Un gioco di prestigio… matematico!

Volete stupire con effetti speciali il vostro pubblico? Vi serve un mazzo di carte, un aiutante (non un complice, come capirete leggendo) e un po’ di memoria. Prendete il mazzo di carte, mischiatelo e datelo all’aiutante: poi uscite dalla stanza. L’aiutante chiede a qualcuno del pubblico di prendere il mazzo e scegliere cinque carte, che gli verranno consegnate. Lui le guarda, ne ridà una indietro a chi le ha scelte, mette le altre quattro in un mazzetto che lascia sul tavolo, ed esce (da un’altra porta). A questo punto voi entrate, prendete il mazzetto, ve lo mettete sulla fronte, mormorate le parole magiche preferite e dite qual è la carta mancante! Come avete fatto?
Come avrete intuito, la parte matematica del gioco consiste nell’ordinare le quattro carte in modo da codificare quella mancante. La soluzione, anzi qualcosa di più perché vi si spiega come si può fare lo stesso gioco con 124 carte, la trovate qua: ma accontentiamoci del più semplice problema originario. Il vostro aiutante ha cinque carte, e ne deve scegliere una da ridare indietro. Visto che ci saranno sicuramente due carte dello stesso seme, ne sceglie una e mette la seconda in cima al mazzetto. Quindi noi sapremo immediatamente qual è il seme della carta mancante, e avremo dodici possibilità tra cui trovare la nostra: dodici e non tredici, perché la tredicesima carta di quel seme la stiamo guardando. Le altre tre carte servono a codificare il valore di quella mancante, naturalmente. La convenzione è che le carte saranno Alta, Media e Bassa, dove l’ordine è per valore crescente dall’asso al re, e in caso di valori uguali è per seme crescente ad esempio con la filastrocca Come Quando Fuori Piove. Ci sono sei possibilità per mettere tre carte in ordine, e possiamo associare un numero a ciascuna possibilità: AMB=1, ABM=2, MAB=3, MBA=4, BAM=5, BMA=6.
Chi ha avuto il coraggio di arrivare fino a qua a questo punto salterà su: ma abbiamo dodici possibilità da distinguere, non sei! Certo… ma se è stato davvero attento si sarà accorto che il nostro assistente aveva (almeno) due carte dello stesso seme tra cui scegliere quella da riconsegnare. Basta allora considerare le carte in ordine ciclico, e dare quella “più bassa”, nel senso che la distanza tra la consegnata e la trattenuta sia al più sei. Quindi tra il 2 e il 9 di picche si riconsegna il 9, si posizioneranno le altre carte nell’ordine BMA, e voi mi metterete a contare sei carte dopo il 9 (10, J, Q, K, A, 2) per stupire il pubblico con gli effetti speciali.
È vero: non è un trucco facilissimo da tenere a mente, e ci vuole un po’ di allenamento. In compenso, potete usarlo anche se non siete lesti di mano, il che aiuta sicuramente… almeno nel mio caso!

Ultimo aggiornamento: 2011-07-13 17:05