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matematto non praticante

Il segreto del nucleo (libro)

copertinaDopo una serie di libri scritti per Hoepli, Chinnici è passato a Codice per questo suo nuovo libro. (Sì, fa tanto calciomercato… Peccato che tranne che in rarissimi casi soldi non ne arrivino). In questo testo l’autore racconta gli sforzi durati più di un secolo per riuscire a trovare un modello funzionante a livello atomico prima e subatomico poi di come è composta la materia. Troverete ovviamente molti nomi e molte descrizioni di esperimenti: ma quello che ho trovato più interessante è la descrizione di quello che succede a livello di struttura atomica. In pratica abbiamo un bel bigino di fisica che mi ha permesso di capire meglio quello che avevo appiccicato all’università per passare gli esami: e scusate se è poco! Testo insomma consigliato per chi non è semplicemente interessato a una storiella ma vuole capirci qualcosa in più.

(Giorgio Chinnici, Il segreto del nucleo, Codice 2023, pag. 168, € 18, ISBN 9791254500514)
Voto: 4/5

Ma quanti sono a leggere?

Goodreads ci ha tenuto a farmi sapere che io sono nel top 25% dei lettori forti dell’anno, almeno secondo le statistiche sul loro sito. È tutto bellissimo.
Però le statistiche sono calcolate al 10 dicembre, quando avevo letto 59 libri. (Il mio target è 60, direi che ce la posso fare entro fine anno). Ovviamente non so quale sia la fascia sopra il “top 25%”, ma credo che il top 10% sia una buona stima. Questo significa che in Goodreads c’è almeno un 10% di persone che leggono più di cinque libri al mese. È vero che tra i miei amici Silvia mercoledì era arrivata a 397 e Annarella ben 609, ed è vero che ci sono stati anni in cui sono arrivato a 100 libri – quest’anno sono stato bloccato per varie cause. Però mi sembra davvero tanta gente…

Gli si sono incrociati i flussi

Ricordate la chiamata di dieci giorni fa? Stavolta Anna ha ricevuto una chiamata da un tizio, sedicente “di Enel”, che come da manuale del perfetto callcentrista dopo aver chiesto “È la signora Anna T.?” e aver ricevuto il solito “Chi la desidera?” è andato stolidamente avanti avvisandoci gentilmente che gli era stato segnalato un contratto scaduto. La cosa interessante è che alla domanda “Dove sarebbe intestato questo contratto?” la risposta è stata un mischione del nome della via di casa nostra qui e città al mare dove Anna ha ereditato casa e contratto.

Il tizio è stato molto insistente e direi parecchio stolido: una persona con qualche neurone funzionante in più alla risposta “Guardi che non credo proprio esista quella via in quella città” si sarebbe scusato e avrebbe chiuso la chiamata, mentre lui ha continuato a parlare spergiurando di essere di Enel. (“Vuole che non sappia dove lavoro?”) e alla domanda “Quale azienda del gruppo?” ha poi risposto “Enel energia” (almeno ne ha detta una sensata). A questo punto Anna si è stufata e ha estratto l’arma letale: “Mi passa il suo team leader?”. La chiamata è immediatamente caduta: a volte mi chiedo se non sia un problema del suo telefono che blocca la conversazione non appena registra la frase magica :-)

Della stolidità dei callcentristi ormai mi sono fatto una ragione. Mi resta però da capire come siano riusciti a mischiare via e città (e associarli al numero di telefono mobile, ovviamente)…

Aggiornamento (15 dicembre, 15:00) Stamattina a chiamare Anna sono stati quelli del “Servizio Elettrico Nazionale” (l’azienda Enel per le utenze sotto maggior tutela) che ovviamente diceva che Enel Energia le dava l’offerta migliore. Alla fatidica domanda c’è stato qualche secondo di attesa e la callcentrista ha poi detto che la team leader era al momento occupata e che l’avrebbe chiamata subito. Anna sta ancora aspettando.

Concerto di Natale (con me che canto)

A marzo non sono riuscito a cantare perché reduce da un’operazione chirurgica; stavolta spero di non avere nulla che osti al mio partecipare al Weihnachtskonzert della Chiesa Cristiana Protestante a Milano (via De Marchi angolo via Moscova, MM3 Turati).

Il programma non è molto ampio e per una volta è diverso dal solito, nel senso che non avremo Bach ma due cantate di Telemann, oltre a un brano musicale. Telemann è coetaneo di Bach e quindi puro barocco, ma si diverte molto più nelle partiture, oltre ad avere scritto più di J.S., cosa che credevo impossibile. Io mi sono divertito a studiarlo, spero che piacerà anche a voi!

La base fattoradicale (II)

permutazioni di quattro elementi come codice di Lehmer

La settimana scorsa abbiamo visto come si scrive la base fattoradicale. Un paio dei miei ventun lettori si è chiesto come mai si usa anche la posizione relativa a 0!, che tanto è sempre 0 e quindi non porta informazione. In effetti potete trovare anche la rappresentazione senza questa cifra; ma ho preferito lasciarla per poter ampliare il conto ai numeri frazionari. L’estensione ha comunque qualche problema, perché (-1)!, (-2)! e così via non sono definiti; quello che si fa in pratica è usare gli inversi dei fattoriali, 1/1, 1/2, 1/6, 1/24, …, 1/n!, …; chiaramente anche la prima cifra dopo la virgola è sempre zero, e quindi se avete proprio bisogno di spazio potete toglierla insieme alla cifra immediatamente a sinistra. Basta che avvisiate. Già che ci sono, aggiungo un’altra notazione: come potete immaginare, numeri molto grandi (o numeri frazionari molto lunghi) possono usare cifre maggiori di 10. Per evitare di inventare simboli, si possono usare i numeri in base 10 e separare le “cifre” con un “:”; pertanto 2441010! si può anche scrivere come 2:4:4:1:0:1:0!.

La conversione in base fattoradicale permette anche di numerare in ordine intelligente le permutazioni di n elementi. Qual è per esempio la 2023-ma permutazione di sette elementi? Scriviamo gli elementi come {0,1,2,3,4,5,6} e leggiamo da sinistra a destra 2441010!. La prima cifra è un 2; contiamo fino a due (partendo da zero, qui siamo informatici più che matematici) e tiriamo fuori il numero trovato, che è 2. I nostri elementi restano quindi {0,1,3,4,5,6}. Proseguiamo in questo modo: dalla nuova lista contiamo da 0 a 4, troviamo 5 e lasciamo {0,1,3,4,6}; poi prendiamo 6 e lasciamo {0,1,3,4}, prendiamo 1 e lasciamo {0,3,4}, prendiamo 0 e lasciamo {3,4}, prendiamo 4 e lasciamo {3} e infine prendiamo 3. (Visto che avere la posizione zero può servire?). Mettendo insieme i numeri otteniamo la permutazione {2,5,6,1,0,4,3). L’unicità della rappresentazione fattoradicale ci assicura che in questo modo troveremo tutte e sole le permutazioni possibili.

Un altro esempio di uso dei numeri fattoradicali (stavolta senza la cifra finale) è dato dai codici di Lehrer; come vedete nella pagina di Wikipedia relativa, questi codici tanto per cambiare codificano le permutazioni di n elementi, ma questa volta lo fanno per mezzo delle inversioni, cioè gli scambi di due elementi. Se date un’occhiata alla tabella, le colonne le r consistono proprio nei numeri fattoradicali scritti da destra a sinistra, e la somma delle “cifre” è proprio il numero di inversioni necessarie per partire dalla permutazione di base {1,2,3,4} per arrivare a quella voluta.

Evelyn Lamb afferma che questo può servire anche per il problema dei bagni chimici ai festival musicali britannici, come da video di Numberphile; a me non sembra, ma tant’è. Ad ogni modo, buon divertimento!

(figura di Tilman Piesk da Wikimedia Commons, CC-BY-SA 3.0)

Todos expertos (per Linkedin)!

"You’re part of an exclusive group of new experts"
Io LinkedIn lo uso ben poco. Posto le recensioni di libri, i quizzini della domenica, e ora anche i mercoledì matematici: una volta al mese o poco più può capitare che faccia un commento. Eppure venerdì scorso mi è arrivato un messaggio da “The LinkedIn Team” con questo testo:

You’re part of an exclusive group of new experts

Hi maurizio, we’re bringing together top experts to share their knowledge in an exciting new way: collaborative articles. Because of your expertise, we’ve selected you to be one of the early contributors.

Join in by adding an example from your experience, sharing a different opinion or expanding on an idea, contributing directly into the body of one of these articles:

How can you use mobile technology to improve project scheduling? [link]

What KPIs should you track to measure mobile payments success? [link]

Maria from The LinkedIn Team

Ho controllato. Il mio profilo LinkedIn dice «quadro at Telecom Italia – M.NSP.SS, divulgatore matematico, portavoce di Wikimedia Italia». Non avevo neppure verificato la mia mail lavorativa. Non che del resto saprei rispondere a quelle domande, se non con qualche supercazzola. Occhei, forse in qualche modo potrebbero avere scoperto che lavoro nel mobile, ma da qui a venire selezionato come esperto ce ne vuole. Detto in altri termini, voi vi fidereste di articoli collaborativi dove la gente è scelta così?

PS: Spulciando la mia home visto che tanto ero lì, ho scoperto che due giorni prima ero stato selezionato come uno dei pochi esperti invitati all’articolo collaborativo How can you balance workloads when automating IaaS? (articolo “Powered by AI and the LinkedIn community”). Ho capito, è tutta colpa delle AI)

Fine della pubblicità comportamentale in Europa?

logo edpb Ho finalmente trovato il motivo per cui Facebook e Instagram hanno introdotto l’abbonamento a pagamento. A fine ottobre l’European Data Protection Board aveva emesso una “decisione urgente vincolante” che imponeva a Meta di abbandonare l’uso della pubblicità comportamentale, quella che cioè guarda cosa hai visitato per suggerirti pubblicità che dovrebbe interessarti. La cosa interessante è che la procedura che ha portato (dopo sette mesi…) alla decisione d’urgenza. La cosa buffa è che invece la procedura è partita dal Garante norvegese! In effetti Islanda, Liechtenstein e Norvegia fanno parte dello Spazio Economico Europeo e su alcuni temi, come appunto la protezione dei consumatori, seguono le stesse regole dell’Unione Europea, e quindi l’EDPB ha al suo interno anche quelle tre nazioni (non la Svizzera che pure fa parte del SEE; non parliamo del Regno Unito che dopo Brexit ha deciso di proteggersi per conto suo). La procedura imponeva entro due settimane di fare qualcosa, e Meta l’ha fatto.

A questo punto resta però da capire se la scelta “sei libero di pagare e non avere nessuna pubblicità, quindi nemmeno quella comportamentale” farà o no partire un’altra procedura. A rigor di logica probabilmente la soluzione immaginata dall’EDPB era il dover far chiedere se uno vuole la pubblicità comportamentale, un po’ come fa per esempio Microsoft condendotela in maniera insinuante “se non la vuoi avrai lo stesso numero di annunci pubblicitari, ma probabilmente non ti interesseranno”. Diciamo che il prossimo futuro ci potrebbe dare nuove soddisfazioni!

Quizzino della domenica: Alhambra

In un settore chiuso al pubblico dell’Alhambra c’è una parete piastrellata con le tessere che vedete in figura. Il quadrato ha lato 7; i quarti di cerchio centrati sugli angoli hanno raggio 3, mentre i semicerchi centrati in mezzo ai lati hanno raggio 2. Qual è la differenza tra le aree colorate in arancione agli angoli e quelle colorate in azzurro vicino al centro dei lati?

la piastrella
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p673.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Mind Your Decisions.)