Archivi annuali: 2018

_Selected Papers on Fun & Games_ (libro)

Knuth è Knuth. Per un matematico e informatico quale io sono è la cosa più vicina a un dio in terra. Se aggiungete la mia rinomata serietà, capirete perché non potevo non comprarmi questo volume (Donald E. Knuth, Selected Papers on Fun & Games, CLSI 2011, pag. 741, € 30,60, ISBN 9781575865843, link Amazon), che raccoglie articoli non esattamente accademici, da “Controesempio a una congettura di Peano” che dimostra che 1+1=3 in certi casi, come per l’appunto la nascita del suo primo figlio, oppure due lunghe dissertazioni su targhe automobilistiche “vanità” e cartelli stradali americani. Non spaventatevi troppo dalla lunghezza del testo: più di 100 pagine sono dedicate al codice per Adventure (chi ha la mia età sa bene di che si parla). Ci sono anche tratti personali, come le cartoline matematiche natalizie che lui e sua moglie hanno spedito negli anni agli amici o il concorso che aveva vinto da ragazzo trovando il maggior numero di anagrammi parziali del nome dello sponsor di una trasmissione televisiva. Il libro è insomma consigliato ai fan di Knuth (quorum ego) ma non al lettore comune.

Initiative Q

In questi giorni, soprattutto se passate parte del vostro tempo su Facebook, avrete probabilmente notato una nuova catena di sant’Antonio (o se preferite un nuovo schema Ponzi): Initiative Q.

Come funziona la cosa al momento? Si lanciano inviti (per esempio da qui: se qualcuno accetta l’invito ti vengono assegnati dei Q. Cosa sono i Q? Questa è una domanda intelligente. Le FAQ sono piene di paroloni, ma almeno per uno come me che di economia non ne sa poi più di tanto non c’è nulla di davvero chiaro. Al momento un Q vale zero: secondo i proponenti, se il sistema prendesse piede si potrebbe arrivare a un Q = 1$, ma la cosa è molto teorica. Tra l’altro il concetto di fare una moneta che non abbia inflazione, e soprattutto la parte del comitato che decide quanti Q “coniare” (l’equivalente della Federal Reserve o della BCE, insomma) mi paiono poco ottenibili in pratica. Altre cose, tipo il cashback, potrebbero anche funzionare, o almeno Satispay afferma così.

Ad ogni buon conto, io non metterei soldi miei su Initiative Q, o almeno non ci metterei più di cinque euro per divertirmi. Però un’email (non la mia solita) e una password (completamente diversa dalle mie) ci possono stare. Magari scopriremo che il tutto era un modo per mappare come si muovono le connessioni nella rete…

Ultimo aggiornamento: 2018-11-02 19:07

Scopiazzatori senza vergogna

Il Corsera…

… e Wikipedia

Nella prima immagine potete leggere un paragrafo di un articolo apparso martedì sul Corriere della Sera, articolo che potete anche trovare salvato su archive.org per i posteri. Nella seconda immagine potete vedere invece parte della voce di Wikipedia “Galleria Adige-Garda”: rectius, la versione del 7 ottobre scorso, tanto per mettere le cose in chiaro dal punto di vista dei tempi. Un raffronto interessante, nevvero?

Detto in termini forse più comprensibili: abbiamo quello che sarebbe il quotidiano italiano più autorevole, nella persona del suo giornalista Ferruccio Pinotti, che copia senza alcun pudore paragrafi di Wikipedia – e per fortuna che il copincolla è automatico, perché quando ha aggiunto il titoletto “L’mpatto sul Garda” non si è nemmeno accorto di aver fatto un refuso. Non solo una flagrante violazione di copyright (e di diritti intellettuali, visto che Pinotti non ha nemmeno avuto il buon gusto di aggiungere una frasetta “come spiega Wikipedia”), a cui si aggiunge la classica ciliegina sulla torta: il Corriere della Sera, come sempre, termina il suo articolo con le paroline magiche “© RIPRODUZIONE RISERVATA”.

Ricordatevi: questo è lo stato odierno del giornalismo italiano.

Ultimo aggiornamento: 2018-11-01 18:35

Scimmie digitali in trasferta

Domenica 4 novembre alle 14 sarò a Chiari (BS) per parlare di Scimmie Digitali (ve lo ricordate il mio libro, vero?) al festival della microeditoria! Sarà tra l’altro la prima volta in cui parlerò ufficialmente del libro (il mio coautore Paolo Artuso aveva fatto una presentazione a Roma): spero di ricordarmi quello che abbiamo scritto, si sa che con la vecchiaia si perde colpi…

Se a qualcuno capitasse di passare da quelle parti avrà una fantastica opportunità da non perdere, insomma!

GDPR o paraculismo?


Questa è la pagina che ho ottenuto cercando di aprire un articolo (assolutamente inutile, per la cronaca, visto che l’articolo in questione è una copia di quanto scritto sul Los Angeles Times dal direttore esecutivo della Wikimedia Foundation, e che si trova anche sul sito WMF). Questo giornale del Wisconsin ha deciso che a lui degli accessi europei non gliene può fregare di meno, che ottemperare al GDPR è troppo complicato, e quindi blocca tutti gli accessi.

Ora, il GDPR è un problema per chi tratta davvero i dati, ma se stai semplicemente vedendo una pagina di dati personali non ne tratti, e puoi usare uno dei tanti file di privacy policy che si trovano in giro (tipo la mia, che tra l’altro era anche mal formattata… non se ne è accorto nessuno, tanto per dire la sua utilità). Chissà se il problema del Kenosha News è pura pigrizia o altro…

welfare difficile

L’anno scorso siamo miracolosamente riusciti a guadagnarci un premio di risultato, e così ad aprile ci è stato dato… l’accesso al Piano Welfare di Edenred (quelli di Ticket Restaurant, per intenderci), dove avremmo potuto spenderlo in millanta bellissimi modi per noi, con un guadagno pratico del 10%: quello che non pagheremo in tasse. Va bene, dico, vediamo che succede: tanto alla peggio a fine anno mi daranno i soldi non spesi, giusto tassati un pochino. Certo, virgola, certo.

La scorsa settimana, all’approssimarsi della fine del periodo di scelta, ho cominciato a recuperare documenti. Per come sono messo, la cosa più semplice era tirare fuori i pagamenti per i gemelli; ho cominciato con quello del centro estivo aziendale, che mi sembrava il più semplice. In fin dei conti c’era persino scritto che i GrEst erano validi… Tiro fuori le fatture e le spedisco. Il giorno dopo mi arriva una mail in cui mi si dice che la domanda è stata rifiutata. Chiedo informazioni, e mi dicono che occorre dimostrare che ho effettivamente pagato quei soldi. Ora, quando avevo fatto le domande avevo anche spuntato la casella dove affermavo che non erano stati chiesti altri rimborsi per quelle fatture e che le avevo pagate effettivamente io, ma a quanto pare non basta. Rispondo dicendo “ma guardate che nella fattura è esplicitamente scritto che i soldi mi sono stati trattenuti dal cedolino aziendale!” Replica: “Deve mandarci copia del cedolino”. Bontà loro, mi è permesso di oscurare le altre voci. Il fatto che avrei potuto creare un PDF farlocco con quei dati a quanto pare non è stato considerato.

Ieri sono passato alla fase due: le ricevute della mensa. Mi è stato detto che posso scaricarle per cassa e non per competenza, e fin qui nulla di male. Recupero le due ricevute di febbraio: posto la prima… e si blocca tutto. In questo momento quando entro nel sito mi si dice che non c’è nessun piano associato a mio nome. Ah: ci sarebbe anche un Sito Tutto Nuovo, che da quanto leggo nella home page del sito vecchio è accessibile con le stesse credenziali: io ci ho provato e non sono riuscito a entrare. Siamo proprio sicuri che tutto questo giro sia stato fatto per dare i soldi a noi lavoratori?

L’UK conierà una moneta per celebrare Brexit

No, non è Lercio, ma la BBC a riferirlo (per sicurezza ho salvato la notizia): pare che la zecca britannica conierà una moneta da 50 pence per la Brexit, con la data 29 marzo 2019 e la frase “Friendship with all nations”.

D’accordo, la fonte iniziale è il Sun e magari non c’è troppo da fidarsi, ma se è davvero così siamo alla barzelletta. Non riescono a fare un accordo, si rischia chissà che cosa in Irlanda del nord, e questi pensano alle monete?

Ultimo aggiornamento: 2018-10-29 11:25