depressione

Secondo i ricercatori dell’università inglese di Warwick e dell’americano Dartmouth College (come riportato dalla BBC), l’età in cui la depressione insorge con maggiore probabilità è 44 anni. Quiz: quanti anni ho?

BeatlesTube

Beh, non c’è molto da aggiungere. A www.beatlestube.net potete trovare i link a tutti i videoclip beatlesiani presenti su YouTube, il che di per sé mi parrebbe anche una idea simpatica… ma temo che anche la Apple Corp. la troverà simpatica, e la maggior parte dei video sparirà praticamente subito. Scaricat… ehm, date loro un’occhiata finché potete!

Una gita a … Crema

Ieri sera, in uno strano mio momento di attività, mi sono spostato di ben cinquanta chilometri per arrivare fino a Crema, ridente località lombarda in cui mi era capitato di trovarmi solo una volta, nel lontano 2001. Motivo? Andare al Caffè Letterario locale per sentire Aldo Spinelli che intervistava Stefano Bartezzaghi.
Per andare da Milano a Crema si fa la Paullese, cioè un grande punto interrogativo. In realtà, a parte che ero in ottima compagnia, non c’era nemmeno troppa coda, e siamo arrivati con una decina buona di minuti di anticipo rispetto all’orario teorico. Solo che a questo punto si poneva un problema: il posto dove si teneva l’incontro, Le cinéma, ha cambiato nome da un mese, e sta in una via che ha cambiato nome da un paio d’anni e che non è indicata in nessuna mappa online (chi mai voglia andarci, ad esempio per sentire il collettivo Wu Ming il 6 febbraio, cerchi via Giardino). Le istruzioni che Aldo mi aveva dato per telefono la mattina erano assolutamente generiche, quindi inutili: avevo così fatto una media pesata delle occorrenze di negozi su quella via e stabilito un punto dove parcheggiare. Lì vicino c’era anche un kebabbaro, dove ci siamo presi un panino e abbiamo tentato di chiede informazioni: peccato che il kebabbaro fosse in Italia da tre mesi e non sapesse nulla, nemmeno l’italiano: siamo a fatica riusciti a scoprire di trovarci in piazza Garibaldi. Ah: fino a tre mesi fa il negozio era una creperia, c’erano ancora tutte le scritte sulle pareti interne. Crema è davvero una città vivace, non c’è che dire! Ad ogni modo, contattato telefonicamente Aldo, abbiamo scoperto che effettivamente eravamo a duecento metri dal locale: ancora una vittoria del metodo sherluckiano (no, non è un refuso), mentre Franco e Laura sono stati mandati al “cinema di Crema” e hanno avuto qualche problema in più ad arrivare.
Il posto è molto carino, tra l’altro: sembra che sia appannaggio dei giovanissimi, ma ieri era giorno di chiusura, e quindi l’età media dei partecipanti si era alzata un po’. L’intervista – chiacchierata è stata molto piacevole, almeno per chi ama ascoltare una serie di aneddoti assolutamente deliziosi… e di curiosità di ogni tipo, come quando Aldo ha tirato fuori un rotolo di carta igienica con disegnati sopra schemi di parole crociate in modo che uno non abbia bisogno di portarsi al cesso una rivista: gli basterà giusto una penna. D’altra parte, il libro L’orizzonte verticale non è solamente una storia del cruciverba, ma in un certo senso una storia dell’ultimo secolo vista attraverso una griglia quadrettata con un po’ di caselle nere in mezzo. E in fin dei conti, come Bartezzaghi faceva notare, probabilmente è proprio quella la ragione del successo del cruciverba: lo schema sembra lo stesso, ma lo stile delle definizioni continua ad aggiornarsi.
Alla fine dell’intervista, seguita in prima fila come gli abbonati Rai, mi sono messo uno dei miei tanti cappellini – anzi in questo caso una maglietta – e mi sono fatto scattare una foto con Stefano per Wikinotizie; abbiamo fatto ancora due amabili chiacchiere prima di riprendere la macchina e tornare verso casa, usando il famoso algoritmo del matematico: fare esattamente la strada inversa dell’andata. Essendo però io anche informatico, la bug compatibility è una delle mie caratteristiche precipue: visto che all’andata all’ultima rotondona avevo preso l’uscita prima di quella giusta e mi ero prodotto in una manovra non esattamente secondo i dettami del codice della strada, al ritorno alla prima rotondona – sempre quella, lo stack non era stato toccato – ho preso l’uscita prima di quella giusta e mi sono prodotto in una manovra non esattamente secondo i dettami del codice della strada. Avete il diritto di affermare che sono un persona un po’ strana.

bah

Dopo tutto il cancan sulla galleria fotografica “Understanding Art for Geeks” presa dal Corsera che si era dimenticata di indicare l’autore, alla fine PaulTheWineGuy ha deciso di cancellarla tutta. Motivo? timore di potere essere citato a giudizio dalla Siae (che si sa sono sempre pronti su queste cose) per violazione dei diritti d’autore.
Come tanti altri, capisco ma non mi adeguo. Le immagini sono (erano) opere derivate, non possono essere prese per le opere originali, e hanno (avevano) la loro bella citazione dell’autore originale. Quello che io penso è che il modo migliore per perdere i nostri diritti è fare una marcia indietro timorosa.
Faccio quindi una proposta seria: se PTWG è d’accordo, le immagini le ospito io, dando loro ovviamente la corretta attribuzione. In pratica, mi accollo io ogni eventuale rischio. Tra l’altro, il mio sito non contiene alcun tipo di pubblicità, il che aiuta: e se facessero casini al mio provider italiano, non ho grossi problemi ad acquistare spazio disco altrove. Però io sono una persona di princìpi, e certe cose non le sopporto.

quanta acqua

Stefano “Free.9” Scardovi racconta del solito strafalcione aritmetico giornalistico. Come potete leggere da lui, l’italica stampa racconta di questa “piscina” (in realtà è una laguna artificiale) costruita in Cile, con un’area di 8 ettari, profonda fino a 35 metri e contenente 2.5 milioni di litri d’acqua. Stefano ha fatto la divisione e si è accorto che la profondità media della piscina sarebbe in realtà poco più di tre centimetri: forse nemmeno io annegherei lì dentro.
Occhei, il testo corretto sarebbe probabilmente stato “contenente 2.5 milioni di metri cubi d’acqua”, cioè un fattore 1000 in più che fa tornare i conti. Però io che sono un noto rompipalle sono andato a vedere il sito dell’azienda che ha costruito la piscina, e sopravvivendo a una schermata in Flash a tutto schermo ho scoperto che alla voce “Lagoon” loro scrivono The first lagoon, developed over a ten year period and built in Chile is over a kilometer in length, eight hectares in surface and holds 2.5 million liters of water. Insomma: l’italica stampa – o meglio l’agenzia da cui tutti avranno scopiazzato – ha tradotto letteralmente senza accendere prima il cervello, ma già gli originali autori non brillano per capacità aritmetiche…

giuvinott!

Di per sé, questo messaggio di phishing che mi è arrivato non è nulla di strano: il sedicente domandante mi scrive
“Ciao, vorrei sapere: 1- ? possibile acquistare l’oggetto fuori asta? e se s? a quale prezzo? 2- ? possibile pagare l’oggetto con ricarica su carta Postepay? Grazie per l’attenzione…Distinti Saluti.”
(si sa che le lettere accentate danno grossi problemi, soprattutto se di default parti da un alfabeto che non è quello latino). Per il resto, l’italiano è assolutamente corretto, e magari uno ci casca anche. C’è al limite una punta di interesse per un piemontese come me, che sorride a vedere che il nome del mittente è “giuvinott”, ma nulla più. La parte più interessante è però l’indirizzo del phisher, che copio qua nella sua bellezza geek (anche se diviso in due righe per non sballare il layout):
ftp://mysugndj.nightmail.ru:alinaa@ftp2.nightmail.ru/ cgi.ebay.it.ws.eBayISAPI.dll.ViewItem&item.asp
È di un server russo, e fin qua nulla di strano; ma è un indirizzo ftp con nome e password. Non tutti sanno che è possibile connettersi via web a un server – nel nostro caso ftp2.nightmail.ru – indicando esplicitamente nome utente – mysugndj.nightmail.ru – e password – alinaa. Dall’ufficio non posso usare ftp, ma se qualcuno vuole divertirsi a craccare il craccatore…
Aggiornamento: (15:45) il giuvinott si è allargato: mi ha spedito altri due phishing. I nuovi indirizzi sono
ftp://accedi2:alinaa@ftp.hotbox.ru /cgi.ebay.it.ws.eBayISAPI.dll.ViewItem&ampampitem.asp
ftp://accegidfh.nm%.ru:alinaa@ftp2.nm.ru /cgi.ebay.it.ws.eBayISAPI.dll.ViewItem&item.asp
Insomma, abbiamo capito che non vuole correre il rischio di dimenticarsi le password :-)
Aggiornamento 2: (1. febbraio) ogg l’amico è arrivato come
ftp://accedimys:alinaa@ftp.krovatka.su/cgi.ebay.it.ws.eBayISAPI.dll.ViewItem&item.asp. Bisogna dire che è un tipo costante.

Mah-na Mah-na

Diciamola tutta. C’è chi conosce il brano perché è stato usato tra le musichette di sottofondo di Benny Hill, ma la maggior parte della gente della mia generazione associa “Mah-na Mah-na” ai Muppet: per chi ha dei problemi di memoria, ecco il video su YouTube. Ricordo che quindici anni fa, nelle FAQ del newsgroup alt.fan.muppets, c’era la domanda “qual è lo sketch più famoso?” la risposta era appunto “mah-na mah-na”.
D’altra parte, Wikipedia spiega come il brano sia in realtà stato scritto da Piero Umiliani, misconosciuto autore di colonne sonore… il tutto per il film pornosoft italiano degli anni ’80 ’60 Svezia: inferno e paradiso. Invece che andare a verificare la pagina inglese di wikipedia, che mi avrebbe dato tutte le informazioni necessarie, avevo provato a cercare il film. Solo che è davvero una schifezza, non nel senso di “porno” (si vede più roba alle sette di sera in tv, ormai), ma proprio perché è una palla assurda. A un certo punto un paio di settimane fa mi sono messo ad ascoltarlo in sottofondo per scoprire il punto in cui c’era quel brano – per la cronaca, parte dal minuto 51:15 – e mi sono detto “adesso metto quel brano su YouTube”. Due giorni dopo scoprii che l’aveva fatto Antonio Sofi: per i curiosi il clip è qua (e il seguito è ). Grazie a Vito Vita ho potuto ascoltare il brano in versione originale, e devo dire che Jim Henson era un genio, per come si è accorto del potenziale della canzone.
Se siete arrivati fino a qua, vi meritate però il link definitivo a Piero Umiliani:
Suzukimaruti ha scritto infatti tutto quello che non sapevate di volere assolutamente sapere su di lui. Leggetelo e divertitevi.

vedo in voi piacevole l’interlocutore

Ugo mi ha spedito questa mail che ha ricevuto. Più che phishing mi sembra un tentativo di recuperare una cittadinanza italiana, e ammetto che non avevo voglia di scriverne molto, ma visto che Maxime ha chiesto lumi aggiungo due righe. Il testo è questo: ho solo sostituito le lettere accentate alle entità HTML à e simili.

Ciao, siete disturbato tramite la gestione dei luoghi delle conoscenze dell’Italia. Siete registrato su uno dei nostri luoghi. Noi il messaggio è arrivato oggi, desideri belli di quella questa ragazza per ottenere al corrente di voi. Ci è il relativo messaggio più basso:

I saluti lo sconosciuto, sono scritti da me voi dal grande paese della Russia, ho letto il vostro profilo e molto lo avete gradetto, vedo in voi piacevole l’interlocutore, io desidero ottenere più meglio al corrente di voi e scambiare le foto e non solo. Sarò molto felice se il nostro con voi rapporti non si arrestano su quello che comunicheremo soltanto su corrispondenza, I non contro il raduno di volontà voi.

Potete scrivere me su questo email: ekaterinazeka@gmail.com

Dirò un po’circa me:
I ragazza molto piacevole, socievole e allegra, molto gradico gli uomini sono maggiore me poiché sono più esperti i miei coevals.
A me di 27 anni, lo sviluppo 169, eyes il colore marrone, l’oscurità dei capelli, un peso di 54 chilogrammi, una costituzione di sport. Visito regolarmente la forma fisica il centro per sostenere la figura del figureIn e per gradire gli uomini.
Se siete self-assured e vi fidate di che può meritare la mia attenzione che scrive)) osserveremo che risulteranno …………)

Ekaterina.

Nel messaggio di Maxime l’unica differenza è l’email della fanciulla, ekaterina008@gmail.com, che mi fa pensare che qualcosa di più strano potrebbe in effetti esserci. Per il resto, è abbastanza chiaro che il messaggio è stato tradotto dall’inglese in italiano, ma sono anche ragionevolmente certo che sia stato prima tradotto dal russo all’inglese, e in questo caso probabilmente senza un sistema automatico. Quello che me lo fa dire è la struttura grammaticale “I ragazza”, o per la precisione “io ragazza”, che è una perfetta traslitterazione del russo Я девушкой (no, non so il russo, ho usato babelfish per scrivere questa frase. Però so che il verbo essere al presente non si usa).
A questo punto però devo dire che un po’ di curiosità mi è venuta. Questo messaggio è arrivato a qualcun altro? qualcuno magari ci ha anche risposto (possibilmente da una casella usa-e-getta)?