Archivi annuali: 2016

Il mistero Barbarella

Nella notte tra sabato e domenica, causa gatta vomitante, non riuscivo a prendere sonno e così mi sono ridotto a leggere sul tablet la colonnina infame di Repubblica, scoprendo che era morta la pornostar Barbarella (che la terra le sia lieve). Il “piccolo” problema è che la fotogallery iniziava con “E’ morta a 52 anni la pornodiva Barbarella, al secolo Virna Aloisio Bonino. A darne la notizia, la seconda data di Wikipedia (28 maggio 1963 – 3 dicembre 2015)”, e io sono sobbalzato. Sono andato a vedere la voce di Wikipedia: la fonte per la morte di Barbarella è… l’articolo di Wikipedia. A questo punto, ho controllato quando era stata inserita la data della morte: è avvenuto il 21 dicembre scorso, da parte di un anonimo che ha compiuto solo e unicamente quella modifica all’enciclopedia. Modifica che si sarebbe dovuta cancellare immediatamente perché senza fonti: ma evidentemente non c’è più così tanto interesse per le pornodive degli anni ’90 – tanto per dire, il sito ufficiale indicato (http://missbarbarella.com/) non esiste più e bisogna andare qui – e così la presunta data della morte è rimasta e ora è stata ufficializzata dalla stampa.

Per la cronaca, ora il testo è diverso, visto che recita “A darne la notizia, su Facebook, le ex colleghe Ilona Staller, meglio nota come “Cicciolina” e Jessica Rizzo.”>; ma io ho lo screenshot. Ma il mistero resta fitto lo stesso, perché se vedete
il post di Ilona Staller è datato 22 gennaio, quindi prima della fotogallery di Repubblica ma un mese dopo l’aggiunta della data di morte su Wikipedia e un mese e mezzo dopo la morte: per quanto ne possiamo sapere, Cicciolina era per caso andata a vedere la voce su Wikipedia, ha letto della morte della sua amica e ha giustamente pensato di scriverne un ricordo… oppure potete credere al Messaggero che scrive «Poi, lo scorso dicembre, un fugace sms ricevuto da Ilona Staller in cui il compagno di Barbarella la avvisava del ricovero d’urgenza dell’ex collega, ma senza le indicazioni dell’ospedale.». A questo punto crederei davvero più all’anonimo compagno dell’attrice che abbia voluto farlo sapere: ma in ogni caso quella segnalazione come fonte non può valere.

Qualche anno fa, lo sport preferito da molti giornali era segnalare come Wikipedia avesse scritto una bufala, indicando che una qualche persona era morta mentre era viva e vegeta. Ho sempre avuto qualche dubbio su come un giornalista fosse così fortunato da accorgersi della modifica fatta da un anonimo alla voce nei due minuti prima che qualcuno rimettesse le cose a posto: ma in fin dei conti l’enciclopedia rimaneva affidabile. Ora invece sembra che arrivi la tendenza a considerare Wikipedia fonte primaria… e questo è pericolosissimo. Wikipedia non può essere fonte primaria: a parte che è contro i cinque pilastri dell’enciclopedia, rovinerebbe del tutto la ricerca dell’affidabilità, che è il suo compito assieme a quello della raccolta della conoscenza.

Quizzino della domenica: operazioni inesatte

In uno di quei libri con catervate di test per prepararsi ai concorsi, viene chiesto il risultato di questa espressione: 42+53:5-2×22. Le risposte possibili indicate sono (a) 35; (b) 33; (c) 32. Peccato che – come potete facilmente verificare – quell’espressione abbia come risultato 8,6: ricordo che prima si fanno moltiplicazioni e divisioni, da sinistra a destra, poi addizioni e sottrazioni, sempre da sinistra a destra. Riuscite a svelare l’arcano e trovare qual è la soluzione, o forse dovrei dire per prima cosa la formulazione, corretta?

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p192.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì.)

_Una scomoda eredità_ (libro)

9788875785185 Ci sono due cose che non mi sono piaciute in questo libro (Nicholas Wade, Una scomoda eredità : La storia umana tra razze e genetica [A Troublesome Inheritance], Codice Edizioni 2015 [2014], pag. 273, € 15,90, ISBN 978-88-7578-518-5, trad. Allegra Panini). La prima è l’insistenza di Wade sul fatto che parlare di razze umane non significhi parlare di razzismo o esprimere una tesi politica: tutto il libro è invece permeato di politica. La seconda cosa è che il libro è molto ripetitivo: poteva avere ottanta pagine di meno e sarebbe stato perfetto.
Premesso questo, la lettura mi è stata molto utile e istruttiva. Non entro nel merito della diatriba dell’uovo e della gallina: se fino a un secolo o poco più fa gli incroci tra popolazioni dei diversi continenti erano scarsi o nulli, non è strano che si trovino caratteristiche somatiche diverse nei continenti, e che luoghi come il Vicino e Medio Oriente oppure il subcontinente indiano, dove le popolazioni invece si sono mischiate, possano essere considerate come razze. Wade fa poi presente che il corredo genetico umano è identico per tutti, altrimenti non saremmo un’unica specie; ma gli alleli possono essere diversi, e i ridotti incroci possono portare a una diversa percentuale della presenza di un dato allele in una popolazione. Tenete poi conto che un singolo allele fa poco, e anzi certe caratteristiche fisiche esteriori possono essere il risultato di alleli indipendenti; ma con decine di alleli diversi le probabilità si compongono e si ottiene un risultato più definito. Una sottotesi del libro è che queste modifiche evoluzionistiche, non tanto nell’aspetto fisico quanto nelle tendenze culturali, sono molto più rapide di quanto si pensi, e richiedano poche decine di generazioni: mi meraviglio tra l’altro che Wade non abbia citato la modifica della struttura delle razze canine dal tempo delle prime fotografie, cosa che corrobora la sua tesi.
In definitiva il libro permette di pensare alla genetica in un modo diverso e molto pratico. La traduzione di Allegra Panini è scorrevole, ma in un paio di punti più matematici mi ha dato il sospetto di essersi persa nei meandri linguistici di Wade.

Requiem di Verdi: ci siamo quasi

requiem-20160127 Quella che vedete qui a fianco è la locandina del concerto di mercoledì prossimo, il 27 gennaio 2016, in occasione della Giornata della Memoria. Canteremo il Requiem di Verdi nel luogo dove è stato eseguito per la prima volta, e saremo tanti: centocinquanta coristi e una cinquantina di orchestrali. Ecco perché il biglietto è così caro (e pensate che noi coristi paghiamo per partecipare…)

Ad ogni buon conto, credo che questa sia un’occasione davvero unica, quindi accorrete numerosi!

Ultimo aggiornamento: 2016-01-21 19:00

Montepaschi

Montepaschi non sarà certo la migliore banca d’Italia, ma non credo che in questo mese si siano scoperte magagne tali da dimezzare il valore delle azioni. Proprio per quello sarebbe interessante scoprire quanta parte del capitale viene trattato in questi giorni: se è vero che l’azionariato è molto frazionato, o c’è una corsa di tantissima gente a vendere oppure non c’è nessuno che vuole comprare, e non so quale sia la situazione peggiore…

Ultimo aggiornamento: 2016-01-20 17:02

C’è metà e metà

50percento Lasciate perdere le signorine con pochi centimetri quadrati di pelle ricoperta e leggete il titolo: «62 persone possiedono la metà della ricchezza mondiale». Poi leggete l’articolo, che inizia con la frase «Sessantadue persone detengono la stessa ricchezza della metà della popolazione mondiale».

Dopo esservi indignati per la disuguaglianza sociale, vi prego di lasciare ancora almeno un pochino di indignazione per il trattamento riservato alla matematica. Vi sembra che le due frasi dicano la stessa cosa?

Ultimo aggiornamento: 2016-01-19 12:48

Glenn Frey

Su David Bowie non avevo scritto nulla, tanto lo stava facendo tutto il mondo: per Glenn Frey però due parole le spendo volentieri.
Gli Eagles hanno avuto una grande fregatura: quella di avere composto Hotel California che è una di quelle canzoni che sono così famose da fare arricciare il naso alla gente. Oh, a me continua a piacere, ma questa è un’altra storia. Ma la cosa divertente è che avevano cominciato a comporre musica tendente al country&western, salvo poi virare quasi immediatamente sul pop-rock che negli anni ’70 andava così di moda. Poi è arrivato Joe Walsh e le cose sono precipitate: il gruppo si è sciolto, salvo qualche riunione per guadagnare un po’ di soldini dai tour e dalle raccolte, e il povero Frey è stato eclissato dal compare Don Henley :-(

Ad ogni modo, lasciate pure perdere Hotel California e fatevi un giro sulla loro discografia. Io vi lascio con un link a una canzone che a me dice molto… ricordi di quasi trent’anni fa, quando ero giovane e stupido: Wasted Time. (Ora sono anzyano e stupido, ça va sans dire)

Ultimo aggiornamento: 2016-01-19 09:41

La Disfacar mi ricorda che…

La

Disfacar S.r.l. Via del Pantano,21 – 50018 Scandicci (FI) – Numero REA: FI-359102
Codice Fiscale: 03370400487 – Partita Iva: IT03370400487 – Capitale Sociale: € 21.000 ( i.v.)

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In compenso posso visualizzare la risposta automatica alla mia disiscrizione:

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