Cosa sarebbe successo se i Beatles non si fossero sciolti nel 1970? In questo libro (Bryce Zabel, Once There Was a Way : What If The Beatles Stayed Together?, Diversions 2017, pag. 300, € 4,23 (circa), ASIN B076DJ64HN, link Amazon) Bryce Zabel scrive un’ucronia, sotto forma di biografia del quartetto dal 1968 al 1975. Un po’ come in Sliding Doors, la storia comincia con una minima differenza. Quando John e Paul furono ospiti del Johnny Carson Show, non furono lasciati al “supplente” Joe Garagiola; all’ultimo momento Carson cancellò un suo show per partecipare. Da lì parte una narrazione alternativa, con il quartetto sempre sul punto di sciogliersi ma che anziché fare album solisti pubblica album formalmente di gruppo. Se non amate i Beatles, il libro non fa per nulla per voi. Che senso avrebbe una biografia fasulla? Ma un esperto beatlesiano si diverte a vedere il mix tra realtà e fantasia che riprende anche cose effettivamente avvenute, ma in tutt’altro contesto. Pensate ai Beatles che partecipano a Woodstock oppure recitano in Lord of the Rings sotto la regia di Stanley Kubrick… (sì, ci furono contatti per entrambi i progetti, come Zabel spiega nell’appendice) Diciamo che per me Zabel ha saltato lo squalo quando racconta del rapimento di John (fon qui nulla di male) che alla fine viene salvato anche con l’aiuto di… un diciannovenne Steve Jobs. Carina l’intervista finale per il tour 2015, con John (dopo il rapimento la security nei confronti dei Beatles fu accresciuta, e perciò Chapman fu fermato), Paul, Ringo, e… No, non vi posso dire chi ha preso il posto di George che anche in questa ucronia è morto nel 2001 (la scelta di Zabel è stata di non modificare le morti per malattia, che sono indipendenti da cosa hanno fatto i Beatles).
Ultimo aggiornamento: 2018-05-06 16:47