Supponete di avere vinto l’incarico di creare un sito per un Evento (tanto per non fare nomi, Aperitò). Anche in questi momenti di crisi e ristrettezze gli sponsor avranno ben sganciato qualche soldino per farvi riempire le pagine. Ma di soli disegnini non vive il web: almeno un po’ di testo ci vuole. Che fare allora? Beh, la cosa è semplicissima, e la Potenza di Internet vi viene in soccorso. Si apre Google, si scrive “Storia dellAperitivo”, si trova un testo… e lo si copia pari pari, dimenticandosi casualmente di indicare il nome dell’autore, non sia mai che si debba dargli (in questo caso darle) parte dei sudati guadagni. Tanto chi volete che se ne accorga? Vabbè, qui c’è una schermata salvata a imperatura memoria, ma è chiaro che è stata Mitì Vigliero a usare la sua macchina del tempo e scopiazzare il testo predatandolo al 2007.
Ecco. Mi piacerebbe sapere che cosa pensino al riguardo gli sponsor di Aperitò: i promotori Comune di Torino e Torino Young City; i patrocinanti Regione Piemonte, Provincia di Torino, la UnionCamere Piemonte; e tutti gli sponsor e collaboratori vari. Non mi piacerebbe invece sapere che cosa ne pensi la SIAE, che pur dovrebbe tutelare la proprietà intellettuale: o meglio, so benissimo che ne pensa.
Aggiornamento: (15:45) grazie a Kiado ho scoperto che i “creativi” sono i perugini di Sedicieventi, che non sono affatto nuovi a queste scopiazzature: si veda per esempio l’incredibile somiglianza tra quanto loro scrivono sui pinoli e il testo di taccuinistorici.it.
Archivi autore: .mau.
Ferragosto e dintorni
Martedì 14 e stamattina sono andato in ufficio. Devo dire che, se nel pomeriggio un po’ di gente per strada c’è, la mattina è davvero poco milanese, con incroci assolutamente sgombri… e automobili che decidono di passare col rosso, “tanto non c’è nessuno” (una bicicletta è notoriamente invisibile).
Naturalmente c’è anche il rovescio della medaglia: sedicenti ciclisti che se ne vanno sul marciapiede e attraversano gli incroci quando è rosso ormai da una quindicina di secondi. Mi stupisco che non ci sia stato nessun incidente: è proprio vero che non c’è nessuno.
Giochino per Ferragosto: Flooded Village
Eccezionalmente, data la festività, vi lascio un link a un gioco, che trovate su Smart-Kit.
Il gioco è molto semplice: cliccando sulle opportune caselle potete far passare nel percorso l’acqua per far crescere le piante e far navigare i pirati, facendo attenzione che l’acqua non esondi sui villaggi.
Questo treno non ferma
Carnevale della Matematica #52: GOTO Mr Palomar
Domani è Ferragosto. Ma oggi è il 14 del mese, e quindi c’è il Carnevale della Matematica, stavolta ospitato (per la prima volta!) da Mister Palomar. Oltre alle riproduzioni delle opere di Teja Krasek e a un po’ di jazz :-), i contributi sono sempre numerosissimi e interessanti anche per chi non sopporta i miei sproloqui matematici!
La Benemerita rappresenta
La stazione dei carabinieri più vicina al paesino dove vive mia mamma è a 14 km di curve in discesa. Oggettivamente va ancora bene, visto che sarebbe potuta essere a fondovalle; però capisco che soprattutto per gli anziani potrebbe essere scomodo fare tutta quella strada. I carabinieri capiscono perfettamente la situazione, e così hanno pensato di andare loro sul posto, una volta la settimana, per permettere alla gente di parlare con loro: una bella iniziativa, che sposta l’attenzione verso la prevenzione invece della repressione.
Però io mi sono messo a leggere i cartelli appesi nelle varie bacheche per pubblicizzare l’iniziativa. Già sul punto 2, che recita «Con la presente si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.», io avrei delle rimostranze, da buon grammarnazi quale io sono: diciamo però che lo accetto come modo sin troppo formale di terminare un testo. Ma tenetevi stretti, e leggete il punto 1:
Si rappresenta alle SS.LL., che in relazione all’iniziativa intrapresa, ovvero al “Servizio di ascolto”, lo scrivente nei giorni sotto indicati si renderà disponibile per ascoltare i cittadini interessati ad esporre eventuali problematiche connesse alle competenze istituzionali:
(segue la tabella con le date, nel caso vi chiedeste come mai la frase termini con i due punti.)
Siamo sicuri che le SS.NN. riescano a comprendere cosa sia stato redatto dallo scrivente? È proprio necessario scrivere un testo in un burocratese di questo tipo? Lo so, non è certo stato fatto per cattiveria. Però quando mi capita di leggere queste cose io rimango sempre un po’ sconsolato.
Quizzino della domenica: Successione di vocali
Con che vocale prosegue la successione (infinita) il cui inizio è mostrato qui sotto?
O – O – E – E – O – E – I – ?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p047.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì.)
_Matematica al bar_ (libro)
Una cosa che probabilmente non è nota alla maggior parte della gente è che la matematica è un campo così vasto che due ricercatori in campi diversi hanno ben poco in comune, e hanno bisogno di spiegarsi a vicenda non solo i loro lavori, ma persino il formalismo che usano. La situazione non è così tragica come potrebbe sembrare a prima vista: in fin dei conti i due hanno la stessa forma mentis, e quindi la comunicazione può essere difficile ma non impossibile. In questo libro (Roberto Lucchetti e Giuseppe Rosolini, Matematica al bar – conversazioni su giochi, logica e altro, Franco Angeli 2012, pag. 162, € 19, ISBN 978-88-204-0284-6) abbiamo un logico e un teorico dei giochi che chiacchierano amabilmente al bar. Il luogo è importante: non dovendo né fare ricerca né insegnare, i due si possono in genere permettere un linguaggio meno preciso di quanto ci si potrebbe aspettare da loro, anche se c’è almeno un capitolo pieno di formule un po’ intimidatorie, tanto che in nota il duo consiglia di saltarlo se proprio non ce la si fa a seguirlo.
Il tutto funziona un po’ meglio nella seconda parte del libro, perché la teoria dei giochi che è l’argomento della prima parte è comunque più ostico; più semplice in effetti darsi alla filosofia del pensiero matematico, con considerazioni tra l’altro che non mi erano mai capitate su Gödel e Turing. Vale la pena insomma di leggerlo, e magari interrogarsi sul mistero di alcuni refusi, col segno di interpunzione spostato prima dell’ultima lettera della frase.
![[il treno non ferma]](https://i0.wp.com/xmau.com/notiziole/files/nonferma.png?w=625)