Misteri informatici

Stamattina sono arrivato in ufficio, ho attaccato il mio PC alla docking station con rete e HDMI per il monitor esterno, e il PC si piantava. Più precisamamente, explorer continuava a chiudersi e riaprirsi, e non vedevo le icone nella taskbar (oltre a non riuscire a fare nulla). Dopo un po’ di prove, ho scoperto che:
– il problema è con l’HDMI: sia che lo attacchi al PC che alla docking station non funzionava nulla
– il problema non è con il cavo: cambiando cavo la situazione è la stessa
– il problema non è con il monitor: un altro pc attaccato al mio monitor funziona
– il problema non è con il mio PC: se lo attacco a un altro monitor funziona. (considerando che non ho diritti di amministratore sul PC, la cosa mi risolleva perché non devo aprire un ticket)
Non ho proprio idea di cosa fare (a parte rubar… ehm, scambiare il mio monitor con un altro)

Aggiornamento (13:15) Ho scoperto il problema, ed è legato al display esteso che uso sempre. A questo punto l’ipotesi “driver rovinato” diventa la più probabile, ma come dicevo non posso cambiarlo io…

Aggiornamento (12 settembre) Niente, nemmeno il reset dei driver è servito…

Il problema di Brocard

4! + 1 = 5²; 5! + 1 = 11²; 7! + 1 = 71²Il fattoriale di 4 è 24; se gli sommiamo 1 otteniamo 25, che è il quadrato di 5. Il fattoriale di 5 è 120; sommandogli 1 otteniamo 121, che è il quadrato di 11. Il fattoriale di 7 è 5040; sommandogli 1 otteniamo 5041, che è il quadrato di 71. E poi? Basta, almeno per quanto ne sappiamo.

Il problema di Brocard è stato posto da Henri Brocard nel 1876, ed è stato riscoperto indipendentemente da altri matematici, tra cui Ramanujan. La congettura è che questi siano gli unici casi in cui il fattoriale di un numero sia un’unità inferiore a un quadrato perfetto: sono stati esclusi altri risultati fino a $10^{12}$, ma non si è nemmeno riusciti a dimostrare che il numero di soluzioni possibili sia finito. (La cosa sarebbe un corollario della congettura abc, ma la “dimostrazione” di Shinichi Mochizuki non è stata accettata dalla comunità matematica).

Del resto Brocard, anche se la sua carriera matematica è stata nel campo della geometria, è noto anche per un’altra sua congettura: se $p$ e $q$ sono due primi dispari consecutivi (nel senso che non ci sono altri primi tra di esso: per esempio 89 e 97 sono primi consecutivi) allora ci sono almeno quattro numeri primi tra $p^2$ e $q^2$. Il mio commento su queste proposizioni ricicla quanto Gauss scrisse a W. M. Olbers: «Confesso che il teorema di Fermat, come proposizione isolata ha davvero scarso interesse per me, poiché potrei facilmente formulare una gran quantità di tali proposizioni, che non si potrebbero né provare né confutare». (Ma secondo me Gauss rosicava…)

MATEMATICA – Lezione 31: La matematica dei calendari

copertina “Trenta dì conta settembre / con april, giugno e novembre: / di ventotto c’è febbraio / tutti gli altri ne hanno… ehm… un paio?” Qualche decennio fa alcuni miei amici fecero una partita a un gioco di ruolo dove il gamemaster aveva sbagliato a raccontare la filastrocca sulla lunghezza dei giorni e aveva creato un anno con parecchi mesi molto corti… Ma anche nel mondo reale le cose non sono sempre andate lisce. I Rudi Mathematici ci raccontano di come le misure temporali che ci appaiono ben formate ma in realtà non lo sono affatto ha fatto sì che prima i sacerdoti e poi i potenti chiedessero agli scienziati di “trovare la quadra”, con tutti gli annessi e connessi: scopriremo perché febbraio è più breve ma in una nazione per un anno c’è anche stato il 30 febbraio, che ogni tanto ci scappa un secondo in più, di come in Giappone i calendari dovevano essere mimetizzati causa monopolio di chi li definiva, e qual è il giorno del giudizio.
I miei giochi matematici stavolta hanno una soluzione un po’ più “brutta”, insomma bisogna fare un po’ più di fatica per arrivare alla soluzione: Sara Zucchini ci racconta invece di Maria Gaetana Agnesi, che avrebbe potuto essere la prima professoressa universitaria di matematica se non avesse deciso di prendere un’altra strada.

Rudi Mathematici, La matematica dei calendari, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.

Ma chi è che scrive il software per la sanità lombarda?

A inizio agosto Anna si è rotta la punta del malleolo. A fine agosto ha fatto la lastra di controllo, e oggi ho recuperato online il referto, con immagini delle lastre.

Il referto online è un file di 157.743 KB dal nome referto-immagini.pdf. No, non è un pdf ma uno zip, e già qui non capisco perché non possano spedirlo con l’estensione corretta, visto che nella pagina è indicato che verrà scaricato uno zip. Aprendolo, si trovano più di 270 mega di roba, tra cui una JRE apposita, oltre al programma per leggere i file DICOM ivi presenti con le lastre: tre file per cinque mega. Considerando che tanto il fruitore medio si bloccherà con il file pdf che non si può aprire e il fruitore un minimo sgamato deve lavorare su questi file, se io avessi dovuto fare una pagina per il download avrei messo i soli file dati e avrei aggiunto delle caselle “vuoi anche scaricare il software per leggere questi file (Windows/Mac/Linux)?” e “se non hai un Java Runtime Environment, usa questa versione molto più grande che ce l’ha all’interno” (anzi avrei fatto alla rovescia: messo per default la versione grande e aggiunta la casella “se hai già installato un JRE puoi usare questa versione ridotta”). Così almeno al giro dopo non devo scaricare altri 157 mega. E lasciamo perdere che https://www.microdicom.com/ ti permette di scaricare liberamente il viewer per uso non commerciale.

Qual è il problema con il settore IT della sanità lombarda?

Paralimpiadi

logo paralimpiadi Non ho seguito molto le paralimpiadi (a parte Guo Jincheng nel nuoto). Del resto, non ho nemmeno seguito molto le olimpiadi. Però mi è capitato di vedere i titoli dei giornali, non solo nostri ma anche la BBC, e c’è qualcosa che non mi torna. Non parlo della storia di Valentina Petrillo: mi pare che ci siano già stati abbastanza articoli in giro. Quello che invece ho notato è che ci sono parecchi atleti che hanno partecipato e vinto a svariate Paralimpiadi. Che vuol dire, in pratica? Direi che loro, nella evidente sfortuna, hanno almeno avuto la possibilità di allenarsi per decenni ad alto livello, cosa che purtroppo non possono fare in tanti. Mi chiedo insomma quanto le Paralimpiadi siano un modo per vedere i pochi e dimenticarsi dei tanti.

(logo paralimpico da Wikimedia Commons)

Ci sono giornalisti e giornalisti

L'IP che ha eliminato la data di morte di Schillaci Purtroppo pare che Totò Schillaci abbia avuto una recidiva del tumore al colon che l’aveva colpito. Purtroppo la mamma dei cretini è sempre incinta, e un utente anonimo oggi alle 15 aveva modificato la voce di Wikipedia sul protagonista di Italia 90, indicandone la morte. La falsa notizia è stata tolta un paio d’ore dopo da un altro utente anonimo, non prima che Repubblica scrivesse ” Addirittura il profilo di Wikipedia, come spesso accade, aveva proposto un aggiornamento di pessimo gusto annunciando la scomparsa nel 59enne proprio in data 8 settembre 2024.” (sì, la frase non ha senso: se il vandalo ha scritto oggi e l’articolo è di oggi, specificare la data non serve a nulla).

L’utente che ha inserito la morte di Schillaci è un siciliano non meglio identificabile, almeno con le informazioni pubbliche che io come tutti voi ho a disposizione. Invece si sa qualcosa di più dell’utente che ha tolto la data di morte, come potete vedere dall’immagine: si connetteva dalla sottorete pubblica del Messaggero, e presumibilmente è un giornalista. Per quel poco che può valere, voglio ringraziarlo pubblicamente.

Quizzino della domenica: tennis non transitivo

In azienda da me è appena finito l’annuale torneo di tennis, e mi hanno cooptato per stilare la classifica finale. A differenza dei tornei ufficiali, da noi per far giocare tutti a lungo hanno fatto un girone all’italiana (di sola andata, naturalmente). Guardando i tabellini, ho notato che tutti i partecipanti hanno vinto almeno una partita, al che ho commentato “Ma allora ci sono tre giocatori A, B, C dove A ha battuto B, B ha battuto C e C ha battuto A!” Come mai ne sono certo?

racchette e palla da tennis

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p712.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema dalle Irish Mathematical Olympiads, via Futility Closet; immagine da SVG Silh)

Information Theory, Inference and Learning Algorithms (ebook)

copertinaQuesto libro è piuttosto strano per come mischia argomenti di solito ben separati. Io l’ho preso per la parte di teoria dell’informazione (vista in parte con un approccio bayesiano), ma si trovano temi come l’inferenza bayesiana per l’appunto, temi fisici come il modello di Ising, reti neurali… il tutto con una visione per l’appunto direi quasi olistica, il che permette di capire meglio come funzionano le cose (oltre che capire perché il mantra “bisogna che le parole in codice siano tutte massimamente separate tra loro” non è necessariamente la scelta migliore da fare: tanti i teoremi di Shannon su un canale rumoroso non danno mai il 100% di corretta decodifica, e allora tanto vale lasciare qualche possibile errore se si può correggere meglio il resto)
Altra cosa bella di questo libro è che è possibile scaricarlo (ma non è permesso stamparlo: non che io stamperei 640 pagine di testo) dal sito dell’autore, www.inference.org.uk/mackay/itila/book.html .

(David J. C. MacKay, Information Theory, Inference and Learning Algorithms, Cambridge University Press 2003, pag. 640, ISBN 9780521642989)
Voto: 5/5