Ieri mi è arrivato un commento (su un vecchio post in cui parlavo di me stesso come faccio di solito) che iniziava così: «Un po´di giorni fa ho scritto al blog di quella serpe schifosa, che di certo e il figlio di puttana e, parrebbe, certamente, anche pedofilo *** […] »; vi lascio immaginare il prosieguo.
Posso anche scrivere nome e cognome della sedicente mittente del messaggio (Antonella Rebuffini), perché tanto Google non ritorna nessun risultato a suo nome, e quindi immagino sia un nome fasullo; sicuramente l’indirizzo email che ha messo non esiste.
Ora io non so chi sia ***, e anche se lo sapessi e convenissi con il giudizio della sedicente signora o signorina Rebuffini non mi sognerei mai di scriverlo, nemmeno anonimamente; facendo una ricerca sul suo nome-e-cognome bisogna però dire che la maggior parte dei primi risultati che appaiono sono insulti nei suoi confronti, il che significa che forse a qualcosa tutto questo stalking serve (dal punto di vista di chi lo stalking lo fa, intendo). Però non mi pare comunque così bello andarsi a intrufolare in casa altrui per scrivere queste cose. A voi piacerebbe che qualcuno arrivasse a casa vostra e cominciasse a imbrattarla con scritte varie contro Berlusconi?
gioco della domenica: I Love Traffic – What a Mess!
Stavolta Smart Kit ci presenta due giochi. In I Love Traffic occorre regolare i semafori per far passare le auto senza creare incidenti con quelle che se ne fregano dei semafori e passano lo stesso: una metafora di certe italiche strade, mi sa tanto.
Chi preferisce i giochini alla “aguzzate la vista”, o forse sarebbe meglio dire “il corvo parlante”, può invece dilettarsi con What a Mess!, in cui occorre trovare – cliccandoci sopra – gli oggetti nascosti nella scenetta raffigurata. Attenzione, però! se si clicca troppo spesso viene scalato via del tempo. Io vi annuncio subito: nonostante i cinque aiutini, nella versione più semplice non sono riuscito a trovarli tutti e mi manca un pettine :-)
Unseen Academicals (libro)
Nell’ennesimo capitolo del Discworld, (Terry Pratchett, Unseen Academicals, Transworld 2010, pag. 544, LST 7,99, ISBN 9780552153379) questa volta Pratchett prende in giro il mondo del calcio, o meglio dei tifosi e di tutto quello che sta intorno. Lord Vetinari ha pensato di addomesticare le partite tra squadre (bande?) rivali introducendo una serie di regole (bellissima la spiegazione del fuorigioco); potete immaginarvi il risultato finale, conoscendo l’attitudine tipica dei cittadini di Ankh-Morpork e l’attitudine parallela delle bande di tifosi calcistici, non solo in Italia ma anche in Inghilterra. Il tutto condito dalle lotte in punta di parola tra l’antica Unseen University e i parvenu di Brazeneck, e dalle citazioni di autori fintotedeschi… pardon, di Uberwald. Devo però dire che il risultato mi pare un po’ deludente; anche la figura del protagonista di questo libro, Mister Nutt, evolve troppo a salti. Ciò detto, vale sempre la pena di leggere Pratchett per gli spaccati di vita del nostro mondo, come la scena della carrozza notturna.
Il divo Giulio è proprio invecchiato
Anche solo cinque anni fa, Andreotti avrebbe subito detto che intendeva «fare riferimento ai gravi rischi ai quali il dottor Ambrosoli si era consapevolmente esposto con il difficile incarico assunto», e non che «se l’era andata a cercare».
Quello che mi stupisce è che a suo tempo Andreotti aveva definito Michele Sindona “Il salvatore della lira”, e nessuno si sia preoccupato della cosa, o perlomeno nessuno ha fatto battute su come vengono trattati i salvatori.
(Inutile dire che in una nazione appena un po’ civile Ambrosoli con ogni probabilità non sarebbe stato ucciso, ma purtroppo su questo non ci si può purtroppo fare molto)
grillini che sbagliano
vb: «Tra un po’ i vari inciucisti e vecchiardi della casta non riusciranno più a uscire di casa… per certi versi è una buona notizia, ma per altri è molto preoccupante. Ora bisogna essere pronti a costruire… (poi se veramente gli hanno tirato un fumogeno addosso hanno fatto una cosa indegna, fischiare è una cosa, la violenza un’altra).»
Berlusconi disdice la Costituzione!
Roma, 8 settembre – Al termine di un incontro con Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi ha annunciato di avere consegnato al Presidente della Repubblica la lettera ufficiale di disdetta della Costituzione Italiana. Le norme resteranno in vigore fino al termine della legislatura; il Presidente del Consiglio ha rimarcato che il contratto con gli Italiani da lui stipulato aveva l’usuale clausola secondo la quale sarebbe stato tacitamente rinnovato se nessuna delle due parti l’avesse disdettato entro sei mesi dalla scadenza, e la scelta di disdirlo immediatamente nasce «a fronte delle minacciate azioni giudiziarie delle toghe rosse nei miei confronti» ed è comunicata «in via meramente tecnica e cautelativa allo scopo di garantire la migliore tutela dell’esecutivo». Non è stata ancora resa nota la proposta del PdL per la nuova Costituzione: voci di corridoio assicurano però che sarà pienamente competitiva nel mercato politico globale.
Spariamo col cannone!
Ecco un simpatico giochino che ho trovato sul blog del New York Times Wordplay (che una volta la settimana invece che le parole usa i numeri…)
Nel disegno qui sopra vediamo un cannone ideale che spara una palla ideale che colpisce un riflettore ideale. Il cannone è posizionato a 45 gradi; il riflettore è esattamente alla stessa altezza della bocca del cannone. Il problema chiede qual è l’angolo a cui bisogna mettere il riflettore per far sì che la nostra palla rimbalzi e ritorni nella bocca del cannone, con un effetto Vile E. Coyote. Essendo tutto ideale, non ci sono perdite per attrito o cose del genere, ve lo dico subito.
Come sempre, lasciate una bella scritta SPOILER per non rovinare il divertimento agli altri lettori!
Perché perder tempo a parlare di ATM?
Stamattina, più a causa del pessimo raffreddore che mi sono trovato che per le due gocce di pioggia, ho lasciato la bicicletta a casa e sono andato a prendere la metro in Maciachini. Sono sceso alle 8:24; c’era un treno fermo sull’altro binario e trecento persone in attesa. Occhei, forse alle 8:24 ce n’erano solo 250, ma due minuti dopo, quando finalmente è arrivato il treno – ricordo che al momento Maciachini è il capolinea della gialla – erano sicuramente almeno 300: si fa presto il conto, sapendo che ci sono sei vagoni e ciascuno di essi ha 32 posti a sedere.
Le 8:25 del mattino di un martedì non sono certo un’orario di morbida, né il 7 settembre è una giornata estiva; lo riconosce ATM stessa, che in un suo comunicato come al solito esultante sulla sua capacità di terminare quasi tutti i cantieri in tempo termina con la frase «Intanto, lunedì 6 settembre, come programmato entrerà in vigore il nuovo orario di esercizio 2010/2011 con la consueta intensificazione delle frequenze dopo la pausa estiva.» (Nota per i meno scafati: ATM non ha detto che è iniziato l’orario invernale, che probabilmente partirà dalla settimana prossima se non addirittura dal 20 settembre)
Aggiungo sommessamente che la nuova campagna pubblicitaria ATM, quella con le tessere del puzzle, dovrebbe venire leggermente emendata: le cose si fanno mentre si aspettano i mezzi!