CGIA Mestre: stipendi percepiti o percepiti?

Sapete cos’è la CGIA di Mestre? L’equivalente del Codacons, e ormai direi anche de ilMeteo.it. Una persona che non si sa ben come – io voto per fluttuazioni statistiche e teoria delle valanghe – è riuscita a fare in modo che l’associazione da lui a volte fondata ma certamente da lui diretta sia sempre intervistata da tutti i media tradizionali cartacei e televisivi, senza nessuno che questioni le affermazioni. Lo ammetto, sono invidioso: non sono mai riuscito ad assurgere a un simile ruolo.
Ad ogni modo, oggi ho sentito al GR di Radio Popolare che secondo la CGIA le nostre tredicesime sarebbero state più leggere di una ventina di euro almeno. Poi mi è capitato di rileggere la stessa cosa su Repubblica online: «Cgia, tredicesime più leggere – Quest’anno fino a -46 euro» . A questo punto ho deciso di andare direttamente alla fonte per capire cosa abbia detto la CGIA di Mestre, o per essere più precisi «il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi». Titolo della notizia: Quest’anno tredicesime piu’ leggere.
Il testo spiegherebbe così chi è che ci toglierebbe i soldi:

“Purtroppo quest’anno l’inflazione è cresciuta più del doppio rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali. Se nei primi 9 mesi di quest’anno il costo della vita è cresciuto del 3,1%, l’indice di rivalutazione contrattuale Istat è salito solo dell’ 1,4%. Pertanto, nei primi 9 mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti è diminuito”.

Siete riusciti a scoprire la logica del segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi? Nel caso non l’abbiate capita, andatevi a leggere il paragrafo successivo, dove spiega che hanno preso uno stipendio, l’hanno aumentato dell’1,4%, poi l’hanno abbassato del 3,4% e hanno guardato la differenza. Se la cosa non vi è ancora chiara, andate a vedere il PDF preparato dalla CGIA, dove si vedono eseguiti in pratica questi conticini della serva.
Ricapitolo: alla CGIA qualcuno ha preso un po’ di numeri a caso, ha ricavato che il valore assoluto della tredicesima mensilità sarebbe stato un po’ più alto di quello dell’anno scorso, ha considerato però che il potere d’acquisto sarebbe stato un po’ più basso di quello dell’anno scorso, e ha terminato dicendo che “le tredicesime saranno più leggere”. Inutile dire che con questo medesimo ragionamento il mio stipendio di ottobre è stato più “leggero” di quello di ottobre 2011, tanto per dire. Inutile ribadire che il termine “leggero” è sempre stato usato con il significato di “con una quantità minore di soldi”, non con quello di “che può comprare meno roba”.
In una qualunque nazione con un minimo di cultura, ammesso e non concesso che qualcuno desse generalmente retta a “studi” così pregni di informazione, il testo giornalistico avrebbe preso il testo del comunicato e l’avrebbe rivoltato per scrivere un articolo in maniera corretta: in Italia ovviamente no. Ma forse questo capita per la stessa ragione per cui Codacons, CGIA di Mestre, ilMeteo.it sono tanto considerati…

_L’ennesimo libro della fantascienza_ (ebook)

[copertina] Quelli della Barabba edizioni (o per meglio dire l’ingegner Marco Manicardi…) sono proprio dei bei tipi! Ogni tanto chiedono alle genti dell’internette un contributo, nel senso di un testo, per assemblare un ebook distribuito poi liberamente agli interessati. L’ultima fatica dei barabbisti è L’ennesimo libro della fantascienza, un omaggio a Carlo Fruttero pubblicato in quello che sarebbe stato il suo genetliaco se non avesse avuto la pessima idea di morire. Fruttero e il suo sodale Lucentini hanno indubbiamente contribuito nel bene e nel male a portare anche in Italia la fantascienza: sono stati così in tanti a rispondere all’appello, e il libro che ne è uscito contiene 80 racconti per un totale di ben 688 pagine, con una copertina che scimmiotta gli Urania del periodo d’oro ma allo stesso modo dice molto agli amici di Friendfeed.
Da un’opera collettiva senza nessun filtro editoriale ci si può aspettare un risultato estremamente disomogeneo, e in effetti è così. Confesso che io non sono riuscito a terminare il racconto “Tutto quel girato”. D’altro canto, ci sono parecchi racconti di qualità; quelli che io ho trovato più godibili sono “400 anni luce senza un maledetto bar”, “I nuovi ricordi”, “La battaglia di Hunz”, “Selezione”, “Georg”, “Ucronia di Natale”, “Pasta al sugo non aumentata”, “Chissà”, “L’ultimo giorno di scuola”, “Stargrave”, “VitaEterna(TM)”, “The UFO Incident”, “Il giudizio”, “Uno in meno”, “Pianeta al gusto di bubblegum”, “Spazio 1669”, “De bello Altenarico”, “(senza titolo)”. Ah: c’è anche un raccontino scritto da me… (fantascienza matematica, perché a fare fantascienza con la fisica sono capaci tutti!)

commenti casuali

devo capire come mai i commenti non vanno sul post giusto, o meglio vengono visti su tutti i post (e capirete che non ha un grande senso)
Ma non lo capirò certo oggi.

Gioco per il dì di festa: Swap it Et

Questo gioco, almeno nella versione di Smart Kit che io ho provato, ha solo quindici livelli, tutti facilmente giocabili – se ci sono riuscito io… – ma è comunque simpatico, e un po’ diverso dal solito. Gli schemi presentano una serie di ingranaggi dove alcuni pezzi del puzzle sono stati scambiati tra loro: scopo del gioco è rimetterli in sesto scambiandoli a coppie. Non sono riuscito a capire se per un risultato perfetto (tre stelle) conti anche il tempo oppure no: gli ultimi schemi sono più complicati perché i pezzi da cambiare possono essere di dimensioni diverse o anche distorti, ma si può fare tutto.
Buon gioco!

Milano Ristorazione

Oggi, per la seconda volta dall’inizio della scuola, i miei bimbi hanno dovuto portarsi il pranzo al sacco. Il 28 settembre infatti i dipendenti di Milano Ristorazione erano in sciopero, mentre oggi c’è un’assemblea sindacale.
A questo punto ho due domande, la prima di principio e la seconda più seria. Perché il comune di Milano non restituisce ai genitori la quota di pagamento per i giorni in cui il servizio non c’è? Non è certo per la cifra, visto che i ricconi come me pagano tre euro, ma appunto è una questione di principio. Mi andrebbe anche bene se i soldi venissero direttamente lasciati alle classi, intendiamoci.
La domanda più seria riprende invece quanto scritto in una lettera al Corsera (dorso milanese). Come ho scritto sopra, oggi non c’è uno sciopero (per cui in effetti la pubblicità è importante) ma un’assemblea. Perché l’assemblea non poteva essere fatta venerdì, quando le scuole sono chiuse per il ponte? Poi intendiamoci, magari scopro che anche i dipendenti di Milano Ristorazione devono prendere ferie forzate venerdì, e a questo punto tutto il mio ragionamento crolla; ma altrimenti la scelta sembra fatta apposta per dimostrare che loro sono superiori a tutto…

Genova per noi

Se qualcuno dei miei ventun lettori è dalle parti di Genova, sappia che giovedì primo novembre alle 16 terrò una conferenza su “Wikipedia e la scienza immaginaria” insieme a Frieda Brioschi, Federico Cantoni e Andrea Sales.
Conferenza è un parolone: diciamo che sarà una lunga chiacchierata, e siamo in quattro proprio per evitare che il pubblico si addormenti.

ancora sugli esodati

Visto che il post precedente ha preso una strana deriva, penso potrebbe interessare a qualcuno dei miei ventun lettori che venerdì scorso Telecom (con SSC e Sparkle, per chi è addentro alle sigle della galassia) e sindacati hanno siglato un accordo che prevede la riassunzione di chi, accedendo alla mobilità nel periodo 1° gennaio 2012 – 31 dicembre 2012, al termine della stessa non avesse raggiunto i requisiti pensionistici.
Apprezzo la serietà aziendale, e apprezzo che in mezzo a una trattativa molto pesante per il contratto di categoria i sindacati abbiano voluto intavolare una discussione con l’azienda. Chi mi conosce sa che è difficile che io sia così positivo :-)