Domani e mercoledì si rinnovano le rappresentanze sindacali unitarie in Telecom Italia (che non è diventata TIM, per la cronaca: l’azienda è sempre quella, TIM è il marchio commerciale). Nonostante questa volta il bacino elettorale sia ancora maggiore (non solo Milano ma tutta la Lombardia) mi sono di nuovo candidato, sempre nella lista FISTel-CISL.
La mia scelta è molto utilitarista: sono convinto che se c’è qualcosa che non mi piace, il modo migliore per risolverla è spesso mettersi in prima persona. In questo periodo storico il sindacato è in una posizione di estrema debolezza, non solo in assoluto – il che è comprensibile, visto come è cambiato il mondo del lavoro – ma anche in azienda, il che significa che l’azienda può fare praticamente quello che vuole, che ci piaccia o no. Però dire semplicemente “non ci piace” senza un’idea di cosa fare non serve proprio a nulla; e per questa ragione non riesco a seguire SLC-CGIL, che nel settore delle telecomunicazioni è sempre stata dogmatista. Non penso di avere le caratteristiche del perfetto sindacalista, ma mi fido abbastanza di me stesso per sapere che potrò comunque combinare qualcosa di buono.
Quindi se avete qualche amico che lavora in Telecom in Lombardia (aree operative: lo staff ha altre liste…) segnalategli che ci sono anch’io :-)