L’altro giorno arriva un messaggio in una delle tante mailing list che gestisco. Il tipo chiede se può essere tolto dalla lista, e mi avverte che ha provato a usare l’indirizzo indicato al fondo delle email per la cancellazione, ma che non funziona. Tolgo il tipo dalla lista, correggo l’indirizzo per cancellarsi, e per buona misura – sono abbastanza vecchio da sapere che un messaggio di quel tipo in lista fa partire la valanga – scrivo pubblicamente “ho corretto l’indirizzo in fondo; chi vuole togliersi dalla lista comunque basta che scriva direttamente a me”.
Secondo voi, i cinque tipi che hanno chiesto di togliersi dove hanno scritto? (Solo dopo che ho ribadito che c’è una bella differenza tra il rispondere alla lista e scrivere una mail diretta mi sono arrivate alcune richieste sulla mia casella email)
«L’Italia perdonerà Silvio»
Questo è il titolone a tutta pagina sul numero odierno di Libero, ricavato da un’intervista fatta da Maurizio Belpietro a Vittorio Feltri (niente male, vero?). Il bello è che io sono anche concorde: secondo me gli italiani continueranno a votare per Berlusconi, e se ne strafregheranno anche dei festini arcoriani, tranne quelli che anzi saranno lì a invidiarlo: anche a invidiare che Lui abbia così tanti soldi da poterli elargire così a destra e manca, e di non essere tra i fortunati o le fortunate.
C’è però una cosa che mi chiedo, leggendo dell’offensiva video del nostro PresConsMin. Passi che faccia i suoi interventi glissando sui fatti e strepitando contro i presunti abusi dei giudici cattivi e comunisti che ce l’hanno con lui. Ma quando usa la sua testa d’ariete Signorini per intervistare Ruby e le fa dire che è stata violentata a nove anni dai suoi zii (e questo purtroppo ci può stare, mi sa che zii marocchini e zii italiani pari siano per queste cose) e allora «si è inventata una vita parallela, in cui raccontava di avere 18 anni e di essere egiziana», a me viene solo in mente una cosa: ma c’è davvero qualcuno che ci crede, che questa bimba di nove anni non solo si raddoppia l’età ma cambia anche nazione per pensare di essere una Wonder Woman?
Ripeto: che la gente ci creda o no, non penso proprio che la cosa sposti anche solo un voto, quindi in un certo senso la cosa per me è ininfluente. Ma non voglio ridurmi a credere che qualcuno sia convinto che la vera verità di Ruby sia questa.
Vodafone tantalica
Ieri sera avevo bisogno di chiamare il 190. Provo col mio telefonino TIM, e il numero non viene instradato. Vabbè, mi dico, la cosa è comprensibile. Provo col telefono VOIP di casa (non ho una linea fissa), e non funziona nemmeno quello; la cosa comincia a stupirmi un po’, perché non vedo quale sia il problema. Ma magari è colpa delle tariffe di terminazione che il provider non vuole pagare.
A questo punto tiro fuori un telefonino con una Sim Vodafone che tengo da anni, e provo a fare il numero. Niente da fare: mi arriva un messaggio registrato dicendo che la Sim era bloccata per le chiamate, ma che potevo fare una ricarica e sarebbe stato tutto come prima. A quanto pare invece che 12 mesi più uno adesso la durata della Sim è undici mesi più uno, mortacci loro. Per la cronaca ho chiamato un’amica con telefonino Vodafone e fatto chiamare da lei il 190, e poi ho messo altri 5 euro sulla mia Sim, ma mi rimane un dubbio logico. Perché un’azienda telefonica (poi magari lo fa anche Tim: quello che conta qui è il principio) ti impedisce di chiamare il proprio centro servizi nel periodo di grazia prima della scadenza? Non vuole proprio sentire i suoi clienti?
Poi ci si chiede
Cito da un thread su Friendfeed:
«Ho un piccolo amico di 10 anni che non ha mai paura di dire quello che pensa e di difendere le sue idee. Per le vacanze di natale è stato caricato di compiti. Li ha fatti tutti e quando è tornato a scuola la maestra ha deciso di dare 4 a chi non li aveva fatti, 5 a chi non li aveva finiti e 6 a chi li aveva completati, indipendentemente dalla qualità. Lui ha alzato la mano e ha detto “mi scusi maestra, ma non mi sembra giusto”. Oggi un’altra maestra lo ha avvicinato e gli ha detto “ho saputo cosa è successo con l’altra maestra: sei un vero maleducato”, per poi aggiungere che questo influirà sul suo voto in condotta.»
Vorrei dire al decenne che non tutti gli insegnanti sono così, ma non credo che la cosa gli servirà a molto, considerato che lui a scuola ha quelle maestre lì e non le può certo cambiare. Vorrei aggiungere che una maestra (la seconda) che applica la sua autorità in quel modo verso i più deboli è semplicemente una persona meschina: ma purtroppo dovrei anche dirgli che nella vita ne troverà fin troppe, di persone così. Per quello che può valere, mi accontento di dirgli il mio “bravo!”, perché sappia di non essere isolato e che la vita non deve essere tutta così.
Aggiornamento: (21 gennaio) ovviamente non posso garantire sulla veridicità della storia né in assoluto né nella sua versione raccontata: ma ci metto comunque la faccia.
paura?
Secondo il dottor Fisk, che di giurisprudenza ne mastica certo molto più di me e di dietrologia fors’anche pure, le trecentoottantaquattro pagine della documentazione trasmessa alla Camera dalla Procura di Milano sono finite sul Wikileaks de noantri (leggi Dagospia) per mano della Procura di Milano, perché tanto tutta la storia finirà giudizialmente in una bolla di sapone ma potrebbe avere un riscontro politico forte, e quindi Niccolò ma-va-là Ghedini non avrebbe avuto motivo di inviarle lui per intorbidire le acque.
Io non ne so molto, ma ho trovato molto strano che nell’ennesima intervista il PresConsMin si sia detto “divertito” da tutta la storia. È un tipo di difesa molto, molto debole, e quindi significa che non ha altre carte da giocare in questo caso… il che se volete corroborerebbe la sensazione di un accanimento di Boccassini e soci verso di lui ma lo lascerebbe comunque in sella. D’altra parte, visto come tutti i cittadini digitali sembrano essere andati a prendersi il malloppone e soprattutto a leggerselo, è chiaro che Silvio ha vinto. L’Italia è questa qua, come cantavano gli Elii; l’indignazione va bene solo fino a quando non si riesce finalmente ad abbeverarsi al più becero gossip. Se anche si votasse in primavera, insomma, il nuovo premier sarà ancora lui: e secondo me quelli che contano lo sanno fin troppo bene.
conflitto di interessi
ma secondo voi Banca Mediolanum è ancora così sicura come quando hanno fatto la verifica?
ilcomunerisponde
Lunedì 27 dicembre, mentre pedalavo per andare in ufficio, mi sono trovato una bella buca davanti a me in via Comandini. Come potete immaginare, un ciclista non è che sia molto felice di trovarsi davanti una buca, anche se generalmente ha sufficiente tempo a disposizione per scansarla in qualche modo. Così, forte del mio senso civico, perdo una mezz’oretta sul sito del Comune di Milano fino a riuscire a trovare il form che mi permette di inviare un messaggio all’assessore competente.
Mercoledì 14 gennaio alle 22 ricevo un messaggio dal’indirizzo ilcomunerisponde at comune.milano.it con titolo “Risposta del Comune”, citazione del mio messaggio e risposta
Gentile Cittadino, nel ringraziarla per la segnalazione siamo lieti di informarla che la buca oggetto di reclamo è stata colmata. L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti. La Redazione Web del Comune di Milano.
Lasciamo perdere il burocratese (“la buca oggetto di reclamo”… qualcuno faccia loro un corso di semplificazione lessicale, in modo che la prossima volta scrivano almeno “la buca da lei segnalata”), e vediamo le cose da un punto di vista positivo: la buca in questione era stata riparata almeno da una settimana, visto che il 5 gennaio ero ripassato di là e non c’era più. Detto questo, l’impressione che mi fa un messaggio ricevuto due settimane abbondanti dopo una segnalazione, e almeno una settimana dopo l’avvenuta riparazione, è che nessuno legge quelle segnalazioni, nemmeno adesso che è tempo di elezioni. Forse Mestizia dovrebbe pensarci un po’ su :-)
sono una persona orribile (cit.)
Venerdì mattina, mentre tornavo a casa dopo aver sbolognato al nido i giovini, mi ferma uno che mi dice che gli hanno rubato il portafoglio e non aveva nemmeno il biglietto per la metro per tornare a casa. Ho aperto il mio portafoglio e gli ho dato un biglietto ATM.
[la (cit.) è da qui]