Archivi annuali: 2017

Test: Personality factors

Tanto per cambiare, eccovi uno di quei soliti test, stavolta da Personality Factors. I miei risultati specifici sono qui sotto: decidete voi se corrispondono :-) (la scala è da 0 a 100)

Warmth: 56
Intellect: 94
Emotional stability: 25
Assertiveness: 56
Gregariousness: 19
Dutifulness: 75
Friendliness: 13
Sensitivity: 63
Distrust: 31
Imagination: 44
Reserve: 56
Anxiety: 81
Complexity: 63
Self-reliance: 94
Orderliness: 19
Emotionality: 75

_Vizio di forma_ (ebook)

Seconda raccolta di racconti di “pseudofantascienza” di Primo Levi, scritti tra il 1968 e il 1970, questo libro (Primo Levi, Vizio di forma, Einaudi 2016 [1971], pag. 269, € 6,99, ISBN 9788858422069, link Amazon) è probabilmente meno noto all’interno della produzione del grande scrittore torinese; ed è un peccato. A me piace tanto il suo stile retrò di scrittura, quasi come un osservatore alieno (prendete “Visto di lontano”, per esempio) ma anche come qualcuno che prende un’idea assurda e la infila in un racconto quotidiano (per esempio in “Protezione” che apre la raccolta). Personalmente non mi sono affatto accorto dell’ottimismo che qualche commentatore vede; anzi a me pare che la burocratizzazione spinta da lui narrata (vedi “Le nostre belle specificazioni”) mostri un’alienazione davvero triste; in aggiunta, i suoi racconti terminano sempre con un anticlimax che almeno per me rovina un po’ la storia. “Lavoro creativo” e “Nel parco” mi ricordano il tardo Heinlein, con i personaggi della letteratura che vivono davvero in un universo parallelo, ma lo predatano. Un’ultima curiosità: Stefano Bartezzaghi ha raccontato che Levi era riuscito a farsi assegnare per la sua casa di campagna un numero telefonico che era l’anagramma di quello di casa: insomma il racconto “A fin di bene” deriva anche da una scena di vita vissuta.

Ultimo aggiornamento: 2017-12-27 21:45

Statistiche del sito per ottobre 2017

Il sito xmau.com a ottobre ha più o meno mantenuto i valori di settembre. Le visite sono state 48.090, le pagine 96.113, mentre i visitatori unici sono stati 25.396. Nella top 5 del blog per questo mese abbiamo

  1. Stupri di serie A e di serie B: 1356 visite
  2. Grande Scoop del Fatto Quotidiano!!!1!: 666 visite
  3. Quelle volte che: 589 visite
  4. Facebook, e farti gli affari tuoi?: 555 visite
  5. Codice 1000: 492 visite

ma si vede che è iniziato l’anno scolastico, perché oltre alle solite visite alla pagina sugli accordi (1455) abbiamo la prova del 9 che raccoglie 619 hit e il calcolo manuale delle radici quadrate con 598.

Tra i referrer abbiamo ben 130 visite dal mio articolo sul Post riguardo alla morte di Corrado Böhm; ci sono state anche 9 visite con la stringa «cosa vuol dire rosatellum» (a cui non so se ho risposto :-) ).

_Linus – Storia di una rivoluzione nata per gioco_ (libro)

Per quelli della mia generazione e di quella precedente Linus è stata una pietra miliare. Questo libro (Paolo Interdonato, Linus – Storia di una rivoluzione nata per gioco, Rizzoli Lizard 2015, pag. 380, € 17, ISBN 9788817080408, link Amazon) racconta la storia iniziale della rivista, diciamo principalmente il “periodo Gandini”, ponendola nel contesto della cultura del tempo. Interdonato prende alcuni granchi (per esempio quando fu aperta la prima tratta della metropolitana milanese il biglietto costava 100 lire, non 50 come per le linee di superficie) ma ha fatto un grande lavoro per raccontare cosa stava dietro le scelte della redazione, sia per quanto riguarda i fumetti che per tutta la parte di contorno. Il mezzo secolo dalla nascita della rivista aiuta ad avere uno sguardo storico che ai tempi non poteva chiaramente esserci; Interdonato ha sfruttato pienamente questa possibilità, recuperando alcuni segnali che all’epoca non si potevano cogliere ma ora sono più chiari. Interessante il confronto con le altre riviste di fumetti nate nel periodo, a partire da Diabolik e quelle di deriva più soft porno. Una nota negativa: il libro mi pare una raccolta di brani scritti in tempi diversi, e non è stato rivisto per eliminare i doppioni nel testo.

Ultimo aggiornamento: 2017-12-27 21:31

Vandalismi

Oggi mentre ero in macchina ho visto una bici Ofo senza sellino. Considerando che se non erro i vari pezzi di queste bici sono apposta fatti non standard per evitare che vengano riciclati, e visto che non è così facile togliere il sellino, qualcuno ha voluto scassarla apposta. Non ce la possiamo fare.

Ultimo aggiornamento: 2017-11-01 21:53

Il teatro Maciachini

Teatro Maciachini

Il teatro Maciachini – © Diego De Pol – Flickr.com / Comune di Milano

Una decina di giorni fa sono andato con i bimbi all’inaugurazione del teatro che da un po’ di tempo spuntava incompiuto – ci sono volute le Generali che hanno ficcato un po’ di soldi – nella zona della ex Carlo Erba, vicino alla palestra Virgin. Il bando di concorso per il suo utilizzo è stato vinto dal Teatro del Buratto, i cui membri hanno fatto visitare la struttura creata da Italo Rota a grandi e (soprattutto) piccini.
Lo scatolone esterno è composto all’interno da tante scatolette che possono venire usate per laboratori vari: a parte lo spazio del teatro vero e proprio, compresa la parte per le prove che però può essere usata per rappresentazioni più piccole spostando le sedie, molte pareti interne rimangono con cemento a vista. L’idea insomma è di un work in progress continuo. Il duo è rimasto piuttosto annoiato tranne che nei cinque minuti con l’assaggio di uno spettacolo (fatto con gli attori in nero che muovono i pupazzi, non chiedetemi il nome) che li ha avvinti :-) Immagino che vista la vicinanza da casa riuscirò a portarli qualche volta a vedere uno spettacolo!

Ultimo aggiornamento: 2017-11-01 09:23

Adobe, perché cerchi di prendermi in giro?

Fosse per me, non userei Flash. Purtroppo però StripGenerator (finché regge) si basa su di esso, e quindi almeno per quel sito devo averlo.
Oggi, mentre preparavo la mia solita vignetta, Firefox mi ha detto che il plugin Flash era vulnerabile. Mavalà, penso io, e mi accingo a scaricare come al solito la nuova versione. Sono anni che bisogna per forza scaricare l’installer e non il pacchetto, e sono anni che Adobe cerca di ammannirmi le sue imperdibili offerte, che nemmeno DMail. Tipicamente le caselle per accettare sono già con la spunta, che io regolarmente tolgo. Oggi non lo erano: però la dimensione del pacchetto da scaricare non mi tornava, così ho messo e tolto la spunta sulle due caselle… e miracolosamente la dimensione del pacchetto si è ridotta di 3 megabyte.

Cosa dovrei dire di un comportamento simile?

Ultimo aggiornamento: 2017-10-31 14:42