Sono certo che mentre sto scrivendo questo post ci sarà qualcuno che starà tuonando contro la scelta di Matteo Renzi di nominare Diego Piacentini, attuale pezzo molto grosso di Amazon, commissario al digitale: Piacentini ha un incarico della durata di due anni e dovrà coordinare le politiche innovative per conto del governo. Quei qualcuno tuoneranno perché Renzi si è dimostrato un servo delle multinazionali prono ai loro diktat. Io personalmente non trovo invece nulla di strano a prendere qualcuno che evidentemente ha dimostrato di avere le competenze necessarie: posso al più chiedermi se avrà anche le capacità di ottenere qualcosa in un ambiente come la politica italiana, ma quello varrebbe comunque per tutti.
L’unica cosa che mi lascia perplesso è quanto ha anche segnalato Stefano Epifani: perché un incarico a titolo gratuito? Smettiamola di rompere le palle con i costi della politica. Io voglio che le cose si facciano, e dire che si fa qualcosa gratuitamente mi dà sempre l’aria di roba fatta nei ritagli di tempo, che non è quello che ci serve.
Ultimo aggiornamento: 2016-02-11 10:57