Se ricordate, non avevo recensito così bene Comic Submarine. Questo non significa che non volessi bene a Cavezzali come fumettista: anzi era proprio per quello che pensavo che avrebbe potuto fare di meglio, tipo quando aveva disegnato la biografia di Vasco. Purtroppo anche lui ci ha lasciato.
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Non disturbate il Cognato
Il mio pensiero su Natangelo come vignettista è ambivalente. Ci sono delle sue tavole che trovo insulse e altre tavole che mi hanno fatto sganasciare. Vabbè, diciamo che statisticamente non siamo né paralleli né ortogonali: ci sta.
Qualche settimana fa Natangelo ha pubblicato una vignetta che dal mio punto di vista era piuttosto scialba e scontata (molto meglio la “vignetta riparatoria”, dal punto di vista umoristico). Solo che la vignetta era contro le dichiarazioni del ministro Francesco Lollobrigida e rappresentava a letto (con un nero) la moglie del suddetto Lollobrigida, che ho scoperto essere la sorella del Presidente del Consiglio. Sì, non sono molto addentro in queste cose. Il Presidente del Consiglio si è offesa per l’attacco a sua sorella, “Una persona che non ricopre incarichi pubblici” (in effetti è solo capo della segreteria politica di una consigliera regionale del Lazio, oltre che difendere pubblicamente a spada tratta la sorella).
A quanto pare l’ira funesta non si è fermata lì: Natangelo è stato convocato dal Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, che evidentemente ha fatto suo il motto “un disegno vale mille parole” vista la solerzia con cui si è attivato.
Vedremo che succede: per il momento il Cognato non è pervenuto, immagino perché troppo impegnato a contrastare la sostituzione etnica.
PS: sì, dovrei dire “il Cognato 2.0”, ma chi si ricorda più di Pillitteri?
Sessantenne un po’ rovinato
La scorsa settimana ho compiuto 60 anni. Ho ricevuto un certo numero di messaggi e telefonate di auguri, da due giorni prima della data fatidica fino a ieri: mi sembrano un po’ meno del solito, il che non è così strano visto che la mia data di nascita è pubblica, si trova sul mio sito, ma non su Facebook :-)
Detto ciò, mentre per i 50 anni avevo fatto una festa invitando i miei amici più cari da mezza Italia, quest’anno ho scientemente deciso di non fare nulla. Può darsi che i problemi di salute che ho avuto quest’anno abbiano dato una mano, ma mentre dieci anni fa mi sentivo giovane e in forma ora mi pare di essermi consumato, e soprattutto di non volere fare più nulla che non mi porti qualche cosa di positivo. Cose da fare ne ho ancora tante, ma forse è meglio evitare di aggiungerne altre. E anche una festa può diventare stancante :-(
Cetirizina e levocetirizina

Cetirizina, da https://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Cetirizine-ball-and-stick.png
Chimica organica al liceo l’ho dimenticata tutta, ma fino ad arrivare a capire che la levocetirizina è l’isomero levogiro della cetirizina, insomma la molecola allo specchio. Quello che non sapevo era la differenza pratica: guglando, ho scoperto che la levo- costa di più ma è più efficace; all’atto pratico non significa nulla, perché la pastiglia di cetirizina ha un dosaggio doppio (10 mg anziché 5) e la confezione del generico costa lo stesso (3,60 euro)…
scadenze non allineate
Mi è appena arrivata la nuova tessera sanitaria (per fortuna col chip, probabilmente l’approvigionamento è tornato sufficiente.
La cosa strana – almeno per un ossessivo compulsivo come me – è però che mentre carta d’identità e patente ora scadono il giorno del compleanno la tessera sanitaria scade in un giorno qualsiasi. È vero che a differenza delle altre due tessere in questo caso non dobbiamo fare nulla e ci arriva a casa: però io trovo comunque la cosa un po’ disturbante :-)
Quizzino della domenica: autoseparazione
Riuscite a costruire una successione infinita composta da numeri da 1 a k, per un certo k, tale che due numeri i abbiano almeno i altri numeri tra di loro? In altre parole, gli 1 devono essere separati da almeno un numero (e quindi non ci possono essere due 1 consecutivi), i 2 da almeno due numeri (e quindi …212… non funziona) e cosi via.
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p642.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Dai Problem of the Week di Stan Wagon.)
La scala musicale (libro)
La storia di come si è arrivati alla scala musicale occidentale attuale mi era già nota, almeno da un punto di vista storico e matematico. Qui però Fabio Bellissima sceglie un approccio diverso che mi mancava: quello filosofico. Non avrei mai pensato che certe scelte fatte in passato non fossero tanto dettate da considerazioni musicali – anche perché diciamocelo: io sono così abituato al temperamento equabile che usiamo tutti i giorni che una volta che mi capitò di sentire musica barocca con un clavicembalo temperato inequabile mi sono immediatamente accorto che c’era qualcosa di strano – quanto appunto da considerazioni filosofiche. In pratica, il problema che non si riesce a chiudere un’ottava per mezzo di quinte può essere affrontato scegliendo di privilegiare alcuni intervalli speciali (le quinte e le quarte quasi sempre, ma dalla fine dell’era classica anche le terze), magari avendo due rapporti diversi per il tono: il Principio di consonanza di Archita afferma per esempio che “gli intervalli consonanti devono corrispondere a rapporti multipli [n/1] o epimori [(n+1)/n]”, il che chiaramente è ben diverso dai rapporti pitagorici dove a un certo punto si trova un 256/243…
Potete leggervi un riassunto delle idee del libro a https://www.liceomatematico.it/wp-content/uploads/2020/09/Matemusica2020.pdf , ma così facendo vi perdete tutta la parte filosofica (e le liti tra Zarlino e Vincenzo Galilei…) che secondo me è davvero interessante e soprattutto, come dicevo, non così comune da trovare.
(Fabio Bellissima, La scala musicale : Una storia tra matematica e filosofia, Carocci 2022, pag. 192, € 22, ISBN 9788829012671)
Voto: 5/5