fuffa autoreferenziale

La storia della moschea abusiva del quartiere Sucate, di cui avevo raccontato ieri, ha smosso l’angusto stagno dell’italica internette ancora più dei Pisapia Facts nati dopo la falsa accusa della Moratti a Pisapia di essere stato condannato in gioventù per un furto d’auto: mi limito a segnalare il video con le immagini dell’Intervallo RAI.
Però c’è chi si lamenta: Mantellini, che scrive «ecco che allora si delinea il quadro perfetto del nostro imbecillismo digitale. Sucate forse scalda il cuore ai detrattori di Letizia Moratti ma non sposta un voto, esattamente come non ne sposta l’attivismo degli spin doctor del Sindaco uscente», suscitando un ampio dibbbattito su FriendFeed.
Ora io non sono un talebano della rete come Gilioli che inneggia alla «Morale della favola: la Rete non è la tivù e almeno per ora non si può comprare. Maneggiarla è molto complicato, anche con tantissimi soldi e ottimi consulenti.», e concordo con Mantellini che tutta questa cosa non sposterà un voto né da una parte né dall’altra. Ma è l’unica cosa con cui concordo. Io non sarei mai riuscito a porre una domanda del genere: ma vista la risposta mi sono piegato in due dalle risate. E sono ragionevolmente certo che tutti quelli che hanno portato avanti il meme #sucate siano assolutamente convinti che non è certo così che le elezioni si vinceranno: ma allo stesso tempo sono convinti che ogni tanto si può ridere. C’è un tempo per la serietà e un tempo per le battute: domenica e lunedì si vota, ieri e oggi no.
Detto tutto questo, se proprio uno vuole lamentarsi di qualcosa potrebbe iniziare a parlare per l’ennesima volta dell’autoreferenzialità dell’angusto stagno dell’italica internette, a partire da questo mio post che come dice il titolo è assolutamente fuffa: se volete, possiamo discutere (autoreferenziatamente…) di questo :-P

Estrema Sinistra

In questi giorni Silvio Berlusconi, visto che per il suo ruolo istituzionale non può fare pernacchie ma al massimo cucù, e visto che la parola “comunisti”, con le sue estensioni “ex-comunisti” e “post-comunisti” si è oramai sciolta come una saponetta troppo usata, il mantra attuale è diventato “l’estrema sinistra”, che sono immagino se non tutti la maggior parte di coloro che non concepiscono come Unico Candidato Naturale l’attuale sindaco meneghino.
C’è però qualcosa che non mi torna. Fabrizio Montuori, candidato sindaco per il Partito Comunista dei Lavoratori, domenica scorsa ha ottenuto 405 (quattrocentocinque) voti. E Berlusconi si preoccupa di un gruppetto così sparuto di persone?

via Giandomenico Puppa

Dopo il primo turno elettorale, l’attuale sindaco di Milano si è ricordata dell’esistenza dei social network e si è lanciata a testa bassa a mostrare la propria presenza anche su Facebook (è facile, basta rinominare e accorpare qualche pagina preparata alla bisogna e subito decine di migliaia di fan si materializzano) e su Twitter. Occhei, nessuno crede davvero che dietro il nome letiziamoratti – come del resto dietro i nomi degli altri politici – ci siano proprio loro: gli stagisti sono nati apposta per questo tipo di operazioni a basso contenuto informativo.
Solo che ho il sospetto che più che uno stagista lo staff morattiano abbia assoldato un software di intelligenza artificiale tipo ELIZA. Non si spiegherebbe altrimenti come alla domanda di tal utente “Orghl” (un noto cyaltrone che frequenta il socialcoso dei fighetti che ha scritto «Il quartiere Sucate dice no alla moschea abusiva in via Giandomenico Puppa! Sindaco rispondi!!» e ha ricevuto risposta «@orghl nessuna tolleranza per le moschee abusive. I luoghi di culto si potranno realizzare secondo le regole previste dal nuovo Pgt» senza accorgersi della presa per i fondelli del nome del quartiere e della via. Diciamo che a volte sarebbe meglio pensare un attimo prima di dare una risposta precotta e premasticata.
D’altra parte a volte la realtà è più incredibile della fantasia: proprio oggi sul sito ufficiale del Sindaco è apparsa la notizia che il vincitore del concorso per il logo di Expo 2015 è tal Andrea… Puppa.

gioco della domenica: The Maze Game 2

The Maze Game 2 (di StormyGames) è un gioco in pochissimi livelli, tanto che sono riuscito a terminarlo persino io. Bisogna raggiungere il quadratino obiettivo muovendo il cursore con il mouse, stando però attenti a non uscire dal percorso e a evitare gli ostacoli mobili.
Niente di trascendentale, giusto un modo per vedere se uno ha la mano abbastanza ferma…
(via Passion for Puzzles)

Esercizi di stile (libro)

[copertina] Questo libro (Silvia Ferraris, Marco Maiocchi, Maximiliano Romero, Esercizi di stile, Libreria Clup 2007, pag. 221, € 13, ISBN 978-88-7090-921-0) è una specie di instant book; nato da un workshop di una settimana al corso di laurea in design industriale, raccoglie gli elaborati degli studenti.
Il titolo dovrebbe far ricordare all’inclito lettore quello dell’omonima opera di Queneau: anche in questo caso abbiamo un tema – uno spot pubblicitario di una barretta energetica al cioccolato – che viene rivisto e rivisitato seguendo svariati stili tra quelli proposti dai docenti e quelli tirati fuori dagli studenti stessi. Il guaio sta nell’estrema disomogeneità dei risultati, presentati così come consegnati senza un commento critico; nella stragrande maggioranza dei casi gli studenti si sono limitati a mettere in pratica la scena clou, ma in maniera non certo olistica quanto distaccata, proprio da compitino a casa.
Menzione onorevole però per lo studente che ha scelto come stile “etichette di birra” e ha detto di aver girato Milano per comprare birre di tutti i tipi: lui si è sicuramente divertito.

cosa non si fa per un complotto

Tra i millanta blog in lingua italiana ce n’è uno che si chiama Perle Complottiste. Il suo target è sbugiardare tutti gli amanti dei complotti contro l’umanità e simili, da quelli che sono convinti che siano stati gli americani a buttarsi giù le Torri Gemelle a chi lancia allarmi contro le scie chimiche, e via discorrendo. Un’apparizione abbastanza comune tra i post di questo blog è Wikipedia: da quanto riesco a capire il problema con l’enciclopedia non è solamente che viene riempita di nozioni complottiste, ma che alcuni degli amministratori sono anche dei complottisti a loro volta. Vabbè, in fin dei conti è sempre comodo quando qualcuno trova degli errori, così li si può correggere.
Però quando vedo post come questo capisco molte, molte cose. Riassunto: qualcuno ha inserito nella voce su un vaccino (il Gardasil) delle frasi – scritte tra l’altro in un italiano da ragazzino delle medie – tipo «Però visto che le case farmaceutiche sono più interessate dal fare soldi anzichè il benessere della gente non si dice che sono morte parecchie persone poche ore dopo aver fatto il vaccino.». Cosa hanno fatto i cercatori di perle complottiste? Hanno fatto un post linkando la versione incriminata (se non lo sapevate, Wikipedia permette di risalire a una qualunque versione indietro nel tempo di una qualunque voce), e fin qui tutto ok. Hanno buttato le solite palate di merda, e fin qui tutto ok. Ma hanno continuato con queste frasi:

«E la colpa, si badi bene, non è dei tanti imbecilli che inseriscono simili corbellerie.
Nel mondo ci sono centinaia di migliaia di idioti, per cui è normalissimo che scrivano anche su Wiki.»
«La colpa è dell’elevato numero di amministratori e utenti che sfruttano Wiki per i propri fini personali anziché vigilare sulla correttezza di voci e contributi.»

No. La colpa è degli imbecilli e idioti a cui di Wikipedia non gliene può fregare di meno, se non per scrivere il loro post e mostrare quanto sono fighetti.
Lo ripeto in maniera più comprensibile per chi non è addentro nei meandri di Wikipedia. Chiunque poteva modificare quella voce, le ultime modifiche sono state fatte da utenti non loggati. Questo significa che se quelli di Perle Complottiste avessero voluto, avrebbero potuto eliminare quelle frasi e poi scrivere esattamente lo stesso post, mettendo lo stesso link (che come ho scritto è relativo a una versione ben precisa) e aggiungendo qualcosa tipo “per fortuna che ci siamo noi che nel nostro piccolo quando possiamo rimediamo alle malefatte”. Mannò, non si poteva certo fare così: altrimenti che malefatte sarebbero state?

apparentamenti asserpentamenti

A quanto ho letto, né il Terzo Polo né il Movimento 5 Stelle si apparenteranno con i candidati sindaco che devono andare al ballottaggio. C’è chi dà loro del paraculo; io personalmente ho un’idea completamente diversa.
Il cosiddetto Terzo Polo è un raggruppamento di destra, votato da chi è di destra ma non sopporta più Berlusconi. Il Movimento 5 Stelle è votato da chi – ammesso avesse avuto ancora voglia di votare – avrebbe votato a sinistra, ma non sopporta gli attuali partiti del centrosinistra. [*] Ora, che senso ha che i loro maggiorenti chiedano ai loro elettori di fare qualcosa che questi non avevano e quindi con ogni probabilità non avranno affatto intenzione di fare? Molto, molto meglio fare finta di essere duri, ché tanto anche in caso di vittoria non è che guadagnerebbero chissà quanti consiglieri né sarebbero comunque necessari alla maggioranza. Tutto qua. Non è come in Francia, dove gli apparentamenti sono già previsti prima del primo turno – anche perché non è affatto detto che siano promossi al ballottaggio solo i primi due candidati – e la prima giornata di voto serve solo a contarsi. Insomma, qua è tutto nella normalità :-)
[*] spero abbiate notato che non ho detto che l’M5S è di sinistra, anche perché la cosa è evidentemente falsa. Né ho detto che ruba voti alla sinistra: la mia sensazione è che peschi più nell’elettorato deluso astensionista.