Quello citato qua non sono io, né lo conosco, né dovrebbe essere mio parente.
(per quanto ne so, oltre al mio ramo familiare che arriva da Due Carrare ci sono degli altri Codogno della zona di Piove di Sacco, che saranno quindici chilometri di distanza ma è tutto un altro mondo)
Giustizia (?) trionferà (??)
La notizia è di ieri: le elezioni comunali e circoscrizionali al comune di Messina sono state annullate, e quindi i cittadini dovranno tornare alle urne. La storia completa la trovate qua: in pratica, il Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo ha affermato che il Tar siculo non avrebbe dovuto bocciare la lista del Nuovo Psi e il suo candidato sindaco.
Vorrei fare notare due cose. Innanzitutto una banalità: le elezioni sono state fatte due anni fa (novembre 2005). Per quanti gradi di giudizio ci possano essere stati, è una durata inaccettabile. Come seconda cosa, il CGA non è entrato nel merito dell’ammissibilità o meno della lista: ha semplicemente affermato che il Tar non doveva immischiarsi. A questo punto uno si chiede cosa sarebbe successo se qualcuno dopo le elezioni avesse fatto e vinto il ricorso contro quella lista: immagino si sarebbero rifatte le elezioni. Ma allora tanto vale fare una legge che impedisca i ricorsi pre-elezioni, e almeno qualcosa si semplifica.
Infine, consiglierei di andare a vedere i risultati (del primo turno, ovvio), e chiedersi come le elezioni possano essere state inficiate…
ps: non cito per scelta Repubblica. Loro non hanno dato la notizia, ma hanno spiegato perché quella lista del Nuovo Psi era fasulla, ecc. ecc.: vero o falso, il CGA ha esplicitamente detto che non l’ha considerato, quindi sono andati fuori tema. Non che il Giornale non l’abbia buttata sulla politica, ma ha separato la notizia dai commenti.
ecchissenefrega
Il Corriere della Sera, quello che in teoria dovrebbe essere il quotidiano più prestigioso d’Italia, ci fa sapere le seguenti cose:
– che Silvio B. ha seguito le votazioni di ieri al Senato da casa sua (affaracci suoi, direi, ma passi. Ah, ovviamente in questo caso non è un assenteista, essendo lui un deputato)
– che gli hanno regalato un gatto persiano (mai più senza)
– che ha un topolino meccanico che ha chiamato Romano, “per far divertire i presenti”
– che dorme con lui (il gatto, non il topo meccanico)
Sto cominciando a pentirmi di avere usato adblock per eliminare tutte le pubblicità in flash dal sito del Corsera: rischio di avere tolto la parte più interessante delle pagine.
A Milano si risparmia sulla vernice!
Dopo due tentativi andati a male per pioggia, stamattina sono finalmente riusciti a disegnare le strisce per parcheggio qui in via Giacosa. Non che ne abbia capito molto l’utilità, considerando che sono bianche, quindi per sosta libera, e parallele alla strada: insomma – almeno a mio parere – seguono semplicemente il default. La cosa strana però è che le strisce non sono continue, ma tratteggiate. Letizia sta cercando di risparmiare?
Fiducia nel futuro
Sono andato a vedere su amazon.co.uk se fosse uscito in paperback un qualche libro di Pratchett (la risposta è sì, tra l’altro: credo che farò a breve un salto in Feltrinelli o alle Messaggerie per recuperarmi Wintersmith che diverrà il mio “libro da palestra”). Quello che però mi preoccupa è che un libro come Sourcery: The Illustrated Screenplay è già indicato come ordinabile, nonostante la data di pubblicazione prevista sia novembre 2008. Che poi la versione in paperback, stessa data di pubblicazione prevista, possa essere inviato “tra 8 e 12 giorni” mi fa immaginare che ci siano dei problemi nella base dati Amazon oppure che Bezos abbia finalmente recuperato una macchina del tempo.
_Il linguaggio della matematica_ (libro)
Divulgare la matematica non è affatto semplice. Il problema è trovare il giusto equilibrio tra la complessità intrinseca dei temi trattati, che richiedono tutto un armamentario di notazioni e tecnicalità anche solo per essere comprese, e la famosa massima “ogni formula matematica in un libro ne dimezza le vendite”. Devlin c’è riuscito in questo libro? (Keith Devlin, Il linguaggio della matematica [The Language of Mathematics], Bollati Boringhieri – Saggi Scienze 2002 [1998], pag. 398, € 35, ISBN 978-88-339-1420-6, trad. Laura Servidei) Non troppo, direi. Non so se il guaio sia dovuto al fatto che il libro è la revisione “per non scientificamente alfabetizzati” di un volume uscito per la collana legata a Scientific American; sicuramente il problema non è nella traduzione che è buona, anche se nelle bozze sono sfuggiti un paio di errori. Però mentre ci sono capitoli oggettivamente venuti fuori molto bene, quello sulla logica e soprattutto quello sulla probabilità, la parte sui gruppi e sulla topologia sono poco comprensibili se non si sa già di che si parla… il che è ancora peggio, perché la posizione filosofica di Devlin è che la matematica è lo studio delle strutture, e quei due capitoli dovrebbero esserne la quintessenza. Diciamo ad esempio che io avrei evitato di “spiegare” la dimostrazione dell’ultimo teorema di Fermat, perché tanto non aggiunge nulla a quella che oggi definiscono pomposamente “l’esperienza matematica”… E comunque alla fine, con la metrica di Minkovskij, le formule le ha messe :-)
lotte grammaticali
Leggo sul Corsera che il governatore del distretto federale di Brasilia ha decretato il divieto di usare il gerundio futuro – no, non preoccupatevi: in italiano non esiste, ma in portoghese sì – negli atti ufficiali. Motivo? dire qualcosa tipo “la staremo per avvisare”, traduzione più o meno italiana del gerundio futuro, è una presa per i fondelli: “la avviseremo” è più semplice ma soprattutto dovrebbe dare una maggiore certezza al povero cittadino.
Mah. Sono ragionevolmente certo che una decina d’anni fa Bassanini avesse proposto tra le varie semplificazioni anche quella del linguaggio burocratico: i risultati (non) li abbiamo visti. Non posso che augurare buona fortuna ai brasiliani!