti – ma si poteva pedalare senza troppi problemi, se non il tipico pedone che ha in ubbia il marciapiede.

Stamattina nevicava e soprattutto le strade erano più sporche: non avevo voglia di beccarmi i getti di fango dalle auto dove le piste non ci sono e quindi ho preso la metro. Ho però fatto un po’ fatica, perché davanti alla porta in cima al primo vagone c’era uno con una bici di quelle pieghevoli (ma non piegata) messa esattamente nella direzione parallela alle porte.

Io mi domando e dico: ma come fa a non venirti in mente di mettere la bici parallela alla parete della cabina di guida e non dare fastidio a nessuno?

Ultimo aggiornamento: 2018-03-03 17:26

Cattiveria

La mia impressione è che questa campagna elettorale abbia raggiunto un livello altissimo di cattiveria non tanto su quello che dicono i leader leaderini leaderetti dei partiti vari – sì, c’è anche quello, ma ormai lo cancello in automatico – quanto tra la mia bolla di amici Facebook. Per esempio, è la prima volta che vedo astensionisti militanti: e soprattutto vedo continue campagne d’odio continuativo. Certo, sono venticinque anni che vedo messaggi d’odio contro Berlusconi, contro Prodi, contro D’Alema (la mia bolla non è proprio monocorde); ma mi pare che l’odio si sia spostato dalle singole persone, per non parlare dei fatti, e sia ormai totale e globale. Per esempio, non ci sono quasi più risposte nel merito, ma solo repliche bambinesche su come “gli altri” facciano questo e altro.

Anche questo è un brutto segno dei tempi, come brutto segno (per me, non per voi) è il fatto che io sia ormai un elettore disilluso.

Trenitalia e piano neve

Guardate, io mi faccio tranquillamente una ragione del fatto che a Roma e Napoli non ci fossero abbastanza scaldiglie e quindi a inizio settimana si è bloccato tutto per il freddo. In fin dei conti non è che capiti tutti gli anni un’ondata di freddo del genere.
Quello che non capisco è perché, con una previsione di neve nemmeno esagerata nelle regioni del nord, Trenitalia decida preventivamente di tagliare treni (per esempio si può leggere qui cosa è stato fatto in Liguria). Ci sono assurdità tipo eliminare i treni Voltri-Nervi che non devono nemmeno salire per le montagne. Non credo poi proprio che ci sia un calo dell’utenza corrispondente, anzi si rischia che alcuni per sicurezza lascino a casa la macchina o lo scooter – non considero la bicicletta :-) – e decidano di andare in treno. Dove li mettono?

misteri misteriosi

Ieri il blog ha avuto 852 visite, più del doppio rispetto alla media che è intorno alle 400. Epperò il post di ieri ha fatto 178 visite, nulla de che. Cosa diavolo avete guardato?

Ultimo aggiornamento: 2018-03-01 09:35

Intenzioni di voto

i partiti in lizza (da Ministero dei meme)

i partiti in lizza (da Ministero dei meme)

Domenica prossima si vota. Per i curiosi, ecco quali sono le mie tendenze di voto.
All’uninominale per la Camera non ci sono se e ma: come fa un vecchio democristiano come me a non votare per il compagno BR1? Più complicata la parte proporzionale. Temo che poi terminerò una mia tradizione più che trentennale (niente socialisti) e voterò Insieme. Con ogni probabilità la lista non raggiungerà l’1% su base nazionale e quindi quel voto andrà perso: nella peggiore delle ipotesi sarà tra l’1% e il 3% e quindi sarà immeritatamente preso dal PD, che però non potrà sfoggiarselo nelle sue percentuali di voto. Al Senato la situazione è molto più complicata: sono indeciso se annullare direttamente la scheda (non platealmente, semplicemente con una grande croce su tutto il foglio) oppure scegliere un partitucolo a caso che tanto non raggiungerà la soglia minima. Io sono per principio contrario ai listini bloccati: se i candidati uninominali, gli unici per cui posso fare una scelta, non mi piacciono allora è inutile che io voti.
Ah sì, noi in Lombardia votiamo anche per la regione. Non mi sono preparato e non so che fare: chi offre di più?

McDonald’s e il pesce

Sabato scorso, dopo settimane di implorazioni da parte degli ottemezzenni, siamo andati a mangiare al McDonald’s del CentroSarca prima di fare la spesa. Siamo andati ai totem, abbiamo preso l’offerta “2 McMenu Classic© più due Happy Meal©”, per il primo panino abbiamo scelto quello col pesce come facciamo sempre… ma per il secondo panino il pesce (e altri panini) non era più disponibile, al che sono stato costretto per la prima volta in vita mia a provare un Big Mac© (giudizio critico: bah).
Mi era capitato di non trovare per nulla il pesce, ma questa è la prima volta in cui ho visto un menù ridotto. Ma quel pezzetto di merluzzo impanato e surgelato costa così tanto da cercare di far ridurre il suo consumo?

Giornalettismo e Wikipedia

Sono venuto a sapere di questo articolo di Giornalettismo (qui link archiviato: notate tra l’altro il titolo “Wikipedia, l'enciclopedia del web è troppo autoreferenziale” che probabilmente è stato cambiato in corso) dove la redazione del giornale online si lamenta perché, dopo che hanno deciso di farsi «un regalo perché la testata, in questo 2018, festeggerà i suoi dieci anni di attività» hanno scoperto che la voce è finita sotto «il severissimo iter d’esame dei moderatori di Wikipedia.» (Effettivamente poi la voce è stata cancellata, vedi discussione relativa).

Io non ho partecipato alla procedura di cancellazione: tipicamente se ne vengo a sapere da una fonte esterna e non direttamente mentre sono su Wikipedia preferisco evitare un conflitto di interessi. Nel merito, io tendo a considerare rilevanti alcune categorie, e tra queste c’è quella delle testate registrate, quale Giornalettismo è: mi stupisce tra l’altro che nessuno avesse aggiunto quei dati nella voce, mentre era presente. Ciò detto, capisco il commentatore che ha scritto che quell’articolo di Giornalettismo ha violato tre o quattro linee guida dell’enciclopedia: ma in ogni caso non ho potuto non notare una serie di inesattezze.

Tanto per cominciare, i “moderatori di Wikipedia” in questo caso non sono altro che i contributori dell’enciclopedia: chiunque può intervenire in una procedura di cancellazione ed esprimere il suo giudizio. Non è consentito chiamare a raccolta truppe cammellate esterne a Wikipedia (ma tanto il loro parere non verrebbe tenuto in conto), per l’ottima ragione che le scelte sono fatte da chi lavora davvero sull’enciclopedia: mi affretto a ribadire che in questo caso non c’è stato nulla del genere. Avendo poi visto la versione iniziale della voce, posso garantirvi che quella su cui si è discusso non era solo «leggermente modificata rispetto alla versione iniziale offerta dalla redazione». La versione iniziale era da cancellare immediatamente come promozionale, e non accorgersi della differenza rispetto a quella modificata – ed effettivamente imparziale – è davvero grossa. Diciamo insomma che il livello di approfondimento giornalistico nello scrivere quell’articolo, a parte il tono piccato, non è esattamente quanto ci si aspetterebbe: e il fatto che in questo Giornalettismo si metta alla pari con molta altra stampa ben più quotata non è certo un’attenuante. Chissà quando la gente finirà di pensare a Wikipedia come un posto dove farsi un regalo :-(