Archivi annuali: 2018

Amazon mi ha scritto

Ieri mi sono trovato nella buca delle lettere una letterina di Amazon. No, non è Bezos che mi annuncia l’aumento dell’80% di Prime, che io non posseggo. (Ce l’ha Anna, e quella email è arrivata a lei). Molto più prosaicamente, c’era un modulo 1042-S. E che cos’è, direte voi?

Beh, ricordate che quest’autunno mi sono autopubblicato Matematica in relax 2? Io l’ho anche messo in vendita negli USA, perché non si sa mai dove vivano i miei fan. Per farlo ho dovuto compilare non so quanti moduli, indicare che non sono un cittadino USA e che mi andava bene pagare le tasse a nonno Trump. Orbene, nel 2017 ho avuto un reddito lordo di 2,55 dollari (credo equivalenti a tre copie vendute, non ho voglia di controllare), il 30% del quale (77 cent) è rimasto all’IRS. Felice di contribuire all’economia USA, mi rimane questo dollaro e settantotto centesimi che non so se e come dichiarare. Se non ho capito male, in realtà ci dovrebbe essere un accordo tra Italia e USA per evitare la doppia tassazione: ma sarà vero?

(Mettiamola così: se va tutto bene, anche quest’anno accetto il 730 precompilato ed evito il problema)

Mai fidarsi degli assessori


Lunedì avevo indicato un indirizzo email a cui scrivere per segnalare le buche più pericolose a Milano. Non me l’ero ovviamente inventato, ma l’avevo letto sul Corsera, raccontato dall’assessore Granelli. Ho mandato un paio di segnalazioni – andando in bici, le buche sono un pericolo doppio, come potete immaginare – e stamattina ho ricevuto questa risposta:

Buongiorno, si comunica che in via del tutto eccezionale, per la presente richiesta si è provveduto comunque a segnalarla al competente Reparto Strade, per il necessario intervento.

Si precisa che la presente casella di posta elettronica è una casella interna dell’Unità Tecnica Suolo e Sottosuolo, pertanto non di competenza.

Tali tipologie di segnalazioni dovranno essere inoltrate unicamente tramite il Portale del Comune di Milano, canale istituzionale, accedendo a Contattami, con dovuta registrazione che provvederà con tempistica definita ad inoltrare all’Area di competenza.

È bello vedere che l’assessore non sa come funziona il sistema informatico del comune: sembra quasi di trovarmi nella mia azienda. Il guaio però è un altro. Qui sotto vedete le varie categorie che posso scegliere quando entro in ContattaMi (non da Firefox, perché mi si blocca). Quale sarà quella giusta? Mistero misterioso. E mi sa che non posso neppure chiederlo a Granelli.

Ultimo aggiornamento: 2018-03-21 15:50

_Bassa risoluzione_ (libro)

La “bassa risoluzione” di cui Massimo Mantellini parla in questo libro (Massimo Mantellini, Bassa risoluzione, Einaudi 2018, pag. 130, € 12, ISBN 9788806233549, link Amazon) è quello che io chiamo “piutòst che nient l’è mej piutòst” o se preferite l’inglese “good enough”. In pratica ci si accontenta di qualcosa che funzionicchia, senza cercare il top. Mantellini fa però un passo in più, notando come le nuove generazioni non solo accettano la cosa (come del resto faccio io; come ama dire Douglas Hofstadter “ars longa, vita brevis” e bisogna gestire il tempo che abbiamo facendo delle scelte) ma pensano che sia tutto “bellissimo”. Andando avanti nella lettura ho invece scoperto che la sua posizione è molto più pessimista: abbiamo più o meno volontariamente scelto di non cercare nemmeno di raggiungere quanto sarebbe a nostra portata, tipicamente perché costerebbe toppa fatica. Ecco dunque la nascita dei boxini morbosi dei quotidiani online, acchiappaclic che contribuiscono alla distruzione definitiva del giornalismo in Italia; ecco il passaggio dalle macchine fotografiche agli smartphone che faranno anche foto “bellissime” ma che puntati verso un cielo stellato scattano un’immagine uniformemente nera (non che una reflex farebbe tanto meglio, a meno di metterla su un cavalletto e lasciare una lunghissima esposizione…), e così via. Alcuni esempi sono un poco forzati: secondo me per esempio il computer non è altro che un mezzo e non ci si può lamentare che la gente non lo sfrutti secondo le sue potenzialità. Il quadro generale è però indubbiamente quello da lui raccontato. Mantellini non crede affatto che questo trend possa invertirsi; non che io lo creda, ma la mia esperienza in rete è di più lunga data e so già da venticinque anni che Internet è usata utilmente solo da una sparuta minoranza, e non si possono raddrizzare le zampe ai cani. Ad ogni modo, anche se l’usanza tra i sedicenti cognoscenti del web è di andare contro Mantellini per principio o per sport, credo che leggere questo libro sia invece utile per vedere cosa sta succedendo con un occhio più esperto, e non fare come i giovani pesci dell’aneddoto, che si domandano stupiti cosa sia l’acqua.

Ultimo aggiornamento: 2018-03-21 16:16

Organismi eterotrofi

Mentre domenica sera l’ascoltavo ripetere la pagina di scienze sul regno animale che doveva studiare, a un certo punto Cecilia si è fermata perché non si ricordava una parola: “eterotrofo”, riferito agli animali che a differenza delle piante devono nutrirsi con sostanze prodotte da altri esseri viventi (animali o piante che siano). Vi assicuro che nel libro c’era un riquadro con quella parola scritta colorata e in grassetto, oltre che con un carattere più grande del resto, perché è evidente che un bambino di terza elementare deve conoscerla a memoria e usarla nella conversazione di tutti i giorni.

Non so se Cecilia si ricorderà del termine e saprà usarlo se interrogata; per quanto mi riguarda, spero di averle spiegato il concetto e che si ricordi quello. Quello che mi chiedo è cosa hanno in testa gli autori di questi libri: mi era già capitato di trovare nomi di fossili della cui esistenza non avevo mai avuto sentore ma che erano belli evidenziati. Poi ci si chiede come mai i bambini non studiano.

ProActiva Open Arms

Ammetto di non aver seguito troppo bene la storia, però c’è un punto che non mi quadra. Non entro apposta in tutta la storia dei campi di concentramento libici: ma è davvero possibile avere un accordo che costringa a consegnare a un’altra imbarcazione persone recuperate in mare mentre si è in acque internazionali?

Ultimo aggiornamento: 2018-03-20 17:01

Buche a Milano

Ho dovuto saperlo da un romano che lavora a Bologna (ciao Marco!) ma a quanto pare esiste un indirizzo email per segnalare le buche per strada a Milano: [EDIT: non è vero, vedi quest’altro post] T.InfraReclami(a)comune.milano.it. Da domani credo che comincerò a usarlo.
Quello che mi chiedo è perché non viene sviluppata un’app che si basi per esempio su Openstreetmap e permetta a chiunque di segnalare la posizione di una buca. Mi andrebbe bene anche la necessità di loggarmi, per evitare gli scherzi delle segnalazioni anonime. Troppo complicato?

Aggiornamento: Per non dire che segnalo solo i problemi, rendo noto che finalmente – tra martedì e venerdì scorso – è stato riasfaltato il pezzetto della ciclabile di viale Tunisia prima di via Tenca. Quando ho visto il pezzo di nuovo asfalto rosso mi sono commosso.

Ultimo aggiornamento: 2018-03-21 15:51

Quizzino della domenica: Quali numeri in S?

Sia S il più piccolo insieme di numeri interi positivi per cui valgano le seguenti proprietà:

P0: 2 ∈ S
P1: se n ∈ S, allora anche (n+5)² ∈ S
P2: se n² ∈ S, allora anche n ∈ S

Quali interi positivi si trovano in S?
(Nota: “il più piccolo” significa che S è contenuto in qualunque insieme per cui valgano le tre proprietà qui elencate)

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p305.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema A1 del Putnam 2017.)

_The Sandman – Cacciatori di sogni_ (graphic novel)

Non guardatemi male. Non ho mai letto nessuno dei fumetti del ciclo di Sandman, quindi mi sono dovuto fare una cultura al volo sul tema, anche se formalmente il libro può essere letto indipendentemente dai fumetti. Però in questo caso (Neil Gaiman, The Sandman – Cacciatori di sogni [The Sandman – THe Dream Hunters], Dana 2017 [1999], pag. 131, € 15,90, ISBN 9788894213423, trad. Daniele Brolli, link Amazon) la mia impressione è stata che nonostante le modifiche che Gaiman ha fatto alla storia per avvicinarsi ai temi della serie quello che abbiamo di fronte è più che altro un rifacimento di una leggenda giapponese (che come tutte quelle dell’Oriente e probabilmente anche le nostre favole europee prima dell’edulcorazione dovuta ai fratelli Grimm finisce male). Ben scritto, ben tradotto da Daniele Brolli, però forse i fan hardcore potrebbero trovarsi a malpartito. Le illustrazioni di Yoshitaka Amano sono inquietanti, almeno per me.

Ultimo aggiornamento: 2018-05-04 22:21