Il Covid c’è ancora

Da una decina di giorni il Covid è stato declassato da pandemia a “semplice” epidemia. Questo significa per esempio che non ci dovrebbero più essere tamponi a prezzo calmierato e cose del genere, oltre alla fine dell’obbligo di portare la mascherina negli studi medici (ma resta nelle RSA, se non ho capito male). E ammetto che anch’io sto rilassandomi fin troppo.

Però il virus gira eccome: al Giro d’Italia ci sono già stati sei ritiri, anche se non obbligatori, causa Covid e ieri ha lasciato la corsa Remco Evenepoel, che pure domenica aveva vinto la crono sotto la pioggia. La cosa ha intristito un tifoso di ciclismo come me, perché Evenepoel era il grande favorito per la vittoria: questo però ci fa capire che da un lato il virus è più trattabile che tre anni fa, grazie soprattutto ai vaccini, ma che appunto non dovremo abbassare la guardia. (poi vabbè, i complottisti ci sono sempre).

3 pensieri su “Il Covid c’è ancora

  1. Silvia

    L’organizzazione del Giro ha anche immesso l’obbligo di mascherine nelle aree in cui i corridori possono entrare a contatto con altre persone.

  2. Gennaro

    Sia chiaro che i controlli non sono obbligatori ed i positivi possono continuare a correre. Tuttavia se la squadra fa controlli e trova positivi diventa difficile per il medico dare il via libera, viste le sue responsabilita’.

    1. .mau. Autore articolo

      credo dipenda molto dalla sintomalogia o meno. Al momento non credo ci sia quarantena nemmeno per i non ciclisti col covid.

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