Il mio calendario è diventato famoso

Il mio blog a tempo ha finalmente(?!) ricevuto il primo commento di spam. Inviato da “Oscar_pistorius_rich@hotmail.com” con testo “Oscar pistorius rich” punta a un sito cinese
sotto barerube.cn (il nome del dominio, come avrete immaginato, è oscar-pistorius); però il messaggio arriva da 68.81.131.121, che è un All-American IP.
La cosa più strana è che il sito (almeno visto sotto lynx) assomiglia a un blog vero e proprio, anche se in mezzo ai post ce n’è uno che assomiglia tanto a uno spam. Né ci sono cookies e altri strani troiani da scaricare… mistero.

Segni dell’estate

Ormai che le stagioni meteorologiche sono completamente casuali e che la natura, almeno in città, è già tanto che sopravvive, bisogna affidarsi a indicatori esterni per accorgersi che l’estate è alle porte.
Il metodo più affidabile è quello delle offerte estive per i telefoni cellulari, ma è ancora un po’ prestino; fortunatamente ieri si è materializzato il secondo metodo, nella forma di una telefonata di una callcentrista che voleva vendermi… un climatizzatore.
Bisogna riconoscere che in questo caso c’è un vantaggio competitivo rispetto ai callcentristi che ti vogliono vendere Sky o un nuovo gestore telefonico: puoi tranquillamente rispondere di avere già un climatizzatore, e ti lasciano in pace. Però ci deve essere un sistema più semplice per starsene tranquilli!

Chi la dura la vince?

Leggo dalla BBC che Neil Diamond è riuscito per la prima volta a raggiungere la vetta delle classifiche di vendita americane per gli album, al suo quarantaseiesimo tentativo in quarantadue anni. Per i più giovincelli di voi, il brano finale di Shrek, “I am a believer”, è stato composto da lui: magari adesso avete qualche idea in più.
Il dubbio però resta: quanto stanno calando le vendite dei dischi? Perché diciamocela tutta: il disco è stato comprato dai baby boomers, non credo proprio che un giovincello abbia eletto il cantante newyorkese a proprio idolo. D’altra parte, sono proprio le persone dai quarant’anni in su gli unici a mantenere l’industria discografica, anche se sempre di meno…

Sordomuti, Inc.

Credo che a molti di voi sia capitato di trovarsi in treno qualcuno che vi lasci un oggetto e un bigliettino, con su scritto che la persona che vi ha lasciato il biglietto è sordomuta, e se si vuole comprare l’oggettino. Tanto per fare un esempio, mi è successo sabato mentre tornavo da Torino.
Meno comune è trovarli nei ristoranti: eppure mi è capitato sia martedì sera dal RossoPomodoro di piazza Cantore (pizza da dimenticare e servizio da sparargli addosso, tra l’altro) che mercoledì a pranzo nella solita pizzeria cinese. E in entrambi i casi gli oggetti erano gli stessi: un accendino a forma di dadi che si illuminavano, e una penna immagino anch’essa luminosa.
Partendo dal principio – secondo me vero – che le persone in questione siano effettivamente sordomute, mi resta da capire chi è che la mente dietro questo commercio evidentemente gestito in maniera unitaria, e se la mente è la stessa che fornisce agli ambulanti oggetti da vendere uguali per tutti.

Etnie

In un editoriale su La Stampa Gian Enrico Rusconi si lamenta perché il sindaco di Novara ce l’ha contro le celebrazioni che si terranno nel 2011 per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia, proponendo invece una “Disunità”. Fin qua tutto bene. Però Rusconi si mette a ricordare la battaglia di Novara del 1849, che terminò con una pesante sconfitta la Prima Guerra d’Indipendenza, e afferma che «La battaglia perduta a Novara è stata un’umiliazione per l’idea dell’Italia unita e una festa per gli austriaci (croati e sloveni) e chissà forse per qualche lombardo austriacante.»
Mah, per quello che mi ricordo di lombardi austriacanti ce n’erano anche parecchi, ma passi. Quello che mi chiedo è perché croati e sloveni sarebbero dovuti essere felici della sconfitta piemontese. Nel 1849 l’impero austriaco non era nemmeno ancora austro-ungarico, e in quegli anni in Croazia c’è stata anche maretta. Le liti tra italiani e sloveni sono iniziate dopo la prima guerra mondiale, quelle con i croati durante la seconda; prima, i veneziani andavano contro i dalmati e non contro i croati. In pratica direi che a loro gliene dovrebbe essere importato assai poco, e nel caso sarebbero magari stati un po’ tristi perché non era stata data una spallata. A questo punto mi chiedo il perché di quella chiosa fuori tema e comunque sbagliata. C’era un numero minimo di cartelle da riempire?

È iniziato il Carnevale!

In perfetto orario, Proooof ha postato la prima edizione del Carnevale della Matematica. Per chi non avesse ancora capito di cosa si tratta, è un appuntamento mensile dove un volontario raccoglie i post di argomento matematico del mese che gli sono stati segnalati, presentandoli brevemente. L’idea è che in questo modo si possono conoscere nuovi blog e soprattutto nuova matematica (nel senso di “cose che non si sapevano, oppure modi nuovi di vedere le cose che si sapevano”).
Se andate a vedere i vari contributi, vi accorgerete che c’è proprio di tutto: ma non voglio rovinarvi la sorpresa. Vi annuncio invece che la seconda edizione ci sarà esattamente tra un mese, e sarà ospitata dal sottoscritto: ma ve lo ricorderò ancora in seguito, non preoccupatevi. Si cercano volontari per le prossime edizioni (tranne agosto: noi siamo italiani e il 14 agosto saremo tutti belli tranquilli a fare altro :-P )

La musica del vuoto (libro)

[copertina] Frank Wilczek sicuramente non è l’ultimo arrivato, visto che nel 2004 è stato uno degli assegnatari del Nobel per la fisica, per la teoria della “libertà asintotica nella cromodinamica quantistica”. Scopo di questo libro-chiacchierata (Frank Wilczek, La musica del vuoto, Di Renzo “I dialoghi – Scienza” 2007, pag. 89, €12, ISBN 9788883231643) dovrebbe appunto essere la spiegazione in termini relativamente comprensibili di questa teoria, che spiega l’impossibilità di vedere un quark isolato e unifica la gravità con le altre forze fondamentali (elettromagnetismo e interazione forte e debole). Purtroppo il libro mi è sembrato un po’ confuso, e in pratica richiede conoscenze di base non affatto banali per riuscire a seguirlo; un po’ un controsenso, dato lo scopo professato dalla collana (cito: “l’autore che, stimolato dalle nostre domande […] sviluppa chiaramente la materia oggetto della sua ricerca”). L’altra cosa che non mi è piaciuta molto è il modo in cui Wilczek ha una fiducia assoluta nella sua teoria della libertà asintotica che è un po’ l’equivalente di creare un modello di dinosauro partendo da un frammento di un osso trovato a migliaia di chilometri dall’habitat presunto del dinosauro.
Direi che la parte più “amarcord” del libro bilancia almeno in parte questi difetti, e lo rende una lettura interessante anche per chi ha paura non solo delle formule ma anche del concetto stesso di “spiegazione scientifica”.

Ancora su Travaglio e Schifani

Dopo l’annunciata querela da parte di Schifani, e il successivo silenzio della Seconda Carica dello Stato, tocca anche segnalare l'”attacco da sinistra” portato a Travaglio da Giuseppe d’Avanzo. Per chi non avesse voglia di leggere tutto il pippone, il riassunto è che Travaglio vuole «persuadere un ascoltatore innocente che il presidente del Senato sia in odore di mafia.»
Interessante concetto. Io a dire il vero sono solo rimasto persuaso che trent’anni fa Schifani abbia avuto frequentazioni con persone che diciotto anni dopo sono state indagate per mafia, il che onestamente non significa nulla, a meno che non si riesca a dimostrare che Schifani sapesse già allora che quelli erano mafiosi. E quindi mi aspetterei semplicemente che la Seconda Carica dello Stato ribadisse “sì, ho fatto una società con loro, ma non avevano nulla di mafioso”. Se tra vent’anni diventerò Presidente del Senato, e mi rinfacceranno che nel 2012 Marco d’Itri sarà stato incriminato come rappresentante di spicco della famigerata Mafia del Ponente, io non avrò certo problemi ad ammettere la mia frequentazione con lui durante la fine degli anni ’90.
Occhei, io non sono un ascoltatore innocente, mi sa tanto. Ma io resto della mia idea che la gente non deve mettere all’ammasso il cervello e verificare le cose; e ad ogni modo, se tutti quelli che scrivono verità a metà dovessero essere querelati arriveremo davvero a bloccare l’italica giustizia. Vabbè, aspettiamo il processo :-)