Sara mi ha spedito stamattina questo snapshot dalla homepage del Corsera. Come potete leggere, abbiamo un traffico (legalissimo, intendiamoci…) di latte di bufala congelato che viene spedito dal Brasile alla Campania per fare le mozzarelle. Solo che 170 milioni di tonnellate al mese sono un po’ troppe, se uno ci pensa su. Supponendo che da 10 litri di latte si ottenga un chilo di mozzarella, ogni italiano dovrebbe mangiarne dieci chili al giorno, tutti i giorni; e non credo vengano tutte esportate. Il testo dell’articolo, per la cronaca, parlava correttamente di 170 tonnellate al mese: è stato proprio il titolista web a esagerare un poco.
Il bello è che qualcuno se n’è accorto; peccato che abbia eliminato il “tonnellate milioni” ma non il “di”, e così il risultato finale non griderà vendetta al cospetto del dio della matematica, ma si sposterà a quello della grammatica…
Sanmargherita
L’Intercity che mi ha portato venerdì scorso a Chiavari era strapieno. Uno se lo poteva aspettare. Magari uno si aspettava anche che la maggior parte delle indicazioni all’altoparlante fossero pronunciate da una voce sintetizzata. Per la precisione, alcune erano semplici registrazioni, altre come i nomi delle stazioni erano generate da un sistema text-to-speech, sicuramente molto migliorato rispetto a venticinque anni fa quando io studiavo il riconoscimento della voce e i miei dirimpettai in Cselt la sintesi. Però, mentre in partenza veniva snocciolato l’elenco delle stazioni toccate dal treno, c’era qualcosa che mi disturbava, anche se non riuscivo a capire cosa.
Solo arrivando a Santa Margherita Ligure ho capito l’arcano. La stazione era pronunciata come “SAN Margherita”! Il motivo è chiaro: al sistema si dà in pasto il testo “S.Margherita”, lui sa che nei nomi “S.” sta per “san”, al più “sant'” davanti a vocale o “santo” davanti a s impura e affini, e lui pronuncia allegramente il tutto. All’atto pratico un sistema serio inserisce delle eccezioni per questi casi: chissà chi è che se ne è dimenticato :)
math @ stackexchange
Ieri sera è partita la beta pubblica del sito math.stackexchange.com. Che parli di matematica penso sia chiaro dal nome; più in particolare è un sistema comunitario – detto in altro modo, un sistema per perdere tempo – di domande e risposte sulla matematica, dove gli utenti guadagnano reputazione e badge per contribuire alla creazione di una base di conoscenza. A Stackexchange non si parla solo di matematica, però! Il sito credo sia nato per gli informatici, ma poi i suoi sviluppatori hanno deciso di aprirlo anche ad altri temi, con un approccio a mio parere sensato. Si inizia con una proposta in un apposito sito, Area 51; se ci sono abbastanza persone che si impegnano a seguirlo, e si è costruita una sufficiente base di domande iniziali (comprese domande non adatte al gruppo… in questo modo la comunità può già coagularsi su un’idea) allora si inizia una fase di beta privata tra chi si è impegnato. In questo modo l’apertura pubblica avviene con un sito già pieno di roba, il che dà un ulteriore impulso al suo utilizzo.
Oltre appunto a usare i badge che sono il sistema attuale per convincere gli utenti a collaborare – avete presente Foursquare? – il sistema usa molto un approccio wiki (i testi sono scritti in wiki) e 2.0; devo dire che non è facile capire tutte le possibilità a parte la banale scrittura di domande, risposte o commenti, soprattutto perché all’aumentare della reputazione si aprono nuove possibilità. Però il sistema parrebbe funzionare, anche se non ho capito come potrei essere il “riferitore” vostro: quindi se volete iscrivetevi per conto vostro.
La piccola fregatura è che puoi sì fare domande anonimamente, ma per fare le cose per bene ci vuole un account autenticato (io uso OpenId, ma anche quello di Yahoo! o GMail vanno bene); la grande fregatura, naturalmente, è che il tutto è in inglese. Dando un’occhiata in giro, sembra che sia comunque possibile creare nuovi siti in una lingua che non sia l’inglese, ma l’interfaccia resterebbe comunque in inglese. Meglio che nulla, diciamocelo; solo che non credo si riesca comunque a raggiungere una massa critica.
Ah: il colpevole di avermelo fatto conoscere è stato Mico, che naturalmente si è ben guardato dal partecipare a sua volta.
mathURL e asciiTeX
Di siti che ti permettono di accorciare il nome di un’URL lunghissima ce ne sono a caterve. Lo stesso vale per i siti che ti permettono di caricare immagini da usare poi nel tuo sito: l’ultimo che sto provando è TinyPic.
Ma con mathURL arriviamo alla delizia estrema per un matematico. Hai un editor di formule in formato TeX (aiutino: le formule che vedi nelle pagine di Wikipedia sono in quel formato, quindi puoi partire da quelle lì e modificarle a tuo gradimento) che poi ti dà un’URL breve che puoi mettere come immagine esterna nel tuo sito o blog.
Se poi sei un talebano del puro testo, asciiTeX (scoperto via Wild About Math!) è ancora meglio: te lo compili, gli dai la formulaccia, e lui… te la converte in Ascii Art, in quel bello (?) stile dei preprint anni ’70 e anche ’80. Un bijou.
CUD previdenziale
Il presidente INPS Antonio Mastropasqua ama mandare circolari agli iscritti. Così giovedì sera mi sono trovato nella buca delle lettere una letterina da lui inviatami perché gli fa piacere informarMi che da “oggi” avrei potuto consultare il Mio Estratto conto contributivo e il mio rendiconto contributivo e previdenziale – ma quello solo dall’1.1.2005 al 31.12.2009.
A dire il vero l’Estratto conto contributivo lo potevo vedere da mo’, però mi incurosiva l’idea del CUD previdenziale. Entro nel sito, vado alla pagina… e scopro che non sono arrivati i dati del 2009. Venerdì pomeriggio riprovo, e anche quei dati sono finalmente presenti.
Mi chiedo se l’INPS abbia confidato che le Poste ci avrebbero messo abbastanza tempo a consegnare la lettera per permettere loro di finire di aggiustare le cose… e ovviamente mi chiedo quanto tempo ci vorrà perché rispondano alle richieste più importanti.
Gioco della domenica: Sleepy Head
L’idea di questo gioco (da Smart Kit) è banale: ci sono sedici vignette di un fumetto che devono essere messe nel loro ordine corretto spostandole con il mouse (ed evitando se possibile il mal di mare a vedere tutto lo schema che si muove.
La cosa è superiore alle mie povere forze, ma sono certo che voi riuscirete a trovare l’ordine giusto!
Il matematico curioso (libro)
Beh, della geometria del calcio (metà del sottotitolo) non se ne parla molto, ma l’algoritmo dei tacchi a spillo in effetti c’è. Giovanni Filocamo, fisico prestato alla divulgazione matematica e impegnato nel progetto genovese MateFitness, in questa sua opera seconda (Giovanni Filocamo, Il matematico curioso, Kowalski 2010, pag. 223, € 13, ISBN 978-88-7496-777-3) ha come programma proprio quanto scritto nel titolo: come cioè un matematico curioso può trovare più o meno ovunque tracce della scienza che lui (o lei) ama. Lo stile di scrittura è molto, molto personale: per dare un’idea a chi mi conosce, io in confronto sono assolutamente asettico. I temi trattati sono più o meno noti, e risultano più o meno interessanti forse anche a seconda di quanto Filocamo li senta suoi; i primi capitoli mi sono sembrati più scoppiettanti, mentre poi è forse subentrata un po’ di stanchezza. Il libro è comunque in grado di far venire (spero!) un po’ di curiosità al lettore, soprattutto perché di formule non ce ne sono e quindi non c’è necessità di spaventarsi.
Bookdepository: qualcuno vuole uno sconto?
Book Depository è un sito che vende libri (in inglese), dove il prezzo indicato per i libri è quello realmente fatto (vale a dire non ci sono spese di spedizione aggiuntive). Il prezzo è generalmente in linea con Amazon.co.uk se non leggermente migliore, i tempi di spedizione verso l’Italia sono decenti (meno di una settimana), e mi sono sempre trovato bene.
Ora mi hanno inviato una email con la loro proposta marchettara: per festeggiare il loro sesto compleanno, danno un buono sconto del 10% alle persone di cui segnalo loro l’email e fanno un acquisto entro il 31 agosto (e poi danno lo stesso sconto a me). Non oserei mai inviare email di nessuno senza il loro consenso, ma se qualcuno è interessato alla cosa si faccia vivo :-)