Chesterton, almeno in Italia, è noto perché Renato Rascel interpretò i racconti di padre Brown, pretino cattolico (Chesterton si convertì dall’anglicanesimo e scrisse anche libri apologetici) che fa l’investigatore piuttosto a modo suo. Ma padre Brown non è l’unico investigatore creato dalla penna di Chesterton. In questo breve libro (Gilbert K. Chesterton, Il club dei mestieri stravaganti [The Club of Queer Trades], Guanda 1987, pag. 128, € 11.88, ISBN 978-88-7746-266-4, trad. Paola Mazzarelli) sono raccolti sei racconti investigativi. con protagonista Basil Grant, un ex giudice cacciato per pazzia conclamata. Basil è un omone, generalmente vestito di bianco; l’investigatore dilettante sarebbe suo fratello Rupert, ma in realtà è Basil che risolve i “casi”. Il punto è che tutti questi racconti sono delle prese in giro di Conan Doyle e del suo Sherlock Holmes. Cito da pagina 17: «Forse sono stupido… anzi, si sa che sono pazzo… ma io non ho mai potuto credere a quell’uomo… come si chiama? di quelle storie straordinarie… Sherlock Holmes. Ogni particolare indica qualche cosa, certo, ma in genere indica la cosa sbagliata.» Chesterton costruisce dei casi assolutamente assurdi, che fanno pensare a incredibili delitti e omicidi, per poi smontarli e farci vedere che non è successo nulla di illegale, ma abbiamo semplicemente incontrato qualche socio del club dei mestieri stravaganti, come l’attaccabottoni che una persona affitta per mandare incontro a uno scocciatore che non si vuole ricevere, l’agente immobiliare di case sugli alberi, o la persona che si presta a fare lo stupido avendo dato al suo cliente le battute da pronunciare perché sembri una persona brillante.
La prosa è piacevolissima e ben tradotta con quello stile ottocentesto (anche se “tennis sul prato” per “lawn tennis” me lo sarei risparmiato), e come bonus ci sono delle immagini della Londra postvittoriana che non si leggono certo nei suoi contemporanei. Una (purtroppo troppo breve) lettura consigliatissima!
pastiglie musicali
Movable Type, che mi ostino a usare (ho appena messo su la versione 4.12, speriamo funzioni un po’ meglio ché la 4.1 andava a spinta) non ti permette di accettare trackback solo interni, il che è una fregatura. Per chi fosse digiuno di informatica, i trackback sarebbero i collegamenti ai blog che ti citano. È ormai anni che all’atto pratico i trackback servono solo a inviare spam, e quindi sono in genere disabilitati: però ogni tanto lo riattacco, se devo mettere link a miei vecchi post. Il tutto sperando che i filtri antispam funzionino.
A quanto pare, il passaggio alla nuova versione di MT ha dato qualche problemuccio, e mi sono trovato quattro trackback di un sito che vende pastigline per maschietti. Il programma di spam deve essere fatto benino, perché gli indirizzi (fasulli) da cui risulta inviato sono tutti diversi, ma questo non è interessante. La cosa che mi ha colpito di più è stato il messaggio associato al primo di questi, per la pastiglina di nome “Sonata” (un sonnifero, che non avevo mai sentito nominare prima: vedete quante cose si imparano con un blog?) Il testo del messaggio infatti fa
Excerpt: Williams sonata 88 digital piano manual. Sonata flatware stainless.
Title: Williams sonata 88 piano owner manual.
Blog: Beethoven moonlight sonata.
Si vede la cultura degli spammer!
dove finisce la rumenta lombarda?
Oggi sulla Stampa cartacea, come corredo di un articolo sulla redistribuzione dei rifiuti campani, c’è una cartina che mostra regione per regione quante sono le discariche e quante tonnellate di immondizia ricevono. Si scopre così che in Lombardia ci sono 6 discariche, che ricevono 732000 tonnellate. Il numero delle discariche (in Italia ne abbiamo 340) non è molto importante, la quantità di rifiuti sì. In tutta Italia vengono prodotte 17 milioni e 225 mila tonnellate di spazzatura: la Lombardia, che ha il 15% della popolazione italiana, butta via il 5% dei rifiuti. Per fare un confronto, la Liguria ne produce di più, 759000 tonnellate (saranno i milanesi che nei weekend portano i sacchetti di rumenta al mare?) La tanto vituperata Campania supera le 800000 tonnellate, per non parlare di Puglia (1 milione 843 mila tonnellate), Sicilia (2 milioni 373 mila, escluse le persone sepolte nei piloni di cementi) e Lazio (2 milioni 694 mila tonnellate, probabilmente il Palazzo dà il suo bel colpo).
A parte le battute, sarebbe interessante sapere qualcosa di più a proposito di questa discrepanza. Non è detto che la risposta che viene subito in mente (“i lombardi mandano già da una vita la spazzatura in altre regioni) sia quella giusta: ad esempio, in Lombardia la raccolta differenziata dovrebbe essere maggiore che in altre regioni, riducendo la quantità di rifiuti non trattati, e gli inceneritori (pardon, “termovalorizzatori” abbassano ancora il totale. Mi resta comunque il dubbio, e mi piacerebbe trovare delle cifre un po’ più dettagliate… chissà se qualcuno le ha già scovate.
Bollettino medico (sanguigno)
Ho il colesterolo alto (227), per la prima volta da non so quanti anni la mia ferritina è riuscita almeno a salire al minimo previsto (30… se si pensa che il range è 30-400 e io in genere sono a 20), ma in compenso ho i globuli rossi piccini (volume medio 78,9 mentre il range previsto è 80-96) e l’ematocrito a picco (40,6: quando sento i dati dei ciclisti mi viene sempre da ridere). Se mi vedete un po’ più passé del solito, sappiate il perché.
(Diciamo che dato tutto questo il risultato è che mi bloccano le donazioni di sangue per sei mesi)
Cronaca Qui (quotidiano)
Del giornale Cronaca Qui, che per soli venti centesimi ti permetterebbe di avere un “vero quotidiano”, avevo solo visto le locandine all’esterno delle edicole, e posso garantire che non mi era venuto affatto voglia di investire una cifra così grande nell’acquisto di una copia. Però ieri mattina ero al San Raffaele a fare degli esami, c’era un espositore con un po’ di copie (seconda edizione: “dedicata a Milano, Monza e Lodi”!), e ho pensato che fosse un segno divino inviatomi perché ne recensissi una copia.
A proposito di segno divino, l’articolo di fondo è del diacono di rito greco-melchita Alessandro Meluzzi, quello che magari vi ricordavate essere uno psichiatra. In effetti, le pagine 2 e 3 raccontano dello scoop del giornale, con le sue croniste che si sono finte ragazzine per vedere tutti i pedofili che rispondono, compreso l’incontro con l’ingegnere cinquantenne siciliano salito apposta a Milano (video disponibile sul sito, scrivono); e pagina 5 ha l’articolone con titolo «Stuprate “dall’uomo perfetto”». (pagina 4 contiene una pubblicità, quindi non conta). Se non l’aveste ancora capito, Cronaca Qui è un quotidiano che vuole dare emozioni forti: niente tetteeculi, quanto una sensazione diffusa di violenza cittadina, soprattutto ad opera di extracomunitari. In effetti il numero di ieri non era il massimo da questo punto di vista, dato che i pedofili erano tutti assolutamente italiani e il massimo che sono riusciti a trovare è un articolo a pagina 10 dal titolo «Via Idro, liberata dagli zingari la cascina del Settecento». In realtà, l'”uomo perfetto” di pagina 4 è un marocchino, ma visto che le due ragazze sono una marocchina e l’altra slava la “minaccia straniera” non sarebbe stata sufficientemente forte.
L’altro punto di forza del quotidiano sta nelle notizie locali, ma locali davvero. Due titoli: «Pioltello: in arrivo un nuovo ufficio postale» e «Vimodrone: da luglio c’è un nuovo pediatra». Non saprei dire se la penultima pagina, il “Corriere della pera” (www.cdpera.it) sia giornaliera oppure no; vi anticipo subito che la “satira” fa quasi apprezzare il Forattini degli ultimi quindici anni.
Continuerò a non spendere i venti centesimi giornalieri, e mi sa anche che rimarrò con un dubbio. Il giornale afferma di essere all’anno LIX di pubblicazione. Dove lo si trovava nei suoi primi cinquant’anni di vita? Aveva un altro nome? Hanno riesumato le pubblicazioni di un quotidiano del secondo dopoguerra? Il dottorvespa™ potrebbe preparare un plastico?
Franza o Spagna, basta che se magna
I ripetuti inviti al dialogo da parte del presidente Napolitano e di Vuoto Weltroni a quanto pare hanno finalmente trovato un’importante eco. Il Senato tutto, all’unanimità, ha approvato una mozione presentata dell’ex ministro Paolo De Castro. Tale mozione, tenetevi stretti, «è un atto formale per impegnare il governo alla “salvaguardia e valorizzazione” della dieta mediterranea e a “proseguire con grande determinazione” le iniziative perché venga inserita nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco.» Ma c’è di più: non solo la mozione è bipartisan, ma addirittura supera gli angusti confini europei, visto che è «un’iniziativa congiunta di Italia, Spagna, Grecia e Marocco, all’insegna di “un’identità alimentare e culturale comune”.»
D’accordo che l’Unesco è già riuscito nel dubbio exploit di inserire tra i patrimoni (immateriali) dell’umanità lo Zecchino d’Oro, il che la dice lunga sull’utilità attuale dell’agenzia. Ma non vedo perché il Parlamento debba rendersi complice di queste ridicolaggini.
Giulio Tremontischioppa
Qualche giorno fa avevo scritto della differenza fondamentale di visione nelle scelte dei governi italiani degli ultimi quindici anni (o meglio, nelle scelte di Berlusconi e dei non-Berlusconi) per abbassare il deficit di bilancio. Secondo questo articolo di lavoce.info, però, non ho capito nulla. Infatti, a quanto parrebbe, l’unico punto veramente innovativo (e apprezzabile in modo bipartitico) di Giulio Tremonti è stato quello di indicare nel DPEF anche i punti in cui si intende operare per tenere a bada il deficit, invece che limitarsi a dichiarazioni di principio.
Peccato però che questi punti comprendano un aumento della pressione fiscale, una compressione delle spese per investimenti e non tocchino le spese correnti. Sul primo punto vedo sì una discontinuità, ma con le promesse elettorali del PdL, non con le manovre del precedente governo; il terzo punto è un leggero miglioramento rispetto alle ultime finanziarie dove anche la spesa corrente cresceva, mentre il taglio (tre miliardi, non saranno tantissimi ma sono sempre un segnale) degli investimenti fa a pugni con la retorica delle Grandi Opere che ci è stata propinata due legislature orsono.
Liberisti liberali e libertali tengano presente la cosa, prima di lamentarsi con me :-)
“assistenza eBay”
Di phishing riguardanti eBay ce ne sono molti: quello che ultimamente va più in voga è la domanda di un compratore, che più o meno educatamente ti dice che c’è qualcosa che non va e ti invita a rispondergli (sul sito del phisher, claro).
Da questo punto di vista è molto più rinfrescante l’ultimo esemplare: mi è arrivato da "eBay Assistenza clienti"<fondere@eay.it> – senza la b in eBay, esatto – che corrisponde all’IP 61.129.14.5, meao.net, registrato a Shangai quattro anni fa. Il testo però è con buona probabilità opera di russi: non solo perché il sito a cui si viene mandati è http://pages-help.by.ru/x.html, ma per il solito problema con le lettere accentate che probabilmente arrivano in cirillico e non appaiono sulla mia webmail se non come punti interrogativi. Il testo però merita:
Ti ringraziamo per il messaggio che hai inviato all'Assistenza clienti
di eBay.
L'indirizzo che hai usato non ? pi? in funzione e quindi non ? possibile
visualizzare il contenuto dell'email.
Per cortesia, inviaci nuovamente la tua domanda utilizzando il modulo
online Contatta l'Assistenza clienti che trovi alla pagina:
http://pages.ebay.it/help/contact_us/_base/index
Sì, con un minimo controllo di realtà potremmo accorgerci che se l’indirizzo usato non è in funzione (il che potrebbe anche essere vero) è un po’ strano che sappiano che era stato inviato all’Assistenza Clienti: però a una prima lettura il tutto regge, e non è cosa da poco visto il livello dei phishing che arrivano di solito.