È già un bel po’ che Trenitalia ha smesso di produrre i biglietti chilometrici, che erano comodissimi per chi usava ogni tanto i treni regionali e poteva acquistarli prima. Adesso sta completando la sua iniziativa per rompere le palle a chi non prende spesso il treno.
Dal primo agosto, come potete vedere in mezzo ai disegnini da libro delle elementari, il biglietto acquistato non avrà più una validità di 60 giorni entro il quale dovrà essere usato, ma dovrà indicare il giorno di partenza, anche se poi ovviamente deve essere convalidato. Che “le modifiche non riguardano al momento i biglietti acquistati on line o tramite app Trenitalia” immagino sia l’idea di barzelletta dell’ufficio relazioni esterne di Trenitalia, visto che è una vita che i biglietti online valgono per il giorno in cui sono stati chiesti. Aggiungiamo poi che puoi sì cambiare gratuitamente la data di viaggio fino al giorno prima (ma lo puoi fare una sola volta, come detto nel file senza disegnini), ma devi comunque andare in stazione… oppure vai in tabaccheria e paghi il pizzo.
Perché tutto questo? La mia impressione è che visto che i controllori passano sempre meno spesso stavano iniziando ad aumentare i furbetti del biglietto, che in questo modo verranno penalizzati (o saliranno direttamente senza biglietto). Io sono un po’ stupido ma non riesco a vedere altri motivi logici. Voi avete qualche idea?