Social ineliminabili

Viva Engage
La mia azienda ha deciso di legarsi mani e piedi a Microsoft. Per dire, la nostra intranet si trova in un sottodominio di sharepoint.com. Vabbè, finché mi pagano il 27 del mese non posso lamentarmi più di tanto.

Nel pacco (package) che ci hanno dato, c’è anche il social network aziendale, Viva Engage (noto in passato come Yammer). Non che ci si scriva in tanti. L’altro giorno un collega ha chiesto – non so se per boutade o se lo voleva davvare fare – se era possibile disiscriversi; ho fatto una rapida ricerca e ho scoperto che è impossibile. Se l’azienda ha acquistato una licenza d’uso di Viva Engage tu ci devi stare, volente o nolente. Il massimo che ti viene benignamente concesso è di non avere nessuna notifica e quindi fare finta di non esserci…

Carino, vero?

Calcolare pi greco sulla Luna

Come sapete, ci sono molti metodi per calcolare il valore di pi greco, e alcuni di essi sono essenzialmente statistici, come quello di lanciare tanti aghi su un pavimento a listelle e contare la percentuale che si trova su due listelle.

A quanto pare, Matt Parker – che fa lo stand-up mathematical comedian – si è accordato con un’azienda che lancerà una sonda sulla Luna in modo da aggiungere al codice per gli esperimenti che verranno fatti sul suolo lunare una routine per stimare il valore di pi greco e verificare che entro gli errori sperimentali esso sia coerente con quello nostro terrestre. Poiché il costo per assicurarsi i byte necessari è di 150K dollari, ha aperto un kickstarter, che ha già superato di gran lunga la quantità richiesta…

Il problema di Langford

Nel 1958 il matematico scozzese C. Dudley Langford stava guardando suo figlio piccolo che giocava con dei cubi colorati: ne aveva presi sei e li aveva messi in fila. I matematici, si sa, sono brutte persone: invece che giocare con suo figlio, notò che c’erano tre coppie di cubi di colori diversi, rosso, azzurro e giallo. Inoltre i due cubi rossi avevano un altro cubo in mezzo, quelli azzurri due e quelli gialli tre, come nella parte in alto della figura.

soluzione del problema di Langford con n=3 e n=4

Spero dopo aver mandato a dormire il bimbo, Langford da buon matematico provò a vedere se la configurazione era generalizzabile: ci riuscì con quattro coppie, e addirittura con quindici: ma alcuni casi proprio non volevano saperne di avere soluzione, e così congetturò che una soluzione era possibile solo se il numero di coppie fosse della forma $4k$ oppure $4k+3$, come è in effetti il caso: Roy O. Davies lo dimostrò l’anno successivo.

La formulazione matematica del problema di Langford chiede di trovare una successione di $n$ coppie di oggetti, denominati $a_1, a_2, … a_n, b_1, b_2, … b_n$, tali che $b_i − a_i = i + 1 \forall i = 1, …, n$. Il numero di soluzioni, quando ovviamente ci sono, cresce in maniera molto rapida, come si vede nella successione su OEIS: c’è solo una soluzione per 3 o 4 coppie di blocchi, ma per venti coppie ci sono più di 2600 miliardi di possibili soluzioni!

Quasi contemporaneamente da Langford ma in modo indipendente, Thoralf Skolem propose un problema simile, dove però le distanze tra i blocchi $b_i$ e $a_i$ non sono $ i+1$ ma semplicemente $i$. R. S. Nickerson riscoprì il problema una decina d’anni dopo, e così la versione si chiama di Skolem-Nickerson. Come si può vedere nella voce di Wikipedia, per questa versione del problema ci sono successioni solo se il numero di coppie è della forma $4k$ oppure $4k+1$. Anche in questo caso le soluzioni crescono molto rapidamente al crescere del numero di coppie.

Ci sono ancora altre curiosità su questo problema, ma ve le racconto la prossima volta…

(Immagine di RiccardoFila, da Wikimedia Commons, CC-BY-SA 4.0)

Il mio coro e un’orchestra di violoncelli

Stavolta raddoppiamo il concerto primaverile (anche se in effetti formalmente domenica 22 siamo già in estate…), perché c’è un ensemble di violoncellisti statunitensi in tournèe. Noi faremo relativamente poco (a parte quanto scritto nella locandina abbiamo studiato un altro pezzo che tra l’altro mi piace davvero): però credo che se riusciamo a sopravvivere alla prova sabato e ad amalgamarci il risultato sarà interessante. E comunque l’ingresso è gratuito :-)

(se preferite avere un promemoria automatico, potete usare evenbrite: ma appunto non è un biglietto vero e proprio)

Pannelli autostradali fuorvianti

Ricordate il mio viaggio autostradale di due settimane fa? Venerdì siamo di nuovo scesi a Chiavari, ma memore della disavventura ho prima controllato sul sito di Autostrade per l’Italia se ci fossero chiusure previste. Vedo che in effetti il tratto tra Bolzaneto e l’allacciamento con la A12 è chiuso, ma l’orario è 00:00-06:00 anziché il solito 22:00-06:00 delle altre chiusure. Mah, mi dico, magari essendo venerdì sera immaginano che ci sia più traffico; e comunque da Bolzaneto arrivare al casello di Genova Ovest non è la fine del mondo.
Partiamo, ovviamente sul tratto della Serravalle non c’è scritto nulla sui pannelli a messaggio variabile, ma non c’è scritto nulla nemmeno fino a Isola del Cantone, dove scopriamo che la tratta Bolzaneto-A12 è chiusa… dalle 22 alle 6. Proseguiamo, arriviamo a Bolzaneto… e non c’è nulla. Possiamo tranquillamente proseguire e arrivare a Chiavari.
In pratica chi ha preparato i cartelli variabili non ha letto quello che era stato mandato se non la località di chiusura e ha messo il solito testo. Grande utilità, vero?

Certo, virgola, certo

"Mark turro" E io dovrei credere che @Make60739344 sia il “Personal assistant to Elon musk for social media management.”? Un po’ come ieri “Paul Krugman Newsletter” che risponde a un mio commento di tre settimane fa sul substack di Krugman qualcosa che cominciava “Maurizio, I know this message sounds crazy but I’ll be glad if you don’t mind texting me on what’s app! I have something to share with you.” e poi aveva un numero di telefono da chiamare. (il messaggio con quelli uguali scritti ad altri commentatori è stato poi cancellato, non ho idea se da Substack o dal vero Krugman)

Mentre sono abbastanza certo che c’è chi casca agli spam sgrammaticati e chi pensa che le signorine più o meno discinte siano davvero interessate a noi (e davvero signorine), mi chiedo se questo tipo di phishing porta davvero a qualche risultato per chi lo fa. Ma mi sa di sì.

Quizzino della domenica: Quante medie!

752 – statistica

Un insieme di otto numeri interi ha media, mediana, moda (unica: vi ricordo che è l’elemento più comune) e gamma (la differenza tra il maggiore e il minore elemento dell’insieme) tutte uguali a 8. Quanto può al massimo valere il numero maggiore dell’insieme?

tanti 8
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p752.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema dall’AMC 10A dell’anno 2002.)


Aspettando Carosello (ebook)

copertina Questo libro non parla di Carosello, nonostante il titolo, ma prova a vedere la storia dell’Italia in quei decenni con la lente delle pubblicità che venivano girate in quegli anni. L’idea non sarebbe stata malvagia, anche se la realizzazione spesso non è stata all’altezza. Peccato che evidentemente nessuno ha letto le bozze, nonostante qualche pleonastico (ndr) qua e là nel testo.

Lasciamo perdere, che Melegaro, probabilmente aveva una collezione di virgole, che doveva piazzare, da qualche parte, indipendentemente dalla grammatica italiana. Ma il testo – che così ad occhio nasce come una serie di post su un blog – non è stato rivisto per eliminare le ripetizioni tra un capitoletto e l’altro; non parliamo dei nomi storpiati, come Ornella Dorella per Oriella Dorella e Juan le Pein per Juan-les-Pins). Ma non si può scrivere parlando dell’era spaziale “La storica portata del lancio in data 12 aprile che orbita intorno alla Terra” (è il lancio che orbita?), o scrivere del treno “che parte da Palermo e arriva al binario 13 della stazione di Porta Susa a Torino” (ovviamente è Porta Nuova… Porta Susa non ha mai avuto 13 binari), o ancora scrivere che dopo il Vaticano II “si può suonare la musica in chiesa”, dopo “solo” 1000 anni d’organo. Dulcis in fundo, la citazione che apriva le storie di Nick Carter è “Mentre su New York calano le prime ombre della sera”, non “Mentre su New York calavano le ombre della notte…”. Anche la resa in ebook lascia parecchio a desiderare. Insomma, andate pure a dormire senza vedere Carosello.

Marco Melegaro, Aspettando Carosello : Specchio e sogno di un’Italia spensierata, Zolfo 2024, pag. 270, € 9,99 (cartaceo 18), ISBN 9791281695290 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me

Voto: 2/5