Archivi categoria: y2005_pipponi

Salto di qualità

C’è un’ennesima iscrizione nel registro degli indagati di Berlusconi. No, non è questo il “salto di qualità”: figuriamoci. Siamo fin troppo adusi.
Il fatto è che stavolta gli avvocati del nostro se la sono presi col Corsera che ha osato pubblicare la notizia (e in prima pagina!). Secondo loro, insomma, quella notizia non s’aveva da divulgare: io avrei usato il termine “omertà”, ma in effetti non è una bella parola così a fine anno.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-30 12:25

Addio al bosco di Gioia

Siamo sotto le feste, quando la gente non c’è e se c’è pensa ad altro. Ecco così che dopo la decisione di aprile è arrivata l’esecuzione: martedì le ruspe hanno iniziato a buttare giù gli alberi, per essere pronti a costruire la seconda sede della Regione Lombardia. Inutili gli appelli vari, inutile l’arrampicata sull’albero di Michele Sacerdoti, inutili gli appelli di Rocco Tanica, Dario Fo e Beppe Grillo. Qualcuno aveva dei dubbi? e qualcuno crede alla “sistemazione del verde”, la scusa ufficiale?
(vedi anche Gianluca Neri e Alberto Biraghi)

Ultimo aggiornamento: 2005-12-29 11:08

Arrampicarsi sugli specchi

Sempre su Repubblica di ieri, ho trovato molto interessante l’articolo di Alberto Statera, che cercava in tutti i modi di assolvere preventivamente Fassino dalle ovvie accuse che gli verranno fatte per la sua amicizia con Consorte. In sintesi, le tesi sono: (a) il poveretto è stato tenuto all’oscuro di tutto perché sapevano che è troppo buono, e quindi è meglio non fargli sapere queste cose; (b) o forse han fatto così perché lui non conta un tubo, e il vero regista è quel cattivone di D’Alema; (c) o ancora in realtà dai DS non sapeva nulla nessuno, perché ormai quella di banchieri e finanzieri è una cricca autoreferenziale, e quelli i politici se li compravano quando serviva loro.
Ora, capisco la necessità scalfariana di non danneggiare quelli su cui ha puntato ormai da anni. Però mi chiedo se non sia stato peggio el tacun del buso: il povero Cicogna viene definito rispettivamente troppo stupido, irrilevante o comprabile. Il tutto da un quotidiano di centrosinistra: l’unica differenza con Libero oppure Il Giornale è che la prosa di questi ultimi è indubbiamente peggiore, come se il loro target fosse più ignorante… oppure i sinistrorsi volessero badare bene a non fare capire le cose alla gente.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-29 09:51

Promozione?

Leggendo il giornale di mercoledì mi sono trovato una pubblicità di Telecom Italia che informa che fino al 31 marzo in via promozionale (il neretto l’hanno messo i miei datori di lavoro) per le offerte Telecom Italia sulle telefonate urbane e interurbane saranno applicati i prezzi dell’offerta anche alle chiamate verso le numerazioni di altri operatori. Per i clienti residenziali, le offerte in questione sono Teleconomy No Problem e Teleconomy Quando Vuoi.
Tradotto in italiano – ad onor del vero, è tutto scritto nel messaggio pubblicitario, in un corpo nemmeno troppo più piccolo del resto – io ho capito questo: se da aprile uno chiama un numero di Fastweb, oppure in unbundling su Infostrada o Tele2, uscirà dal forfait e si troverà un aggravio in bolletta: non tantissimo rispetto a quello che costa una chiamata da fisso a mobile, ma comunque sempre qualche soldino.
Capisco che Telecom abbia un costo marginale virtualmente nullo per le chiamate tra suoi numeri, mentre deve dare soldi agli altri operatori; però non mi pare una bella cosa comunicarlo così.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-29 09:49

La nuova legge elettorale

Così ieri sera Ciampi l’ha firmata: i maligni dicono che qualcuno gli ha fatto notare che le malefatte della Banca d’Italia possono essere fatte risalire al 1991-2, altri si limitano a dire che la legge non è manifestatamente incostituzionale, e quindi non poteva essere rimandata alle camere.
Mah. A parte sentire Silvio tuonare contro i cambiamenti di legge elettorale a colpi di maggioranza (tutto vero. Solo che era il 2000, e in effetti la legge elettorale non fu modificata), quello che io trovo davvero triste è che le liste sono bloccate. Non sarà possibile dare nemmeno una preferenza; il massimo che ci verrà concesso è scegliere un partito. Bello, vero?
In una notizia correlata, per partecipare alle primarie per il candidato sindaco dell’Unione qui a Milano non basterà il contributo di un euro, ma ce ne vorranno due. Hanno già capito che se va bene voterà la metà della gente.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-23 16:27

Prodi e Roma

Sarà, ma a me l’uscita di Prodi (in breve, «Molti politici si sono trasferiti nella Capitale…, beh, io non ci andrei ad abitare manco morto») mi pare una grande cazzata.
Può benissimo darsi che Roma non gli piaccia: io ad esempio non so se ci vivrei, anche se sono convinto che non possa essere peggio di Milano. Però avrebbe potuto tranquillamente dire la stessa cosa in un modo completamente diverso, tipo “mi è sempre piaciuta di più la dimensione più umana di Bologna”. La cosa peggiore che vedo è questa deriva di berlusconismo, il volersi fare piacere a qualunque tipo di assemblea abbia davanti (stava parlando a Cinisello Balsamo, dove anche i non leghisti pensano a Roma Ladrona…). E questo è pericoloso.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-17 10:40

carbone monossido

Per equità, non posso esimermi dal rendere un po’ più noto quanto scritto oggi su La Stampa, a proposito dell’incendio di Luton.
Alla fine dell’articolo del corrispondente da Londra Massimo Numa, si legge che la dottoressa Jane Haplin del servizio sanitario afferma che “«la nube è composta da carbone dioxide e carbone monossido». Sostanze altamente tossiche.
Capisco che i correttori automatici facciano quello che possono, ma immagino che la frase originale fosse “carbon dioxide and carbon monoxide”, che in italiano sarebbero dovuti diventare “anidride carbonica e monossido di carbonio”. A questo punto magari qualcuno poteva accorgersi che la seconda è indubbiamente tossica, ma la prima – almeno fino a che c’è ossigeno a sufficienza – un po’ meno…

Ultimo aggiornamento: 2005-12-12 17:31

Aborto e dintorni

Questa settimana si è parlato tanto dell’aborto, con tutta una serie di iniziative proposte da varie parti politiche: Casini fa partire un’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge, mentre dall’altra sponda politica DS e Margherita propongono un emendamento alla finanziaria che, invece che elargire il bonus ai figli nati, dia una certa (piccola) somma alle donne in gravidanza che non lavorino. Taciamo su Ruini.
Ora, è chiaro che la proposta di Casini è semplice pubblicità, per l’ottima ragione che non c’è tempo di fare nulla; d’altra parte, mettere dei volontari antiabortisti nei consultori servirebbe semplicemente ad aiutare ad applicare la legge, che – come come potete vedere voi stessi, prevede già la cosa. Diciamo che sarebbe molto simpatico che ci fossero anche dei volontari a fornire gratuitamente preservativi – come indicato implicitamente dall’articolo 15 e se si vuole anche dall’articolo 1 quando dice che lo Stato promuove anche “altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”. Tra l’altro credo che il costo finale sarebbe minore.
Ma a parte questo, la cosa che non ho capito è la preclusione assoluta alla proposta Turco-Bindi. E non lo capisco per una ragione che più banale non si può: libertà. Esattamente come conosco molte donne che dicono “io non abortirei mai, ma sono contenta che ci sia la possibilità per altre donne di abortire se ne hanno la necessità”, chi siamo noi per decidere che a una persona basterebbero quei pochi soldi per riuscire a portare avanti la gravidanza? Non sarebbe comunque obbligata a farlo, e questo è quello che per quanto mi riguarda conta.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-04 23:12