dagli amici mi guard’Iddio

Sarà, ma la mia impressione è che la Procura di Milano di prove vere (la “pistola fumante”, e lasciamo perdere i doppi sensi) contro Berlusconi non ne abbia. Una montagna di indizi, certo: roba che in una qualunque altra nazione civile avrebbe portato da un pezzo alle dimissioni del PresConsMin, ma che da noi può venire più o meno tranquillamente metabolizzato. Forse le cose sarebbero cambiate se avessero potuto intercettare i Suoi telefonini, ma non l’hanno fatto perché non ne avevano la possibilità legale. Insomma, un esperto di fango come il nostro e vostro Silvio sa perfettamente che non è da quel lato che gli possono venire problemi.
Però sono anche convinto che Lui ci sia rimasto molto male a sentire cosa Gli dicono dietro le spalle quelli che riteneva i Suoi amici, da Nicole Minetti a Emilio Fede. Perché io credo davvero che Lui pensasse che tutti questi corifei stessero alla sua corte per amor Suo; magari amore platonico, ma pur sempre amore e non bieco utilitarismo. Ecco: magari la strategia di Boccassini & co. è proprio quella. Vedere se sbrocca del tutto…

ce l’avrebbero quasi fatta

In Telecom abbiamo un’assicurazione sanitaria integrativa volontaria; chi è iscritto può richiedere un contributo per spese mediche (soprattutto dentistiche, mi sa). Da questo gennaio il modo per richiedere il contributo è completamente cambiato; la domanda viene fatta direttamente online, dopo essersi autenticati con le credenziali di posta elettronica lavorativa invece che con un numero utente da dieci cifre e una password di altre sei cifre come capitava prima. Addirittura viene spedito un SMS di conferma di avvenuta ricezione giustificativi di spesa.
Peccato che i giustificativi li si debba inviare via fax.

mi devo scusare con ATM

Giovedì mattina, mentre facevo colazione al bar, ho dato uno sguardo al dorso milanese del Corsera. Nella pagina delle lettere ce n’erano tre riguardanti ATM, e regolarmente numerate ATM/1, ATM/2 e ATM/3. Nella prima una tipa si lamentava che non riusciva più a prenotare il Radiobus alle 23, perché Atm aveva tagliato le corse (possibile) e non li faceva girare più dopo le 21 (impossibile). Nella terza un tipo si lamentava perché le linee in zona Lambrate erano cambiate in peggio (un classico, anche se è generalmente vero che le riorganizzazioni del servizio nascondono tagli). Ma la lettera che più mi aveva colpito era quella di mezzo, che cito verbatim:

Il caso di Londra
Sono stato a Londra. Con tessera di 10 euro circa ho potuto girare la città in metrò. A Milano non credo si possa fare altrettanto: bisogna acquistare biglietti singoli.
Massimo Serventi

Ora, ATM vende un biglietto giornaliero (anzi, di durata 24 ore che è anche meglio…) al prezzo di soli 3 euro, il che effettivamente è un ottimo prezzo (per dire, a Torino il giornaliero costa 3 euro e mezzo). Quindi mi aspettavo che quella lettera fosse una specie di marchetta, in modo che l’Azienda Trasporti Municipali potesse rispondere a stretto giro di stampa facendo presente l’opportunità. E invece no: non ho trovato nessuna risposta. Sì, un malfidente potrebbe pensare che ATM non voglia far presente una possibilità di risparmio per gli utenti, o magari che non abbia nessuno che dia un’occhiata a cosa si dice di loro nei media; ma sono certo che converrete con me che queste ipotesi sono inammissibili, e che la verità è che non vogliano rovinare l’immagine che hanno nei confronti dei cittadini cattivi come il sottoscritto.

mementote

Anna mi ha appena raccontato di una conversazione che ha sentito stamattina al bar tra alcune persone, a proposito dei recenti fatti di cronaca. Secondo questi, a parte che tutti i politici sono corrotti uguali (tranne Bossi, e meno male che c’è lui), e che Fini e Casini sono tra i peggiori (interessante tra l’altro notare come il cosiddetto centrosinistra non viene considerato neppure per dargli contro…) è impossibile che Berlusconi abbia fatto tutto quelle cose che gli vengono imputate. E poi, poveretto, è un perseguitato: la Guardia di Finanza gli ha fatto 1950 perquisizioni senza mai trovare nulla [noticina mia: un numero così preciso da dove arriva? non sono riuscito a trovare un riferimento].
Ma il top è stato quando il nostro PresConsMin è stato paragonato al povero presidente Leone, anch’egli accusato ingiustamente. Tralasciando la banale constatazione che Leone (effettivamente mai incriminato) si dimise dalla carica, uno si potrebbe chiedere come mai una “casalinga di Voghera” si ricordi del presidente emerito della Repubblica italiana. La risposta è abbastanza semplice: mi pareva di aver sentito qualche giorno fa che veniva fatto quel paragone, e una rapida guglata mi ha fatto scoprire che il tutto proviene nientemeno che dal direttore del TG1 Augusto Minzolini.
Ogni tanto è meglio andare in giro a sentire la gggente, mi sa.

tempi di lavorazione

Da una pagina web che ho raggiunto dando la mia disponibilità a ricevere informazioni via email e non per posta cartacea:

«Le è stato inviato un messaggio di posta elettronica contenente un collegamento da selezionare per attivare e confermare la sua e-mail. Il messaggio le sarà spedito immediatamente, ma il tempo effettivo di consegna dipende principalmente dalla velocità e dal carico di lavoro del suo server di posta elettronica. Qualora il messaggio non le fosse recapitato entro 5 giorni, la invitiamo a chiamare il nostro call center per avere maggiori informazioni.»

Cinque giorni. Fortuna che non hanno aggiunto “lavorativi”.

gioco della domenica: Bryx

Bryx è una variante del classico Memory, con la differenza che giocando in solitario occorre fare in fretta a eliminare le coppie di pietre identiche, e quindi spesso conviene cliccare in fretta e dimenticarsi molte informazioni. Esistono anche altre regole che permettono di aumentare i punti: per esempio, visto che le pietre sono su strati diversi, se si trova una coppia negli stati inferiori quando ci sono ancora pietre negli strati superiori si ha un bonus. Ma è più semplice che vi leggiate il tutorial :-)
(via Passion for Puzzles)

Bridge at the Enigma Club

[copertina] A volte a fidarsi del nome dell’autore ci si sbaglia. Dopo i due libri di problemi matematici scritti da Peter Winkler (Mathematical Puzzles e Mathematical Mind-Benders), quando vidi che aveva pubblicato un nuovo lavoro l’ho immediatamente comprato. Peccato che Winkler, oltre che matematico, sia anche un bridgista, e che questo libro (Peter Winkler, Bridge at the Enigma Club Master Point Press 2010, pag. 181, $18.95, ISBN 978-1-897106-59-4) sia appunto di bridge, gioco che io non conosco per nulla né a cui sono interessato. Gli amanti del gioco potranno scoprire un nuovo sistema di bidding proposto da Winkler, il Ricochet, che dovrebbe essere più lineare e facile da ricordare di quelli attualmente in uso; inoltre si possono vedere alcuni esempi di trasmissione crittografica di un bit, nel senso che se anche gli avversari sanno il significato del segnale non possono decodificarlo se non troppo avanti nella partita. Ma per chi il bridge non lo segue direi che è tutta nebbia.
 
 
 

mathblogging e scienceblog

Di blog ce ne sono sempre troppi, e non si sa mai cosa seguire, tanto che sono poi nati i famigerati aggregatori che permettono di dare un’occhiata d’insieme senza perdersi troppo tra i vari siti. Oggi ve ne presento due, entrambi specializzati in un campo molto specifico.
Mathblogging, come dice il nome stesso, aggrega blog che parlano di matematica, divisi in varie sezioni (ricerca, didattica, giornalismo…). Più che per il feed aggregato, che non è forse così interessante perché è completo, la parte a mio giudizio interessante è proprio nella lista dei vari feed e soprattutto nel non essere anglocentrico: sono accettati blog in tutte le lingue, e ne ho visto anche uno in greco, tanto per dire. I miei amichetti con blog matematici sono invitati a iscrivere la loro creatura :-)
Researchblogging raccoglie invece blog che fanno ricerca (nel senso accademico del termine, quindi con post peer-reviewed). La particolarità interessante in questo caso è che – grazie agli sforzi di Peppe Liberti – è possibile selezionare come lingua preferita l’italiano (qui l’annuncio ufficiale), e quindi potete trovarvi senza troppa fatica post degli argomenti scientifici più svariati.
Poi è chiaro che se volete solo guardare i blog di cazzeggio tutto questo non vi serve :-)