Archimede :Un grande scienziato antico (libro)

In questo testo Russo racconta tutto quello che sappiamo su Archimede (relativamente poco: i manoscritti che ci sono pervenuti sono una piccola parte di quello che ha presumbilmente scritto, e scoprire il palinsesto del Metodo è stato un colpo di fortuna), quello che possiamo provare a inferire da fonti che generalmente non vengono considerate, come per esempio quelle umanistiche che fanno pensare che al tempo fossero note più opere, ma soprattutto quello che pensiamo di sapere ma è errato. Che la storia dell'”Eureka!” fosse falsa potevamo immaginarlo, ma Russo mostra anche come Archimede avesse ben altre formule per il calcolo del volume di un solido. Inoltre spiace dirlo, ma anche tutta la storia dell’assedio di Siracusa è con ogni probabilità falsa, e molte delle invenzioni che la leggenda vuole create da Archimede erano in realtà fatte da altri, nel fiorire della cultura ellenistica che secondo Russo è stata obliterata dai romani; romani che hanno reso sovrumana la figura del grande matematico per nascondere la loro inferiorità tecnica. Mi viene in mente l’episodio di Asterix quando una centuria ritorna distrutta al campo, affermando che era stata sconfitta da avversari preponderanti, e quando viene chiesto loro quanti erano rispondono “due”. Questo non significa sminuire le capacità di Archimede, ma semplicemente metterle nel loro giusto contesto. E in tutto questo possiamo anche sorridere pensando a un Archimede che prendeva in giro i colleghi alessandrini, come con il problema dei buoi…

Lucio Russo, Archimede : Un grande scienziato antico, Carocci 2019, pag. 184, € 18, ISBN 9788843098262 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me

Toh, la manovra Irpef favorisce i ricchi

Non riesco a capire gli alti lai odierni alla scoperta che con la manovra Irpef che abbassa dal 35% al 33% l’aliquota sui redditi tra i 28000 e i 50000 euro «il beneficio medio è pari a 408 euro per i dirigenti, 123 per gli impiegati e 23 euro per gli operai; per i lavoratori autonomi è di 124 euro e per i pensionati di 55 euro».
È un mese che la proposta è nota. L’IRPEF è entrata in vigore nel 1974 ed è sempre stata a scaglioni progressivi, il che significa che nel nostro caso il risparmio è nullo per i redditi fino a 28000 euro, cresce linearmente fino a 50000 euro e poi si stabilizza. (Per amor di precisione, sopra i 200000 euro vengono tolte lacune detrazioni e quindi il risparmio scende.) Non entro nel merito della scelta fatta, che è prettamente politica: mi limito a notare che se bisogna aspettare l’Ufficio parlamentare di bilancio perché qualcuno espliciti quanto era già perfettamente chiaro a chiunque sappia un po’ di aritmetica siamo messi male…

Pirocene (libro)

copertina (Il libro l’ho letto un anno e mezzo fa, ma mi sono accorto che non l’avevo mai recensito…)

Stephen Pyne si è specializzato nello studiare gli ecosistemi del fuoco, e i loro cambiamenti, da quando nella preistoria esso vinceva e gli ominini non potevamo fare altro che cercare di conservarlo a quando umanità e fuoco coesistevano – e magari si incendiava apposta una foresta per avere un campo concimato – a oggi, dove cerchiamo di nascondere il fuoco il più possibile anche se ogni tanto esso riesce comunque a sfuggire. Il punto di Pyne è che il fuoco, come e più dell’acqua, è un modellatore, e non possiamo pensare di far finta che non ci sia. È un punto di vista interessante, ma secondo me l’autore ha allungato un po’ troppo il brodo, riprendendo alcuni suoi vecchi articoli: probabilmente se si fosse accontentato di un saggio di 160 pagine anziché 240 sarebbe stato molto meglio. Buona la traduzione di Simonetta Frediani.

Stephen J. Pyne, Pirocene : Viaggio nell’età del fuoco, tra passato e futuro [The Pyrocene], Codice 2022 [2021], pag. 240, € 21, ISBN 9791254500217, trad. Simonetta Frediani – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link Bezos mi dà qualche centesimo dei suoi utili
Voto: 3/5

Aerei contro treni

Nella bolla che Elonio mi fa vedere quando apro l’ex Twitter mi sono trovato un po’ di commenti contro la Commissione Europea che vuole avere entro il 2040 una rete di connessioni ferroviarie ad alta velocità tra le capitali europee, per “sostenibilità”. La bolla si lamenta, perché dice che per esempio nessuno andrebbe da Roma a Parigi in otto ore e 45 in treno quando ne bastano due in aereo, e che non è vero che il treno inquini meno di un aereo.
Bisogna ammettere che forse sarebbe meglio che in Commissione assumessero qualcuno di più bravo, perché limitarsi a mostrare le capitali è di una stupidità incredibile: per esempio, già Milano-Parigi in meno di sei ore comincia ad avere un bel senso. Ma soprattutto vedo la mancanza di una serie di informazioni al contorno. Per esempio non sapevo che il kerosene per rifornire gli aerei ha ben poche accise, il che è un motivo per cui i costi dei voli sono spesso parecchio più bassi di quelli dei treni; non so perché per le distanze più lunghe non si pensi a vagoni letto ad alta velocità (e qui anche le otto ore e 45 Roma-Parigi sarebbero interessanti) e soprattutto mi chiedo se si pensa solo agli executive che fanno viaggi in giornata e non al turismo. Ma forse dovrei chiedermi se vale la pena di pensare ai commenti scritti sull’ex Twitter.

I gadget elettorali

Stamattina Anna stava ascoltando il podcast di Luca Bizzarri “Non hanno un amico” e così ho scoperto i gadget elettorali che alcuni candidati alle regionali venete stanno regalando: pacchi di pasta e di caffè con l’effigie del candidato sulla confezioni, accendini-doppiette e set da manicure. A parte gli slogan da brivido («Sono il sindaco della pasta giusta», «Una miscela tostissima», mi sembrano tutti dei dilettanti. Achille Lauro (non il cantante…) sì che ne sapeva!

Codice Edizioni è stata comprata da Feltrinelli

Ieri è apparsa (come fulmine a ciel sereno, almeno per me) la notizia che Feltrinelli ha comprato le quote di maggioranza di Codice Edizioni. Io Codice la conosco piuttosto bene, considerando che sono stato uno dei traduttori dell’hofstadteriano Superfici ed essenze e ho pubblicato per loro Matematica in pausa pranzo, il povero Numeralia che non si è filato nessuno e naturalmente Matematica in pausa caffè, un successo minore con traduzioni in turco, russo, cinese e coreano. Che posso dire? Il cofondatore Vittorio Bo ha ormai passato la settantina (Maria Perosino è morta nel 2014), e già da alcuni anni stava lasciando la cura al figlio Marco, che continuerà a essere il direttore editoriale. Il problema di una casa editrice piccola, in Italia ma penso anche all’estero, è la scarsa visibilità. Anche se Codice è quasi sempre stata finalista se non vincitrice dei premi letterari di divulgazione scientifica, non è certo facile sgomitare tra le decine di migliaia di proposte pubblicate ogni anno. La speranza è che finalmente almeno nelle librerie Feltrinelli si riescano a trovare i libri. L’altra informazione che si legge nel comunicato stampa è che Feltrinelli era interessata alla parte di gestione di eventi, che Codice aveva ripreso da alcuni anni. Certo che è triste, almeno per me, vedere un altro pezzetto di torinesità che se ne va via…