Archivi autore: .mau.

Informazioni su .mau.

matematto non praticante

_Con l’Italia mai!_ (libro)

Con l'Italia mai! Alfio Caruso ha scritto molti saggi e molti romanzi. In questo caso (Alfio Caruso, Con l’Italia mai! : La storia mai raccontata dei mille del papa , Longanesi 2015, pag. 314, € 18,60, ISBN 9788830428218) racconta la storia della fine del potere temporale del papa visto dalla parte di Pio IX, quindi opponendosi alla tipica visione sabauda che i libri di storia italiani riportano. Le truppe papaline – a parte essere composte da cinque a diecimila effettivi, ma lasciamo la licenza poetica del titolo – erano sì un coacervo di nazionalità diverse, ma nella maggior parte dei casi si trattava di persone genuinamente convinte, e non mercenari: anche i loro comandanti erano di solito militari che avevano tatto carriera altrove e poi avevano scelto esplicitamente di passare sotto la bandiera bianca e gialla.
L’idea insomma era buona. Peccato che il libro sia infarcito di liste di nomi che non potranno mai essere null’altro che vuote parole, e soprattutto che almeno io non sono riuscito a capire dove volesse andare a parare. Non c’è un vero filo conduttore della storia, se non il trascorrere del tempo, e non mi pare che Caruso prenda le parti di qualcuno (al limite prende le parti contro i ministri postunitari…) Un’occasione sprecata, insomma.

Tutti i tipi di filosofia in una mappa

Su OpenCulture ho trovato la segnalazione di una mappa creata da Valentin Lageard e che mostra tutte le branche della filosofia, almeno fino ad oggi. Il mio unico problema, oltre al fatto che non conosco il 95% dei temi indicati, è che la versione zummabile della mappa mi ha piantato il PC, ma forse le vostre macchine sono più potenti :-)

Investitore intermedio

Ho testè compilato il questionario sulla mia “adeguatezza bancaria”, anche perché a quanto pare se non lo facevo la banca se ne sarebbe lavata le mani e non avrebbe verificato se quello che facevo era o no congruo con le mie conoscenze. Nonostante non stia facendo operazioni da una vita, il risultato è stato “livello di rischio intermedio”, il che significa che potrei prendere roba tipo ALTRE OBBLIGAZIONI
COMPLESSE IN EURO oppure POLIZZE UNIT LINKED A FONDI INTERNI (senza “opzioni”) senza che nessuno sollevi un sopracciglio.
Peccato che io non sappia affatto cosa siano tali prodotti. (Mi stupisce che i warrant siano messi negli investimenti a rischio elevato assieme agli hedge fund e alle vendite allo scoperto. Mi sa che la mia adeguatezza sia minore di quanto appaia, un po’ come gli oggetti sullo specchietto esterno di un’auto sono più vicini di quanto sembri)

Alex Schwazer

Non sono generalmente un complottista: devo dire però che nella storia di Alex Schwazer, o perlomeno di come la storia è stata raccontata dall’italica stampa, c’è parecchio che non mi torna.

Premessa: non troverei nulla di strano a scoprire che un atleta già squalificato per doping continui a prendere sostanze illecite, anche a insaputa del suo allenatore. Non so se ricordate la storia di Riccò. Né mi stupisce che vengano fatte nuove analisi su vecchi campioni ematici: le tecniche si affinano, e si possono scoprire sostanze che un tempo erano indistinguibili. Di nuovo, non so se ricordate Lance Armstrong. Dunque, di per sé i fatti accertati sono assolutamente plausibili. Quello che però trovo strano sono due cose. La prima: perché sono state fatte delle seconde analisi (cosa diversa dalle controanalisi, che si fanno quando il primo laboratorio trova delle positività) a distanza di pochissimi mesi, quando si può immaginare che non ci siano state modifiche nella procedura? La seconda: perché nessun giornale, almeno a mia conoscenza, ha pubblicato i dati complessivi della presenza di testosterone nel corso dei vari mesi? Se per esempio scoprissimo che i valori erano sempre ai limiti della soglia massima accettata, pur rimanendo sotto, potremmo dire che probabilmente Schwazer pigliava davvero qualcosa, e quella singola volta l’organismo ha reagito in maniera diversa dal solito, superando la soglia. Altrimenti quei valori restano sospetti, ma per la ragione opposta a quella indicata dalla IAAF.

Come dicevo, non sono un complottista e non credo né a una campagna contro Schwazer né a un tentativo di delegittimare Sandro Donati. Ma non riesco a togliermi dalla testa che la IAAF, dopo tutta la storia sul doping russo, dovesse disperatamente trovare qualcosa per dimostrare che non era di parte: chi meglio che un ex dopato poteva fare da capro espiatorio?

_Single Digits_ (libro)

9780691161143Non sono rari i libri che parlano delle proprietà dei numeri piccoli. Così su due piedi mi vengono in mente quelli di Hodges, Odifreddi e Stewart. In questo caso, però, (Marc Chamberland, Single Digits : In Praise of Small Numbers, Princeton University Press 2015, pag. 240, $26.95, ISBN 9780691161143) il livello matematico è decisamente più alto. Non è trascendentale, intendiamoci: una persona curiosa riesce a seguire i risultati che vengono presentati. Sicuramente, però, si parla spesso di temi a livello superiore rispetto alle nozioni imparate alle superiori e poi più o meno faticosamente conservate. Questo a mio parere è un importante vantaggio: si può avere finalmente un’idea di quante cose ci siano in matematica oltre a quelle che si è costretti a imparare a scuola. Le spiegazioni sono molto chiare, e le curiosità, molte delle quali mi erano sconosciute, mostrano come la matematica riservi sempre sorprese. In definitiva, un testo altamente consigliato, e che sarebbe bello venisse tradotto in italiano.

Federica Pellegrini

Come persona, mi sta sulle palle da una vita. Ma come atleta, massimo rispetto. L’importante è non mischiare i flussi.

Cicciottelli

Andrea Riffeser Monti, editore di QS (Quotidiano Sportivo) ha “sollevato dal suo incarico” (leggi, “licenziato in tronco”) il direttore Giuseppe Tassi. Per chi fosse stato su Marte in questi giorni, tutto nasce da un titolo nell’edizione dell’inserto sportivo de Il Resto del Carlino, che per raccontare del quarto posto della squadra olimpica femminile di tiro con l’arco ha intitolato “Il trio delle cicciottelle sfiora il miracolo olimpico”, suscitando la concorde indignazione dei social, indipendentemente dalla ciccia degli sportivi da divano.
Devo dire di non essere d’accordo con Luca Bottura, che argomenta dando la colpa della defenestrazione ai social. Certo è vero che se quel titolo fosse apparso su Libero o sul Fatto non sarebbe probabilmente successo nulla; ma la mia sensazione, corroborata anche dai tempi, è che la vera ragione siano le scuse pelose di Tassi, che aveva scritto «Mi scuso se quel titolo ha urtato la sensibilità di alcuni nostri lettori ma l’intento di partenza non era né derisorio né discriminante.» Insomma, “siete voi che sbagliate, non io”. Posso dire che non è stata la miglior mossa?

i compleanni in ritardo di Facebook

Una delle notifiche di stamani di Facebook aveva il seguente testo: «Yesterday was XY’s birthday. Want to send him belated birthday wishes?» (Ho oscurato il nome del non-festeggiato per ragioni di privacy)

Caro Zuckerberg, che te ne importa se io ho fatto o no gli auguri di compleanno a XY? E soprattutto perché dovrei farglieli in ritardo? Lo so, la domanda è retorica. Più io uso Facebook per interagire, più tu guadagni soldi. E fare gli auguri il giorno dopo permette di allungare ancora più la vita utile di un thread.

Il vero guaio è però un altro. Non solo ho fatto gli auguri a XY, ma li ho fatti via messaggio privato con Facebook stessa, dal sito. (Non con Messenger, che non ho attivato da nessuna parte). Quindi dovresti saperlo bene, che io ieri ho interagito con XY. Non sei nemmeno capace a fare questi controlli?