Archivi annuali: 2005

vedi Napoli, e poi?

Trenitalia mi ha gentilmente comunicato che “il 22 Dicembre inizia l’era dell’Alta Velocità italiana tra Roma e Napoli”, e per farmi gioire mi offre due “prove gratuite di andata e ritorno per due persone’ valide dal 22 dicembre al 22 febbraio sulla tratta in questione. (i posti però sono limitati, e mi devo affrettare)
Fosse stata la Torino-Novara potevo anche farlo, ma così mi serve a poco. Se qualcuno è interessato e mi scrive, gli dò il codice :-)

Ultimo aggiornamento: 2005-12-20 11:29

_A sua immagine_ (libro)

[copertina]
Il libro (James BeauSeigneur, A sua immagine [In His Image], Editrice Nord 2005 [1988,1997,2003], pag. 389, € 18, ISBN 88-429-1364-2, trad. Vittorio Curtoni) ha come sottotitolo “un thriller teologico”. Non mi sono perciò stupito più di tanto a scoprire che il traduttore è Vittorio “old Vic” Curtoni, che si è sempre divertito con questo sottogenere (ma guarda, Vic, che si dice “alla Porta Palatina!”) L’idea di base è che la Sindone contenga delle cellule ancora vive (del Figlio di Dio? di un extraterrestre?) dalle quali si riesce a clonare un uomo che farà carriera all’interno di una ONU ormai a guida del pianeta. Il tutto condito da sindonologi, citazioni bibliche, ebrei messianici, spiriti guida new age, diplomatici più o meno intrallazzati, e missili nucleari. A parte lo scoop su chi fu a tradire davvero il Cristo – no, non è stata la Maddalena: Dan Brown qua non è di casa – ho trovato il libro piuttosto pesante, troppo infarcito di nozioncine e note a piè di pagina per far vedere quante cose l’autore conosce; e il disclaimer messo all’inizio e ricordato con una nota verso la fine del libro per evitarsi una fatwa cristiana mi pare francamente eccessivo…
È strano invece che abbia tre date di copyright, come se lo continuasse a riscrivere. Il libro devrebbe essere il primo di una trilogia, ma non credo che proseguirò.

Ultimo aggiornamento: 2018-12-15 18:15

numeri matti

Francesco Merlo, nell’articolo su La domenica di Repubblica di ieri dal titolo wertmulleriano “Il matrimonio che non s’ha da fare – quell’ossessione tutta italiana”, se la prende con il matrimonio in generale e quello omosessuale in particolare. Problemi suoi. Però poi si mette a scrivere questo:
Davvero il matrimonio sopravvive come istituzione solo per i figli. Funziona come i numeri irrazionali in matematica, quei numeri matti che permettono il calcolo del cemento armato, l’elevazione di un grattacielo, la costruzione del ponte che collega la Danimarca alla Norvegia. Chi capisce i numeri irrazionali?
Io posso immaginare che Merlo abbia avuto dei traumi piuttosto gravi da piccolo con l’insegnante di matematica, e che ne sia riuscito ad uscire solamente facendo il passaggio logico “irrazionale -> matto”. Però occorrerebbe che un’anima pia gli facesse notare che non solo i numeri irrazionali non “funzionano”, ma – peggio – “esistono” (quasi per tutti i matematici…), e che li si puo “capire” senza troppi problemi con un disegnino. Ma soprattutto bisogna fargli presente che i conti per tutte quelle cose li fanno con ogni probaabilità dei calcolatori che non usano affatto numeri irrazionali. Ma forse lo choc sarebbe troppo forte per lui.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-19 11:47

il servizio ATM

Oggi sono venuti a trovarci mio fratello, mia cognata e mio nipote (nonché figlioccio, per chi ama controllare i rapporti di parentela). Nel pomeriggio abbiamo pensato di andare a fare una passeggiata verso la zona di corso Garibaldi, così ci siamo presi tutti insieme il 7, siamo scesi allo Strehler e ci siamo incamminati. Arrivati verso piazza XXIV maggio XXV aprile (ah, le date…), abbiamo detto “beh, andiamo in via Morales a prendere l’11 che ci porta di nuovo fino a casa”. Siamo arrivati alla fermata alle 16:28, abbiamo guardato l’orario e scoperto che ne era indicato uno alle 16:27, e il successivo alle 16:37. Vabbè, pensiamo, è vero che non l’abbiamo visto arrivare, ma magari era in anticipo. Alla peggio, aspetteremo nove minuti.
Alle 16:55 abbiamo deciso di tornare in XXV aprile a prendere un simpatico taxi. Sono passati tre 29 e tre 33, ma di 11 nemmeno una traccia, almeno nella nostra direzione – nell’altra ne sono passati un paio. Il vento gelido e soprattutto il fatto che avevamo con noi un bimbo di quattro anni ci hanno fatto desistere. Ottimo servizio, vero?
(per la cronaca, il primo 11 deve essere passato almeno cinque minuti dopo: mentre gli altri prendevano il taxi, visto che non ci sarei stato, sono andato a casa a piedi, e alle 17:06 me lo sono visto passare accanto in piazzale Lagosta)

Ultimo aggiornamento: 2005-12-17 21:54

Prodi e Roma

Sarà, ma a me l’uscita di Prodi (in breve, «Molti politici si sono trasferiti nella Capitale…, beh, io non ci andrei ad abitare manco morto») mi pare una grande cazzata.
Può benissimo darsi che Roma non gli piaccia: io ad esempio non so se ci vivrei, anche se sono convinto che non possa essere peggio di Milano. Però avrebbe potuto tranquillamente dire la stessa cosa in un modo completamente diverso, tipo “mi è sempre piaciuta di più la dimensione più umana di Bologna”. La cosa peggiore che vedo è questa deriva di berlusconismo, il volersi fare piacere a qualunque tipo di assemblea abbia davanti (stava parlando a Cinisello Balsamo, dove anche i non leghisti pensano a Roma Ladrona…). E questo è pericoloso.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-17 10:40

L’oceano del tempo (libro)

[copertina]
Roger MacBride Allen è uno degli ultimi epigoni del genere “fantascienza hard”, che cioè mette fortemente l’accento sulla parte “scientifica”, lasciando perdere tutte le sortite psicologiche e simili. Troviamo così in questo libro (Roger MacBride Allen, L’oceano del tempo [The Ocean of Years], Urania supplemento 22 – giugno 2005 [2002], pag. 391, €4.10, ISSN 977-1120-528019, trad. Fabio Feminò) una serie di lunghe spiegazioni su come ci si può muovere in un ambiente con muffe altamente velenose che ti si attaccano immediatamente addosso, oppure sulla differenza tra tempo cronologico, soggettivo ed oggettivo: il tutto in giro per lo spazio galattico, alla caccia del terraformatore Oskar DeSilvo, che – se è davvero ancora vivo – forse ha delle idee su come bloccare il declino dell’espansione galattica.
La trama si lascia leggere anche senza avere prima letto il primo volume della saga, Le astronavi del tempo (che io lessi, dimenticandomelo…) Il traduttore avrebbe però potuto leggere più attentamente il testo, e accorgersi di avere sempre scritto casualità invece che causalità

Ultimo aggiornamento: 2005-12-15 10:04

Gossip natalizi

Essendoché ci approssimiamo al Natale, esce il film con Boldi e De Sica, quest’anno ambientato a Miami. Personalmente non ho nulla contro questo tipo di pellicole, mi limito a non guardarle. Però lasciatemi sorridere al commento di Massimo Boldi, debitamente riportato da Leggo, che spiega perché questa sarà l’ultima fatica con De Laurentiis come produttore: “Già da qualche anno mi ero stancato perché vedevo che De Laurentiis guardava solo al profitto e non al lato artistico”. Viene quasi voglia di rivalutare il produttore, che ribatte che “i film di Natale hanno regole precise che non si possono cambiare”. Discutibile, ma onesto.
In compenso, Metro ci fa sapere che “due bei roberti” Aida Yespica è saltata al collo di tale Nìcolò Oddi – scusate, ma non sono un grande esperto di spetteguless – non appena un fotografo si è profilato davanti a loro. Il giornale spiega che la ragione recondita di questo improvviso afflato amoroso è che “Oddi è l’ex di Alessia Fabiani, che a sua volta ora sta insieme a Dj Francesco,ex della Yespica”. Continuo a non capirci nulla.
Infine, non c’entra nulla ma tanto vale aggiungerlo qua per non inflazionare l’inutilità odierna delle mie notiziole. Ho scoperto – di nuovo da Leggo – che il Consorzio dei Navigli lombardi ha indetto un concorso per rilanciare il sistema dei canali navigabili nella Pianura Padana. Le proposte, tra cui un’alquanto improbabile “teleclimatizzazione”, sono state… 666.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-15 10:00