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matematto non praticante

tutto bloccato o memoria corta?

Oggi c’è uno sciopero di otto ore del trasporto ferroviario milanese. Chi non è di Milano probabilmente non sa che per tutti i sei mesi di Expo l’allora prefetto Tronca ha continuato a precettare gli autoferrotranvieri che volevano scioperare, per evitare disagi all’esposizione universale. Passata la festa, gabbato lo prefetto, che tanto ora è a Roma come commissario e immagino precettatore di autoferrotranvieri locali causa giubileo, ma questo è un altro problema.

Leggo su Repubblica il titolo “Milano, lo sciopero blocca tutto: raffica di soppressioni. Infuriati i pendolari: ‘Disagi inauditi'”, e raccontano di treni soppressi anche se viaggiavano nelle fasce protette. Io non conosco la percentuale di lavoratori che ha scioperato, ma essendo abituato a sentire gli annunci di treni soppressi per una qualunque ragione le rare volte in cui prendo il passante, e tenendo anche conto di questi sei mesi di pacchia con il 30% di corse in più rispetto all’orario standard sarei pronto a scommettere che lo sciopero avrà avuto un’adesione piuttosto alta ma non poi così diversa da quelli dell’anno scorso. Solo che la memoria di tutti (anche la mia…) è sempre corta.

Come si contesta una multa?

Un mesetto fa arrivò ad Anna una notifica dalla polizia di Bologna. Il mio pensiero è stato “avrò preso una multa a luglio, quando sono andato alla Pizzata Ufficiale Hofstadteriana e a un certo punto avrò fatto qualcosa che non andava”. Per una serie di motivi indipendenti dal sottoscritto, quella notifica sono andato a ritirarla solo oggi. Bene: l’automobile intestata ad Anna ha percorso una preferenziale. Il tutto alle 17:09 del 6 agosto. Peccato che il 6 agosto l’auto in questione fosse a Usseglio con me e i bimbi.

Ora l’unico modo per fare un ricorso a distanza sembra essere una raccomandata con ricevuta di ritorno. È possibile che non sia permesso usare una PEC, visto che alla fine me ne sono presa una?

Aggiornamento: Grazie a tutti i commentatori ho scoperto di aver letto male il verbale e che la multa l’ho effettivamente presa a luglio. Ergo, pago.

alla ricerca delle cose perdute

Stasera sono andato a prendere a scuola Jacopo e Cecilia. Mentre tornavamo a casa a un certo punto Jacopo mi fa “ho perso la sciarpa!” Ricordavo che se l’era indossata prima di uscire e ora indubbiamente non ce l’aveva. Visto che avevamo fatto già più di metà strada, ho deciso di portarli a casa e solo dopo ritornare a cercarla. Rifacendo la strada a ritroso, una cinquantina di metri prima del punto in cui Jacopo si era accorto di non avere più la sciarpa l’ho vista. Un’anima pia l’aveva raccolta e messa sul muretto di una casa.
Mentre ritornavo soddisfatto a casa mi è venuta in mente un’amichevole diatriba che ebbi con non mi ricordo più chi. Il mio punto di vista era che se qualcuno trova per terra un indumento evidentemente perso è meglio metterlo in un punto in alto, in modo che non si sporchi; quello del mio interlocutore era “no, perché chi cerca ciò che ha perso guarda per terra e non in alto; meglio lasciarlo su un lato ma per terra”. La mia curiosità è: voi siete sollevatori oppure terricoli?

Calamità naturali

calamitanaturale
La scorsa settimana Anna ha fatto un ordine su Amazon e l’ha fatto spedire in ufficio da me, “perché tanto c’è qualcuno tutto il giorno”. Sabato sera ha però trovato un messaggio di Amazon che segnalava come il corriere (SDA, un nome una garanzia) non aveva trovato nessuno. In effetti, quando poi siamo andati a vedere la cronologia dell’ordine, abbiamo notato che il corriere è passato di sabato mattina, quando la portineria della mia sede è chiusa. Ma come mai un corriere va a fare una consegna il sabato? Semplice: venerdì pomeriggio la consegna non è potuta avvenire “a causa del tempo o di calamità naturali”. Gradirei sapere cosa è successo venerdì pomeriggio tra Vimodrone e Milano, perché io non mi sono accorto di nulla… (e un altro corriere è tranquillamente arrivato, tra l’altro)

Quizzino della domenica: I 99 interruttori

Conoscete tutti il quizzino con i tre interruttori, vero? Anche stavolta vi trovate in una stanza con degli interruttori ciascuno dei quali accende una lampada che si trova in un’altra stanza piuttosto lontana: però le lampade da associare agli interruttori sono 99, e sono a led, quindi rimangono fredde (e comunque non si possono toccare, si può solo vedere se sono accese oppure spente). Immaginando di poter contrassegnare in qualche modo interruttori e lampade – non pretendo una memoria eidetica… – qual è il minimo numero di tragitti che dovete compiere per essere certi di assegnare correttamente ciascun interruttore alla lampada corrispondente?

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p184.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da New York Times – Wordplay

Bohemian Rhapsody “fatta a pezzi”

Sono tutti a fare le celebrazioni per i quarant’anni di Bohemian Rhapsody. Visto che un anno e mezzo fa avevo già postato alcune delle varianti che mi sono più piaciute (amo la versione dei Muppets), stavolta vi lascio il link ai video (versione lunga e breve) dove l’ottimo Galeazzo Frudua invece che fare i brani dei Beatles mostra tutte le melodie cantate dai Queen. È un casino, garantisco.

_La matematica e la realtà_ (libro)

9788843077113 Ultimo libro di Israel pubblicato mentre era in vita, in realtà questo testo (Giorgio Israel, La matematica e la realtà : Capire il mondo con i numeri, Carocci 2015, pag. 155, € 15, ISBN 9788843077113) è la terza riscrittura di un suo saggio, Modelli matematici, con solo qualche aggiunta. Diciamo che cambiare titolo non è una bella cosa. Premsso questo, veniamo al testo vero e proprio. Il primo capitolo, che è anche il più vecchio, è sicuramente il più pesante come esposizione, e non mi ricorda per nulla il polemista che amavo leggere: per fortuna gli altri capitoli sono più leggeri come stile. Peccato per la forma che è più per addetti a lavori che per il grande pubblico (ehm, parlare di grande pubblico per questi temi fa un po’ ridere…), perché il suo punto di vista, vale a dire il significato di un modello, è davvero interessante oltre che probabilmente corretto. Partendo da esempi reali e introducendo il passaggio dall’equazione esponenziale alla logistica per modellare certe dinamiche della realtà, Israel rovescia il paradigma di questi ultimi decenni, vale a dire l’irragionevole efficacia della matematica. Quello che noi facciamo è semplicemente cercare i modelli più semplici possibili e verificare se c’è un accordo con la realtà, che è molto più complessa e non potremmo mai racchiudere tutta in formule matematiche già con la meccanica, e non parliamo dei sistemi biologici. Proprio perché Israel questi temi li conosceva bene, le sue critiche sono molto più valide degli sproloqui di chi parla credendo di sapere tutto solo perché ha conoscenze umanistiche che a suo dire comprendono tutto e di più.

laboratorio Telecom

Come forse ricorderete, il ragionier Colaninno comprò Telecom Italia con i soldi di Telecom Italia (si fece prestare dalle banche per la sua Tecnost i soldi per l’Opa, e poi fuse Tecnost con Olivetti prima e Telecom poi).
Poi il dottor Marco Tronchetti Provera comprò Telecom Italia con i soldi di Telecom Italia: e già che c’era, dopo aver svenduto a Pirelli RE gli immobili Telecom, pensò bene di comprare la parte di Tim che gli mancava con i soldi di Tim, prima di sbolognare tutto a Telefónica.
Adesso abbiamo Xavier Niel che ha comprato il 15% dei diritti di voto Telecom senza avere un’azione in mano, ma limitandosi ad acquistare options e decidere tra il 2016 e il 2017 se sganciare davvero i soldi.
Poi vi stupite che vada tutto a rotoli.