Servizio postale “pedonale”

Per le pratiche di successione di mia mamma sia io che mio fratello dovevamo inviare una richiesta firmata in originale alla banca dove aveva il conto corrente. Non avendo la FEA (Firma Elettronica Avanzata) ho detto “non c’è problema: scrivo una lettera cartacea e la spedisco a mio fratello così le porta assieme. Inutile fare raccomandata, che poi lui deve andare a ritirarsela. In tre giorni arriverà bene da Milano a Torino.”

Mercoledì 14 maggio vado in ufficio postale e spedisco la mia bella letterina. Risultato: niente. Alla fine domenica 25, visto che tanto sarei andato su a Usseglio per la messa di trigesima, ho riscritto la lettera e gliel’ho data a mano. Ieri poi mio fratello mi ha detto che la lettera era arrivata giovedì 29. Quindici giorni per fare 150 km: ci avrei messo molto meno tempo camminando.

Lo so che le lettere sono diventate un servizio residuale per PosteItaliane: ma non pensavo facessero così schifo.

Quizzino della domenica: Medie intere

750 – aritmetica

La professoressa Conti ha appena terminato di assegnare il punteggio (in centesimi) della verifica di matematica di recupero ai cinque studenti che erano stati assenti. I punteggi, in ordine crescente, sono stati 71, 76, 80, 82, 91. Inserendo (in ordine alfabetico degli studenti, non in ordine di punteggio) i voti in un foglio di calcolo che computa la media aritmetica man mano che viene aggiunto un nuovo voto, si è accorta che la media è sempre stata un numero intero: quindi la somma dei primi due voti inseriti era pari, quella dei primi tre numeri un multiplo di tre, e così via. Quale è stato l’ultimo voto che ha inserito?

icona di un foglio di calcolo
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p750.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema dall’AMC 12 dell’anno 2000; immagine da SVGrepo.)


Alice e Bob. Matematica e letteratura (libro)

copertina
C’è un pattern molto chiaro: i letterati – con qualche rarissima eccezione – non parlano mai di matematica, mentre molti matematici parlano di letteratura. Nei testi, però, capita l’opposto: ci sono testi letterari che hanno parti matematiche, ma è difficile trovare testi matematici (moderni, non stiamo a guardare le opere vediche…) con parti letterarie.
Detto questo, mi pare che Gian Italo Bischi abbia un po’ esagerato con il vedere matematica ovunque. Il fatto che in un libro ci sia una struttura ben specifica non significa infatti che si sia applicata la matematica, ma semplicemente che non abbiamo un flusso di coscienza ma un’opera pensata. E non è che la matematica sia l’unico modo possibile per avere un’opera pensata. Questo rende un po’ pesante a volte il testo, anche se ci sono spunti interessanti e direi imprevisti: Borges lo conosciamo tutti, ma Poe magari non lo prendiamo in considerazione…

Gian Italo Bischi, Alice & Bob. Matematica e letteratura : Dalla Divina Commedia al noir, EGEA 2016, pag. 172, € 15, ISBN 9788823844742 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 3/5

Chi è il Richelieu di Trump?

Non so se ci sia un giudice a Berlino, ma sicuramente ce ne sono a Washington. L’altro ieri la U.S. Court of International Trade ha affermato che Donald Trump non ha diritto di imporre dazi così alti secondo la legge federale. Quale legge, magari vi chiederete? L’International Emergency Economic Powers Act, una legge del 1977 che specificava quali sono i poteri del presidente per quanto riguarda la proclamazione dello stato di emergenza, che il presidente può dichiarare per il National Emergencies Act dell’anno precedente.

Fin qua nulla di così strano, pare che in questo mezzo secolo siano state proclamati una sessantina di stati di emergenza di cui la metà resta ancora in vigore. Ciò che è più strano è stata l’espulsione di venezuelani e cittadini di altre nazioni, invocando l’Alien Enemies Act, una legge del 1798 che prima di Trump è stata usata tre volte: nella guerra del 1812 e nella prima e seconda guerra mondiale. Anche questa espulsione è stata giudicata illegale da un’altra corte giudiziale americana, ma tanto quelle persone erano già state fatte mandare via (innocenti o colpevoli che fossero, qui stiamo parlando a un altro livello)

Ora, non credo che Trump avesse idea dell’esistenza di queste leggi, soprattutto della seconda, e probabilmente non ce l’ha nemmeno adesso. Quello che è successo è che lui avrà sbraitato “fatemi fuori quella gente” e qualcuno ha spulciato i testi legali e se ne è uscito fuori con quelle leggi: immagino che sapesse benissimo che non fossero davvero applicabili, ma non gliene importava certo.
La mia domanda è molto semplice: chi sono i suoi consulenti? Perché io mi preoccuperei molto più di loro che di Trump…

Non possiamo sfuggire alle IA

È notizia di ieri: Pavel Durov ha fatto un accordo con xAI, la società di sviluppo di intelligenze artificiali di Elon Musk, per inserire Grok all’interno di Telegram. Questo segue l’AI Overview nelle ricerche di Google, con i suoi svarioni.

Io non sono contrario a priori a usare intelligenze artificiali: però voglio andare a cercarmele da solo e decidere se quello che dice può o no avere senso (sembra un paradosso, ma se per esempio le chiedo di rimettere in sesto un testo che ho scritto so bene cosa può andare bene e cosa no). Obbligarci quasi a usarle, o se volete essere più buoni incentivarci in maniera pesante, serve solo a obnubilarci: il che significa che gli input che diamo loro in pasto (e che servono ovviamente per addestrare le IA) saranno sempre più banali, con un circolo vizioso. Brutta storia, soprattutto tenuto conto che se per sbaglio Grok dà risposte troppo accurate Elonio ha sempre la possibilità di ritararlo secondo il suo pensiero.

Due formule matematiche

Oggi mi limito a mostrarvi due formule matematiche, la prima con una dimostrazione grafica e la seconda che dovete accettare in maniera fideistica (non ho mica voglia di fare i conti!)

il grafico di log x/x

Senza calcolatrice, sapreste dire se è più grande e^π oppure π^e? Il trucco, come mostrato da The Math Flow, consiste nel considerare la funzione $\frac{\ln(x)}{x}$. La sua derivata è $\frac{1-\ln(x)}{x^2}$, che si annulla solo per $x = e$. Prendendo i punti di ascissa $e$ e $\pi$ sul grafico della funzione, abbiamo pertanto che $\frac{1}{e} > \frac{\ln(\pi)}{\pi}$; moltiplicando per $\pi$, abbiamo $\frac{\pi}{e} > \ln(\pi)$; prendendo l’antilogaritmo otteniamo $e^{\pi/e} > \pi$; elevando infine alla potenza $e$ ricaviamo $e^pi > \pi^e$.

il lato di un ettadecagono regolare

Passiamo ora al primo grande risultato trovato da Gauss: la costruzione di un nuovo poligono regolare di riga e compasso, oltre a quelli già noti ai greci. Per la precisione Gauss ha trovato tutti i possibili poligoni costruibili, che hanno un numero di lati che una volta fattorizzato risulta essere una potenza di due per un prodotto di primi di Fermat. I primi di Fermat che conosciamo sono solo 3, 5, 17, 257 e 65537; triangolo e pentagono li conoscevamo, il 257-gono e il 65537-gono non sono disegnabili in pratica, e quindi resta l’eptadecagono. La formula presentata da Fermat’s Library è quella che dà il lato di un eptadecagono inscritto in un cerchio di raggio unitario:

$$\begin{align}
&\cos \left( \frac{2\pi}{17} \right) = \frac{-1+\sqrt{17}+\sqrt{34-2\sqrt{17}}}{16} + \\& + \frac{2\sqrt{17+3\sqrt{17}-\sqrt{34-2\sqrt{17}}-2\sqrt{34+2\sqrt{17}}}}{16}
\end{align}$$

Questo numero è chiaramente (…) costruibile con riga e compasso, perché si ottiene usando solo addizioni, moltiplicazioni ed estrazione di radice quadrata: ma vi voglio vedere ad ottenere una costruzione geometrica esplicita. Non ho idea di come Gauss sia arrivato a scoprire questa costruzione. Una cosa è però certa: Gauss è riuscito a trasformare un problema apparentemente geometrico in uno algebrico, e ha così mostrato come cambiare punto di vista può portare a risultati entusiasmanti!

Intelligenze artificiali sgrammaticate

"evitada"? Io non guardo praticamente mai il “riassunto AI” con cui ormai Google apre i risultati di una ricerca. Ma stavolta mi è capitato l’occhio sulla frase

“la combinazione “EE” è stata evitada per non confondersi con le targhe degli escursionisti esteri”

e mi sono chiesto come faccia un’IA a fare un errore di questo tipo… Per i curiosi, la chiave di ricerca che ho usato è stata (senza virgolette) «targhe automobilistiche italiane».

(PS: se io rileggessi i miei post mi accorgerei dei refusi anche lì: ma ovviamente non lo faccio mai…)

L’elemosina

Come in tante aziende, abbiamo la possibilità di ottenere un premio di risultato annuale, legato a come l’azienda è andata nell’anno precedente. La mia azienda va spesso male, quindi ci è capitato spesso di non aver preso nulla perché il risultato di esercizio era negativo. (Un anno lo era stato perché erano state messe a passivo alcune voci di bilancio senza relazione con il risultato reale; da quel momento il sindacato è stato molto più attento a cosa concordare.)

Nel 2024 l’azienda è andata un po’ meno male e si è almeno raggiunta la soglia minima per accedere al premio; ma non è andata così bene, e quindi anche se gli altri indicatori erano più che positivi ci siamo dovuti accontentare dell’83% del massimo teorico. Coi tempi che corrono è comunque grasso che cola. Però venerdì scorso il collega Pietro (l’amministratore delegato) ha scritto a tutti noi una mail dal testo molto lirico, nella quale diceva che nonostante le difficoltà dello spezzatino aziendale siamo stati tutti molto bravi a resistere e quindi ha sentenziato che ci avrebbe comunque dato il 100%. La differenza è intorno ai 150 euro (lordi, che pigliamo tutti se li convertiamo in welfare oppure hanno il 10% di trattenuta pensionistica e il 5% di tassazione separata se li vogliamo in busta).

Una storia che finisce bene? Manco per sogno. Abbiamo il contratto di settore che è scaduto da 29 mesi, e Asstel – la Confindustria del settore – non ha nessuna intenzione di fare una trattativa, anche perché le richieste della Triplice sono di avere 260 euro di aumento lordo mensile che non sono altro che l’equivalente dell’inflazione di questi ultimi anni, come da tabelle ufficiali statali. E chi è che blocca con più veemenza le trattative? Il collega Pietro, che tra l’altro sta per diventare il presidente di Asstel. (Prima c’era Massimo Sarmi, ma Fibercop in questo momento ha problemi di top management, con l’AD Luigi Ferraris che è stato gentilmente messo alla porta da KKR.)

Tra meno di un mese ci sarà il passaggio di consegne, e vedremo se il collega Pietro si è limitato a darci gli spiccioli oppure penserà a tutti noi delle aziende di TLC. Oggi sono a una riunione sindacale: la mia federazione non si occupa solo di telecomunicazioni e ci sono anche altri contratti che sono scaduti e per cui le trattative sono bloccate; ma immagino avrò qualche notizia in più anche sul nostro. Temo però che sarà completamente negativa.