insetti da mangiare

Leggo sul Post che l’UE ha autorizzato il consumo alimentare umano di una specie di insetti (le larve delle tarme della farina, che non fa venire voglia di provarle).

Oggettivamente non ho grandi problemi a mangiare insetti. Mi è capitato di mangiare una cavalletta fritta che aveva portato il mio amico gourmet Carlo Spinelli. Come sanno tutti, una cosa fritta è sempre buona :-) e del resto ho anche mangiato le rane fritte, da buon piemontese almeno di nascita. Quindi non vedo un grande problema. Però sapevo che già da alcuni anni c’erano posti dove poter mangiare insetti. Ergo, cosa diavolo ha fatto l’UE? Prima c’era un’autorizzazione temporanea (che c’è ancora adesso per tutto il resto)? Facevano finta di nulla?

Breve e universale storia degli algoritmi(libro)

Il lettore ideale di questo libretto (Luigi Laura, Breve e universale storia degli algoritmi, Luiss University Press 2019, pag. 136, € 14, ISBN 9788861054264) è una persona curiosa di sapere perché si parla tanto di algoritmi. Nelle poche pagine del libro si trova infatti di tutto: dalla storia degli algoritmi ai big data, dalla definizione di linguaggio di programmazione ai problemi da risolvere (con le risposte, non preoccupatevi!) Chiaramente gli argomenti non possono essere trattati in profondità, vista la dimensione del libro; però bisogna dire che il titolo del libro è corretto, sia per la brevità che per l’universalità della trattazione.

Atleti trans

Le dichiarazioni di Caitlyn Jenner contro la partecipazione delle ragazze trans negli sport femminili hanno sicuramente fatto un po’ di scalpore (anche se nemmeno troppo qui in Italia, dove abbiamo altre cose a cui pensare).

Sicuramente non si può dare della terf a Jenner. In fin dei conti lei ha gareggiato (e vinto l’oro olimpico…) come maschio. Il problema nelle gare sportive di atletica è che ci sono indubbie differenze fisiche tra maschi e femmine. Poi è chiaro che se io avessi dovuto gareggiare tra le donne sarei comunque finito in fondo alla classifica, ma quella è un’altra storia. Proviamo a vedere la cosa in un altro modo. Se una donna fosse stata imbottita di ormoni maschili fin da piccola, pur senza farle cambiare sesso, sarebbe corretto farla gareggiare con le altre donne?

Ad ogni modo, ricordo ai più giovani che è quasi mezzo secolo che si parla di questi temi. Mi sa che alla fine si decideranno a fare campionati trans…

Fedez, Rai e tutto il resto

Sono due giorni che la diatriba tra Fedez e la Rai per l’intervento del primo nel concertone del primo maggio promosso dal secondo sta riempiendo tutti i media. Posso tranquillamente confessare che non ho nessuna idea di chi abbia ragione e chi torto, non intendendo usare i miei poveri neuroni per valutare i dati che si trovano in giro.

Mi limito quindi a due domande. Per la prima credo di non essere così originale: ma la gente è davvero così interessata a queste cose? (no, non voglio sapere la risposta, lasciatemi sperare). La seconda è forse un po’ più interessante. La Rai non poteva limitarsi a non far vedere il pezzo di Fedez?

_Fantasia Mathematica_ (libro)

Questo libro (Clifton Fadiman (ed.), Fantasia Mathematica, Copernicus 1997 [1958], pag. 298, $29,99, ISBN 9780387949314) è probabilmente il primo tentativo che è stato fatto per raccogliere testi letterari sulla matematica, più di sessant’anni fa. Fadiman esplicita subito che le scelte che ha fatto sono secondo i suoi gusti, senza un tema specifico oltre naturalmente a parlare di matematica. Troviamo così una prima parte di brani letterari dove si parla di matematica e matematici; una seconda parte in cui ci si specializza sulla fantascienza matematica, con alcuni racconti che ormai sono dei classici ma allora erano spesso novità, e una sezione finale di epigrammi, limerick e poesie che a mio parere sono la parte più debole dell’opera. Il risultato finale è piuttosto disuguale, ma ci sono indubbiamente alcune gemme, e credo che un letterato possa almeno farsi un’idea di base di come anche la matematica possa fare parte del mondo umanistico.

La geopolitica del censimento

Leggendo la rassegna stampa di Radio3 Mondo ho scoperto che il Financial Times ha scritto che la popolazione cinese per la prima volta dopo il Grande Balzo in Avanti è scesa: nel 2019 si era superata la soglia del miliardo e 400 milioni, quest’anno si è tornati al di sotto. Ecco perché – sempre secondo il FT – i dati sono tenuti in standby da alcune settimane: prima i vari ministeri devono decidere come mostrarli al mondo.

Naturalmente i cinesi negano tutto: Global Times replica dicendo che sono tutte fole:

the statistics bureau’s data is credible and it is unlikely to show a decline in population in 2020, given that the number of new babies is still higher than the number of deaths.

È ovvio che la “spiegazione” dimentica che potrebbe esserci un saldo migratorio negativo, o una serie di rettifiche che cancellano dall’anagrafe morti mai indicati; però trovo interessante questo tentativo di nascondere i fatti, anche considerando che subito dopo il quotidiano cinese specifica che in effetti nel 2021 o nel 2022 ci potrà in effetti essere un calo della popolazione. A volte la geopolitica è strana.

Notizie francesi

Penso che tutti abbiate letto che la Francia ha arrestato sette ex-terroristi italiani che se ne stavano tranquilli e beati oltralpe sfruttando la cosiddetta “dottrina Mitterrand”: in pratica se si comportavano bene sarebbero stati lasciati in pace. Evidentemente i tempi sono cambiati. In effetti non è che ci sia stato tutto questo clamore sulla notizia, il che forse fa pensare che quella stagione sia davvero terminata.

Invece una notizia che a quanto pare non è proprio apparsa sulla stampa italiana è quella dell’incendio doloso di un asilo a Lilla, notizia che ho scoperto dalla mia bolla Facebook (ognuno ha le bolle che si merita). Quando sono arrivati i pompieri per spegnere l’incendio, sono stati attaccati con “mortiers” (che un mio amico francofono mi ha spiegato non essere mortai ma razzi per fuochi d’artificio; sempre qualcosa di incredibile, eppure rimasto assolutamente sconosciuto qui da noi.

È proprio vero che tutta la libertà che pensiamo avere quando parliamo delle notizie che accadono nel mondo in realtà non ce l’abbiamo; rimaniamo sempre nella gabbia delle solite poche notizie “di moda”…