divisi non si vince, ma magari si pareggia

Ieri sono state presentate ufficialmente le liste per le prossime elezioni. Se uno sta a leggere i giornali (tranne Repubblica, che sta spudoratamente copiando le politiche berlusconiane di marketing cercando di convincere il suo elettorato che se ppo’ ffa’) si direbbe che comunque non c’è storia: la scelta di Uòlter Weltroni di correre da solo è suicida nel breve, e serve solo per una rifondazione del grande partito di centro (il piddì, se non ci siete arrivati) senza le pastoie della sinistra. Ma è davvero così?
Beh, alla Camera non ci saranno storie, ma al Senato potrebbero esserci delle sorprese per molti.
Il mese scorso Sandro Brusco, che potrei definire “un cervello emigrato”, ha pubblicato questa analisi del voto. È partito dall’ipotesi, assurda ma nemmeno troppo, che le percentuali di voto ai singoli partiti saranno le stesse del 2006. Bene, con queste ipotesi si scopre che PdL+Lega nel nuovo Senato avrebbero 154 seggi, che sommati ai 4 dell’UDC darebbero un totale di 158 al centrodestra contro i 156 del centrosinistra (124 a PD e alleati, 32 alla Sinistra Arcobaleno). Pallaro completerebbe il tutto.
Ma come, vi chiederete? A centrosinistra ci si divide e non cambia praticamente nulla? È il Porcellum, ragazzi. Al Senato il premio di maggioranza è su base regionale, e nelle regioni rosse il PD riesce lo stesso a mantenere la maggioranza relativa, guadagnando così gli stessi seggi di prima ma senza la sinistra, e quindi togliendo seggi alla destra. Certo, ci sono regioni come la Campania che cambieranno maggioranza, ma i vari effetti regionali si annullano quasi del tutto. Ma leggetevi tutto l’articolo di Sandro, e il suo aggiornamento della scorsa settimana sull'”effetto soglia” che non solo può far cambiare di parecchio i risultati, ma anche in modo assolutamente imprevisto. Tanto per darvi un’idea, se il PdL e la Lega non si fossero apparentati in Lombardia e in Veneto ma avessero corso autonomamente, le stesse proiezioni avrebbero dato al centro-destra sette seggi in più al Senato. Questo perché in quelle regioni il centro-destra unito supera di parecchio il 55% e quindi non ottiene premio di maggioranza, mentre diviso si cuccherebbe anche quello.
Due noticine mie: i giornali continuano a parlare del gap PD-PdL, cosa che almeno al Senato è assolutamente irrilevante come spero abbiate compreso. La seconda cosa è che mi sa che Uòlter sapesse fin dall’inizio di questo effetto del Porcellum, e sia stato apposta zitto perché non se ne accorgessero anche a destra. In fin dei conti, le liste civetta del Mattarellum, che anch’esse sfrtuttavano le magagne di una legge elettorale artatamente complicata, da chi sono state inventate? No, non dal Polo, che pure le sfruttò (sin troppo, tanto che non potè eleggere tredici deputati perché non ne aveva più a disposizione…) nel 2001. Le prime liste civetta apparvero nelle elezioni 1996, e furono del centro-sinistra. Non sono capaci a governare, però sono intelligenti :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-03-11 10:50

8 pensieri su “divisi non si vince, ma magari si pareggia

  1. paolo beneforti

    il mio conteggio dei seggi al Senato l’ho fatto pure io (postato ieri, ma i feed di splinder sono morti da una settimana), senza aver visto i dati che tu riporti; e il risultato, toh, è pressoché identico.
    non solo, ma il risultato generale del Senato (chi vince, insomma) è sicuro, inattaccabile (le regioni incerte sono solo 4 e pure piccole); anche se resta incerto se Berlusconi avrà la maggioranza assoluta.
    che veltroni abbia fatto una scelta suicida e che punti al 2013 è iopotesi che ho fatto appena annunciò la corsa solitaria; d’altra parte si può anche ipotizzare che walt punti ad avere la maggioranza relativa (ergo assoluta, come seggi) alla Camera. ma certo che suona improbabile.

  2. Domiziano Galia

    Che cazzo di sistema elettorale però. Tra un po’ e finisce che vince chi perde. Cioè, in realtà è già accaduto più di una volta (il maggioritario è un confronto relativo).
    Circa la scelta di Veltroni, del Partito Democratico in generale, a guardare non a questo turno elettorale ma al prossimo ci pensavo già nell’autunno 2006 per dire.
    E circa Repubblica, smisi di leggerla nel 2003 circa. Il costante livore contro Berlusconi mi causava angoscia.

  3. Yuri

    Beh, non è una novità che sta legge è proprio una porcata :)
    L’hanno fatta apposta a suo tempo per fare in modo che chi vinceva le elezioni si trovasse sostanzialmente nell’impossibilità di governare.
    Con la fretta che il signor B. & Co. avevano di andare al voto forse hanno fatto un po’ male i loro conti.

  4. ALG

    Sul senato penso lo sapesse anche la destra nonostante facciano ancora gli sbruffoni. Il punto è che Silvio spera di ripetere il miracolo di Prodi ricattando i senatori a vita che furono favorevoli a Prodi. Temo che si sbagli e che si becchi una situazione peggiore della precedente. E qui esce la scelta di uolter di correre da solo. Mica puoi fare una grosse koalition avendo tirato dentro anche la sinistra… Invece così, con i programmi molto simili potrebbe anche riuscirci, non fosse altro per portare a casa una nuova legge elettorale molto favorevole ai grandi partiti e poi tornare alle elezioni avendo intascato un fallimento di Berlusconi.
    Insomma, hai ragione, sono abbastanza capaci nella Sinistra.

  5. .mau.

    @ALG: Silvio probabilmente lo immagina, ma come ha scritto Sandro sarebbe già bastato non fare l’alleanza con la Lega in Lombardia e Veneto per avere una maggioranza stabile anche senza senatori a vita. Quindi ha dei consulenti che non capiscono niente della loro legge elettorale.

  6. ALG

    @.mau. :
    Lo so, avevo letto l’articolo di Sandro ma non sono sicurissimo che chi ha fatto i conti per il PDL sia proprio così stupido. Più probabilmente ritengo che la Lega volesse l’alleanza su tutte le liste in cui è presente (per motivi di visibilità immagino, ma è un discorso lungo, diciamo che con l’alleanza ottiene più visibilità e qualche senatore in più, cosa che non ritengo dispiaccia). Senza Lega alleata sarebbe stato un bel problema in altre regioni come Piemonte e Liguria come osservato anche da Sandro…
    Ovviamente sono illazioni!

  7. .mau.

    Non credo sia obbligatorio avere un solo simbolo e una sola affiliazione, ma dovrei riguardare il Porcellum. La Lega avrebbe potuto presentare due simboli distinti, uno in Lombardia e Veneto (da sola) e uno nelle altre regioni (in alleanza).

  8. ALG

    No, non hai capito cosa intendevo. Non faccio una questione di simboli ma di interessi di bottega. Comunque non sono così addentro alle cose per dare un parere definitivo!

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