referrer di stagione

Con quasi tremilacinquecento notiziole, è facile che un motore di ricerca faccia arrivare un malcapitato da queste parti, nonostante alcuni accorgimenti che ho adottato, come il non indicizzare gli archivi mensili e di categoria (per chi non fosse esperto: più lungo è un file, più è facile che tutte le parole di una ricerca siano presenti in esso, anche se in posizioni lontane. Quindi il risultato è fasullo, e a me non interessa avere quel tipo di traffico).
Vedere le richieste strane è uno sport abbastanza usuale tra i blogghers: stavolta però volevo parlare delle ricerche più ripetute, anche se con parole diverse. In questo momento la Birmania la fa da padrona (no, non so nulla di più di quello che c’è sui giornali). Ma è chiaro che siamo all’inizio della scuola, visto che tirano molto “cartina muta” (qua non ce ne sono, però), “prova del nove” (andate qua e saprete tutto), e le famose “parolacce latine” (pazientate, prima o poi le tradurrò). Ma in questi giorni anche “atti giudiziari” sta avendo un picco inaspettato: ho come il sospetto che ne sia stata inviata un’ondata.
In pratica, le ricerche sono una panoramica sul mondo: chi l’avrebbe mai detto?

come scegliere i testimonial

La mattina non era nemmeno iniziata male, prima di leggere PaulTheWineGuy. Quel bastardo mi ha infatti reso edotto dell’esistenza di In Campus, vale a dire “campus privati universitari”. In pratica, pagando immagino il giusto, ti mettono in una classe da 12-15 persone seguiti da un tutor per cercare di farti laureare in tempo. Naturalmente, visto che se uno finisce in questi posti ci sono buone probabilità che non abbia tutta quella voglia di studiare, quelli di In Campus si affrettano a sottolineare che loro richiedono «la frequenza, quotidiana e obbligatoria, come negli istituti superiori» (il neretto è loro).
Onestamente riconosco che la cosa non sarebbe poi così interessante, se non fosse per un piccolo particolare. I nostri hanno scelto come testimonial Lui: Vittorio Umberto Antonio Maria Sgarbi, condannato per assenteismo. Mi chiedo se tra le “lezioni dell’università che vengono approfondite” siano presenti anche i corsi di umorismo.

Notiziola nascosta

Il bello di questa notiziola è che alla fine non la vedrà nessuno.
In pratica, la sto creando come entry di un blog di prova, che serve solo per costruire il template nuovo che assomigli al vecchio; quando il template sarà a posto, modificherò automagicamente la base dati per fare diventare questo post parte delle notiziole. Ma visto che sarà passato un bel po’ di tempo, non sarà nel feed, quindi non esisterà. Niente male, vero?

fate le analisi dell'aria!

La scorsa settimana mi chiedevo cosa ci fosse nell’aria per fare impazzire la gente, e qualcuno ha commentato “beh, con la settimana della moda è ovvio che ci sarà più cocaina del solito in giro”. Mi sa tanto che avesse ragione: stamattina, nonostante di solito il lunedì mattina sia una giornata relativamente tranquilla, per strada c’era un casino incredibile, e di nuovo con la gente assolutamente fuori di testa. L’unica spiegazione logica è che i livelli di coca non si siano ancora assestati…

Veri Lavoratori

Sleepers mi segnala questo articolo del Corsera, dove si parla del furto del pc portatile di Francis Ford Coppola (che evidentemente non aveva fatto backup), e si legge che il nostro si lamenta dicendo “Nel pc avevo milioni di ore di lavoro”.
Come nota Sleepers, anche ipotizzando anche di lavorare 24 ore al giorno, in un anno abbiamo in media 8766 ore; anche limitandoci a due milioni di ore, il tutto fa… 228 anni e rotti. Niente male come stakanovismo, vero?

Birmania

Non so a quanto servano questi appelli. Però questo ha un grosso vantaggio: non rompe le scatole a nessuno, senza contare che c’è un link alle notizie della BBC che potrebbe essere utile a qualcuno. Quindi ho deciso non solo di portarlo avanti, ma anche di tradurlo al volo in italiano, per il sollievo di molti connazionali :-). Voi fateci quello che volete. (via Odiamore)
—-
Nota: Questo è un nuovo sistema di protesta online che usa i blog per diffondere globalmente una petizione. Per partecipare, basta che tu aggiunga questo blog seguendo le istruzioni sottostanti.
Questo non è un tema di politica di parte, ma qualcosa che riguarda i diritti umani fondamentali e la democrazia. Per favore, dà il tuo aiuto per prevenire una tragedia umana in Birmania aggiungendo il tuo blog e chiedendo agli altri di fare la stessa cosa.
Facendo passare questo meme per la blogosfera, speriamo di poter generare una maggior consapevolezza e prevenire una grave tragedia. Come preoccupati cittadini del mondo, anche noi blogger possiamo fare qualcosa.
Come partecipare:
1. Copia tutto il post nel tuo blog, compreso questo numero: 1081081081234
2. Tra qualche giorno, potrai fare una ricerca su Google per il numero 1081081081234 e trovare tutti i blog che hanno partecipato a questa protesta e petizione. Nota: Google indicizza i blog a ritmi diversi, quindi potrebbe volerci un po’ più di tempo perché il tuo blog appaia nei risultati.
La situazione in Birmania e perché importa a tutti noi
In Birmania non c’è libertà di stampa e il governo ha iniziato a bloccare Internet e gli altri mezzi di comunicazione, ed è quindi difficile far uscire notizie. Singole persone sul posto hanno spedito giorno per giorno le loro cronache alla BBC, e le notizie sono strazianti. Vi incoraggio a leggere questi articoli per vedere da voi cosa sta realmente succedendo in Birmania. Per favore, includete questo link nei vostri post.
La situazione in Birmania è sempre più pericolosa. Centinaia di migliaia di persone disarmate che protestano pacificamente, compresi monaci e monache, stanno rischiando le loro vite marciando per la democrazia contro una dittatura militare impopolare ma bene armata che non si fermerà davanti a nulla per continuare il suo regime repressivo. Mentre i generali al potere e le loro famiglie stanno letteralmente grondando di oro e diamanti, le persone in Birmania sono impoverite, private dei fondamentali diritti umani, tagliate fuori dal resto del mondo, e sempre più sotto minacce di violenza.
Questa settimana i birmani si sono sollevati tutti insieme nelle più imponenti dimostrazioni pubbliche da decenni contro la giunta al governo, È una manifestazione stupefacente di coraggio, moralità e democrazia in azione. Ma anche se queste proteste sono pacifiche, i governanti militari hanno iniziato un violento giro di vite. Ci sono già state diverse vittime annunciate, e centinaia di persone ferite gravemente da soldati che picchiavano a sangue civili disarmati.
Le cifre reali di morti e feriti sono probabilmente molto più alte, ma le uniche notizie che abbiamo arrivano da persone che hanno furtivamente guardato le relazioni ufficiali. Sembra purtroppo che possa avvenire un bagno di sangue su vasta scala — e le vittime saranno per lo più donne, bambini, i vecchi e disarmati monaci e monache.
Contrariamente a quanto affermato dai governi birmano, cinese e russo, questo non è un banale tema di politica interna, ma un problema di importanza globale, che riguarda la comunità globale. Come cittadini preoccupati, non possiamo permettere che un qualunque governo ovunque nel mondo usi il suo esercito per attaccare e ammazzare cittadini disarmati che dimostrano in pace.
Ai nostri giorni moderni, la violenza contro civili disarmati non è accettabile, e se si permette che capiti senza serie conseguenze per gli esecutori si creerà un precedente perché la stessa cosa accada nuovamente altrove. Se vogliamo un mondo più pacifico, sta a ciascuno di noi avere una presa di posizione personale su questi temi fondamentali ovunque essi capitino.
Per favore, unitevi alla mia richiesta di rivolgersi al governo birmano per negoziare pacificamente con i suoi cittadini, e alla Cina per intervenire per prevenire ulteriori violenze. E per favore aiutate a far crescere l’attenzione sulla situazione che si sta evolvendo in Birmania, così che possiamo sperare di evitare un disastro umano su vasta scala.
—-
PS: chi preferisse può firmare l’appello di Amnesty International.