Archivi annuali: 2022

addio hubiC

Sono anni che hubiC esisteva in una specie di limbo: nessuno poteva più iscriversi, ma chi c’era già poteva continuare a usare il suo spazio dati (io ero arrivato a 40 GB con un po’ di referral). Adesso a OVH si sono scocciati, hanno preso un altro vecchio servizio che avevano, l’hanno rimesso un po’ in sesto e hanno chiuso hubiC. O meglio, dovevano chiuderlo a fine luglio ma ci hanno dato ancora due mesi di grazia.

Per me la fregatura è che ShadowDrive non mi dà mica tutti e 40 i giga che avevo. Certo, pago Google One e avrei abbastanza spazio libero per metterci quei file, ma è una questione di principio :-) Terabox, a parte essere cinese e avere limiti di trasferimento dati al mese, non mi ispira più di tanto…

parolibere

Il mio collega Damiano ha scovato questa intervista ad Alessio Butti, responsabile media e TLC per Fratelli d’Italia. L’intervista è del mese scorso, ma non credo che le cose siano cambiate.

Non so quanto Butti sappia dei media. Sulle TLC però direi che deve ancora studiare. È tanto bella l’idea “facciamo che Tim si compri Open Fiber e non viceversa”, il che potrebbe anche avere senso. Solo che per poter essere wholesale e quindi avere una regolamentazione più favorevole dovrebbe contestualmente cedere i clienti agli altri operatori (sperando che la UE non imponga l’ingresso di un altro operatore ancora, come fece quando Wind e 3 si fusero). Bene, dove finirebbe tutto il customer care (e quelli che creano e gestiscono i servizi all’utenza)? Certo, potrebbe dire “peggio per loro”. Peccato che subito prima aveva detto che la situazione attuale poteva portare

conseguenze sociali pesantissime che non possiamo permetterci.

Né penso che la Tim wholesale possa tenersi tutta quella gente… (tralascio altri pezzi dove si contraddice, potete cercarveli voi se volete farvi del male o divertirvi)

Il mio non è un discorso di parte politica: non è che dagli altri schieramenti si sentano proposte di alcun tipo, il che forse è peggio. Quello che mi chiedo è perché il giornalista (di un sito che si occupa di tlc, non stiamo parlando di Cronaca Vera) non abbia fatto questa domanda.

Ultimo aggiornamento: 2022-09-20 16:25

4 miliardi di persone?

A Canale 5 hanno detto più volte (ieri e oggi) che quattro miliardi di persone hanno seguito i funerali di Elisabetta II. In effetti anche Ansa conferma.
Mah, anche immaginando che tantissimi indiani si siano fatti una levataccia, mi pare esagerato che una persona su due fosse davanti alla TV. Però volete mettere i grandi numeri da snocciolare? O magari contano anche quelli come me che a un certo punto sono passati davanti a una TV accesa…

Ultimo aggiornamento: 2022-09-20 08:48

Number Systems (ebook)

[copertina]
In genere apprezzo questo tipo di libriccini, ma in questo caso c’è davvero poco: numeri modulo k, sistemi binari e un cenno alla rappresentazione decimale infinita, oltre a capitoli come “una proprietà degna di nota della rappresentazione in base 3” che non è altro che il fatto che è il sistema che richiede meno simboli (quelli corrispondenti alle cifre singole, alle “decine”, alle “centinaia” e così via) per rappresentare un numero. Alla fine, insomma, non c’è nulla di davvero nuovo da imparare.

(S.V.Fomin, Number Systems, University of Chicago 1974, pag. 39, ISBN 9780226256696)
Voto: 2/5

la controffensiva ucraina

Ok, come analista politico valgo zero. Ma leggendo i resoconti della controffensiva ucraina, direi che è abbastanza ovvio che anche se Kiev (o Kyiv, se volete essere politicamente corretti) non fa formalmente parte della Nato lo è comunque in pratica. Non saprei dire quale fosse l’integrazione prima di febbraio – ma scommetterei ci fosse già qualcosa; ora sicuramente l’operazione militare speciale russa si trova di fronte un’operazione militare speciale speculare.

Il guaio naturalmente è che non credo che nonostante tutto gli ucraini riusciranno a ricacciare indietro i russi, e non penso neppure alla Crimea e alle repubbliche russofone nate nel 2014. Insomma siamo in una situazione di stallo… speriamo solo che non degeneri.

Quizzino della domenica: Serpentone tra i primi

Nella figura qui sotto trovate un quadrato 10×10 dove c’è una casella con un cerchietto e altre caselle grigie. Il vostro compito è costruire un percorso che parta dalla casella col cerchietto mettendo il numero 1 e si sposti solo in orizzontale e in verticale continuando a contare fino a 100; i numeri primi devono trovarsi tutti nelle caselle grigie. Riuscite a farcela?

la scacchiera
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p609.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di daw, da Math StackExchange.)


Uno, due, tre, molti (ebook)

La storia della matematica è anche una storia della civiltà. Fin qui penso che anche i platonisti di più stretta osservanza siano d’accordo. Brooks parte da questo punto di vista e prova a leggere lo sviluppo della matematica come uno sviluppo della civiltà. Ecco che i numeri per esempio sono legati a doppio filo all’economia: se sai gestirli non rischi di andare in bancarotta. E non è un caso che Chaucer fosse il sovraintendente delle dogane britanniche, dunque. Ma tutti gli esempi del libro sono strettamente legati alla vita reale: per esempio quando si parla di algebra Brooks mostra come FedEx e UPS abbiano scelto le posizioni dei loro hub (Memphis e Louisville) per minimizzare le distanze percorse dai suoi vettori, mentre i numeri immaginari arrivano come risultato della ricerca di un suono particolare per le chitarre elettriche. Come avrete intuito, l’idea non è affatto malvagia e potrebbe avvicinare alla matematica chi pensa di odiarla: però il libro mi ha dato tanto l’impressione di una salva di fuochi artificiali (“potevamo stupirvi con i nostri effetti speciali, ma questa è matematica”) il che almeno per me risulta un po’ troppo alienante.

Pollice verso alla traduzione di Benedetta Antonielli D’Oulx, visti gli svarioni dal punto di vista scientifico che si trovano nel testo.

(Michael Brooks, Uno, due, tre, molti : Come la matematica ha creato la civiltà [The Art of More], Bollati Boringhieri 2022 [2021], pag. 384, € 16,99, ISBN 9788833935515, trad. Benedetta Antonielli D’Oulx)
Voto: 3/5

Mamma li turchi

Una sedicente “Judith robinson” scrive (a me e non so quante persone tutte in Bcc):

Merhaba Bugün nasılsın? Seninle bir anlaşma yapmak istediğim için lütfen bana cevap ver.

Chissà perché mi scrive in turco…