sono in calo

Quest’anno non c’è stato il solito campionato Wutki Live ai Giochi Sforzeschi, anche perché non ci sono praticamente stati i Giochi Sforzeschi. Così Ennio Peres ha pensato di fare un IX Campionato Wutki Live (lampo), cui ho partecipato così per sport. Rispetto al quarto posto del 2004 e 2005 – l’anno scorso non c’ero – sono solo arrivato sesto, senza nemmeno barare: nel senso che ci avrei anche tentato, ma non sapevo come fare a trovare le parole giuste per il primo quiz, mentre per gli altri mi sono bastate le mie cellule cerebrali. A questo punto, come ha scritto Peres, non posso nemmeno usare il sistema di premi elboniano, comprarmi il trofeo che preferisco, e applicare una targhetta con la dicitura del titolo conquistato: sono solo un Wutki Semplice Live 2007 e credo che l’ultimo che abbia diritto di comprarsi una targa sia il quinto, l’Aggiunto Sostituto Aiutante Vice Grande Wutki Live 2007.

Alitalia

Pensate ai miracoli che fa il clima natalizio: Formigoni, Letizia Moratti, i leghisti e CGIL-CISL-UIL sono tutti d’accordo… perché il governo non avalli questa decisione “folle” e “inaccettabile” (lo dice Formigoni), di “un piano nel quale non si conosce il contenuto” (lo dice Epifani), perdendo uno scalo che fa il 70% dei voli internazionali (lo dice la Moratti).
Perché il pomo della discordia è Malpensa, quel bellissimo aeroporto da qualche parte ai margini della val Padana che, dopo non essere riuscito in tutti questi anni a diventare il secondo hub italiano, verrà (finalmente) ridimensionato. Che poi non si capisce nemmeno cosa cambi, visto che nell’intervista su Repubblica cartacea di ieri Mestizia Moratti, alla domanda “e se Alitalia finisse davvero in mani francesi?” risponde candida “tanto Alitalia è solo il quarto vettore per importanza a Malpensa”. L’unica cosa seria, anche se involontaria, è stata detta da StefanoGuglielmo Epifani: “C’è da chiedersi perché, se questa doveva essere scelta, si sono persi due anni buttando via soldi pubblici e impoverendo le prospettive della compagnia”. La domanda è verissima: in questi anni, l’unico anno in cui Alitalia non è stata in perdita è stato quando ha avuto non ricordo quanti miliardi di lire da KLM perché gli olandesi volevano togliersi via dall’alleanza: un po’ come la GM con Fiat, con la differenza che Marchionne poi quei soldi è riuscito a farli fruttare.
D’altra parte, Alitalia è una compagnia Rome-based: basta sentire la voce di un suo qualunque impiegato. Nulla di male, se non fosse che nessuno ha mai voluto spostarsi di sede su Malpensa – e anche qua li capisco perfettamente – e così quando dovevano andare là erano sempre in trasferta – e qui casca l’asino. Ad ogni buon conto, non credete a tutti quelli che stanno piangendo perché la clientela business del nord verrà penalizzata dall’acquisto di Alitalia da parte di Air France: non succederà assolutamente nulla, e si continuerà come adesso a prendere l’aereo per finire in un altro hub europeo e da lì partire. Quando volavo, ho sempre fatto così e sono sempre stato felice… tranne, lo ammetto, quando dovevo fare scalo al Charles De Gaulle. Ma tanto si può usare Amsterdam :-)

stavolta ci sono cascato io

Ho appena letto da Isabel un “paradosso” – che poi paradosso non è per nulla – sul consumo di benzina. In pratica, si risparmia più benzina cambiando una macchina che fa i 9 chilometri con un litro a una che ne fa 10, rispetto a cambiare un’ipotetica auto che fa 50 chilometri con un litro con un’ancora più ipotetica auto che ne fa 100. Non ci credete? Nemmeno io, prima di fare i conti. Però, pensiamo di dovere fare un viaggio di 1000 km e vediamo quanto consumiamo. La macchina da 9 Km/l ha bisogno di 111 litri e rotti di benzina, mentre quella da 10 Km/l si accontenta – si fa per dire – di 100 litri. Quindi abbiamo risparmiato poco più di 11 litri di benzina. All’auto da 50 Km/l serviranno 20 litri, e a quella da 100 Km/l ne basteranno 10; la differenza è di 10 litri. Quindi chi ha risparmiato (leggasi, speso di meno rispetto a prima, non speso di meno in assoluto) di più è stato il primo dei due.
Simpatico, vero? È più o meno lo stesso principio della velocità di cui non si può calcolare la media facendo la media aritmetica, ma in questo caso è forse ancora più spiazzante. Chi ha un macchinone ne tenga conto: non ha più scuse per prenderne una che consumi anche un poco di meno :-)

i ponti sotto la Stazione Centrale

Stamattina mi è capitato di vedere sull’edizione milanese del Corsera un articolo che lamentava la situazione vergognosa dei sottopassaggi che passano sotto i binari della Stazione Centrale, sottopassaggi che conosco bene visto che li faccio due volte al giorno per andare in ufficio. Ci sono cinque passaggi; due – viale Tonale e viale Brianza – sono molto usati perché ci passano in uno i filobus e nell’altro le auto che fanno la circonvallazione; confermo che gli altri tre, due dei quali sono poi quelli che uso io, fanno davvero schifo. Poi le lamentele raccolte dal giornalista a volte sono un po’ strane, come quelli a est della ferrovia che spiegano come per loro non c’è mai stata la divisione della ferrovia, e quindi immagino abbiano tutti dai cent’anni in su, e che fare (come faccio io) il sottopassaggio in bicicletta è da pazzi. No, forse su quest’ultimo punto hanno ragione.
Bisognerebbe metterci davvero mano: quest’estate, anche se il giornalista non se n’è accorto, hanno perlomeno rifatto l’impianto di illuminazione, ma non è certo sufficiente. Quello che proporrei io è in parte simile a quanto proposto nell’articolo, cioè rifare i marciapiedi e metterci dei paletti in modo che le auto non possano parcheggiarci sopra; non so se valga la pena di fare un impianto di aerazione, ma quello che mi piacerebbe davvero vedere è la consegna dei muri ai writer. Questo è uno dei classici posti dove un bel disegno sicuramente migliora la qualità del luogo, e insomma sarebbe una cosa win-win. Chissà se le Ferrovie, che è da anni che affermano di voler rifare tutta quella parte della stazione più o meno come Roma Termini ma al momento si sono limitate a fare fuori la maggior parte dei negozi sui lati della ferrovia, ci penseranno su!

attulazzare

Ieri Giuseppina mi ha inviato il testo di un phishing da “CartaSi_informa” (con l’underscore, sì):
Gentile Titolare,
E necessario di attulazzare i dati per il vostro account. Per questo dovete cliccare qui.
Proprio così: attulazzare. Indubbiamente batte senza colpo ferire la “Posta elettronica che mostra le nuove misure di securezza !” che mi è arrivato stamattina, che pure sembrava interessante visto il suo disclaimer finale che tra l’altro recitava Se non siete un destinatario autorizzato, restituisca prego il email noi ed allora cancellilo dal vostri calcolatore e posta-assistente.. Però c’è una differenza di base: quest’ultimo messaggio è stato evidentemente tradotto con un programma automatico, mentre “attulazzare” è un indubbio neologismo, che mostra come la nostra bella italiana lingua è viva e scalciante!
(tra l’altro, avevo qui vicino a me l’Hazon e ho verificato che to actualize in inglese significa “realizzare (un’idea, una speranza); ricostruire (un delitto), rappresentare realisticamente (un incidente)”. Chissà qual era il significato previsto dagli amici.

I propositi per l’anno vecchio

Oggi (alle 7:12, mi dicono fonti solitamente bene informate) c’è stato il solstizio d’inverno, il che significa che le giornate inizieranno ad allungarsi, anche se per una decina di giorni il sole sorgerà più tardi. È tutta una lunga storia che vi spiegherò un’altra volta, se ne avrete voglia.
Quello che invece voglio proporvi è lo sfruttare questo inizio per fare i Propositi Per L’Anno Vecchio. Tutti noi abbiamo sempre provato a fare i propositi per l’anno nuovo… propositi che generalmente si perdono quando va proprio bene dopo due o tre settimane. D’altra parte, un anno è lungo, lunghissimo: l’anno prossimo poi è pure bisestile, e ci cucchiamo un giorno in più. Perché allora non scegliersi degli obbiettivi più alla nostra portata? Da oggi alla fine dell’anno ci sono dieci giorni, che non sono così tanti: uno è più motivato ad arrivare alla fine, e magari poi scopre – un po’ come con gli abbonamenti di prova – se gli interessa oppure no proseguire la cosa. In caso contrario, potrà comunque sentirsi soddisfatto. Inutile dire che non conviene mettere tra i propositi quello di dimagrire, ma ci sono mille altre cose possibili, basta pensarci su un attimo. I più fortunati sono i cattolici, che possono anche risparmiare tre giorni e decidere di fare i propositi di Natale… magari evitando di finirli a santo Stefano come da proverbio. Siete pronti? vi sentite già più buoni?
(grazie a Gaia che, anche se non lo sa, mi ha dato l’idea)

Fai battute spiritose? sei un vero maschio

Non posso solo sparlare delle “notizie” “scientifiche” riportate dai quotidiani italiani. Ieri la BBC ha raccontato di uno studio di tal Professor Sam Shuster, nel quale il professore spiega che gli uomini fanno più battute delle donne e le battute che fanno sono più cattive; e afferma che la causa di questa differenza è nel diverso livello di testosterone.
Quale è stato il “procedimento scientifico” del professor Shuster? Se n’è andato in giro pedalando sul suo monociclo, e ha raccolto i commenti della gente che incontrava. A suo dire, gli uomini lo sfottevano, mentre le donne lo incoraggiavano.
Capisco che è sabato, siamo sotto Natale, e mi leggerete in pochi. Però vorrei davvero sapere dalle mie lettrici e dai miei lettori che ne pensate dell’idea di umorismo di questo professore.

Indagine sul Natale – Castorama Italia

Mi è appena arrivata una mail da tale “giannibienti@libero.it” (nessuna occorrenza su google, ma c’è un “giannibienti@inwind.it”) con questo titolo e il testo seguente:
Buongiorno,
l’Ufficio Studi e Ricerche di Castorama Italia sta conducendo un’indagine sul Natale.
Il questionario durerà solo pochi minuti.
La Sua preziosa collaborazione sarà per noi molto utile per migliorare i nostri servizi.
Per accedere al sondaggio e esprimere le sue opinioni clicchi sul Link sotto
riportato:
http://www.surveymonkey.com/s.aspx?sm=5ezAvry9QPToc5k58qpE9A_3d_3d
Se dovesse incontrare dei problemi di accesso al sito, per favore provi a copiare
e incollare il link nella riga dell'indirizzo del suo web browser/programma di navigazione in rete. Per favore si assicuri che sia su una sola linea e senza
spazi.
La preghiamo di compilare il sondaggio al piu' presto possibile entro qualche
giorno.
Le sue risposte saranno trattate in modo anonimo e in accordo con
la legge sulla privacy.
Cordiali saluti,
Ufficio Studi e Ricerche
CASTORAMA ITALIA
Segue la solita palla sulla privacy (palla nel senso che non ci crede nessuno) e un link per l’opt-out,
http://www.surveymonkey.com/optout.aspx?sm=5ezAvry9QPToc5k58qpE9A_3d_3d
.
Ora, surveymonkey.com è sì un sito che almeno così ad occhio permette appunto di fare sondaggi e io sarò paranoico, ma non è che la cosa mi piaccia più di tanto, soprattutto perché ha una quantità di JavaScript assolutamente eccessiva, così come troppi campi hidden nel form. Aggiungiamo poi che non c’è nessun link a Castorama né si trova in rete il fantomatico “Ufficio Studi e Ricerche”: il risultato finale è che nella migliore delle ipotesi questo è uno spam senza se e senza ma, e nella peggiore un bel troiano. Guardate voi se anche sotto Natale bisogna rovinarsi così.