Come scritto nella quarta di copertina di questo libro (Angelo Guerraggio, Con la testa tra le nuvole? : Il mestiere del matematico, Il Mulino 2016, pag. 188, € 18, ISBN 978-88-15-26041-3), un matematico risolve problemi. Questa collana del Mulino prende professori universitari per spiegare i concetti di base del loro lavoro in maniera comprensibile per il grande pubblico. Guerraggio parte molto bene con le freddure sui matematici che sono segno non solo di come essi sono visti dal mondo ma anche come loro amano vedersi; e continua ancora meglio spiegando che cosa è davvero la modellizzazione che è il vero lavoro del matematico. Poi si fa un po’ prenere la mano nei due capitoli in cui spiega il modello preda-predatore di Volterra: a mio parere dà per scontate troppe cose, e mi chiedo quanti si spaventeranno davanti a pagine e pagine con equazioni differenziali separabili. I capitoli finali sui giochini matematici – dove Guerraggio è un esperto… – sono interessanti perché gli esempi scelti sono molto vari, ma forse avrebbero avuto un effetto migliore entrando più nel merito delle strade scelte per la soluzione. Il risultato è comunque un’ottima introduzione alla comprensione di una professione incomprensibile ai più.
Archivi annuali: 2016
Argumentum ab auctoritate
In questi giorni avete forse letto della lettera aperta (qui il testo originale) contro Greenpeace e la sua battaglia contro gli organismi geneticamente modificati, lettera che ha avuto il sostegno di più di cento premi Nobel. Mentre sto scrivendo, la lista è arrivata a 110 nomi. Notate nulla di strano?
Nella lista ci sono solo scienziati, quindi non sono considerati i Nobel per la letteratura (niente Dario Fo, insomma…) e per la pace (niente Jimmy Carter, insomma, che pure dovrebbe essere un esperto di noccioline); ci sono anche i premiati per l’Economia, che non sono veri Nobel, ma diamoli per buoni. Sembrerebbe insomma che vada tutto bene: è stato chiesto di firmare la lettera solo agli scienziati. Peccato che ci sia una fallacia grossa come una casa, quella indicata nel titolo di questo post.
Un Nobel non è un tuttologo: immagino che tipicamente chi ha vinto il premio per la fisica, pur essendo tipicamente molto più intelligente di me, sappia di OGM più o meno quanto ne so io. Dunque si sta cercando di convincere la gente usando la foglia di fico dei grandi nomi, ma senza dare alcun contributo fattuale per capire se la posizione è o no sostenibile. Bella storia, vero?
(giusto per completezza: la mia opinione su Greenpeace è bassissima, mentre quella sugli OGM è tendenzialmente favorevole, anche se come scrivevo non sono certo informatissimo. Ma il principio è sempre quello che conta di più per me, e non mi interessa stare con chi la pensa come me ma lo fa male)
Ultimo aggiornamento: 2016-07-01 11:38
MathUp
La mia amica Giuseppina (che nella vita insegna tutt’altro…) mi segnala il progetto MathUp, corsi di aggiornamento per insegnanti di matematica che vogliono provare a insegnare matematica in modo diverso. Loro dicono «Vorrebbero essere corsi dove si parla di matematica, quella che si insegna in classe (dalle elementari alle superiori, e quest’anno anche negli istituti professionali), con qualche curiosità e “incursione” nei suoi dintorni. Corsi dove si affrontano anche questioni pedagogiche – sono importanti! – ma sempre correlate agli argomenti matematici su cui si sta lavorando. Corsi che cercano di evitare un gergo divenuto incomprensibile e insopportabile nelle sue esasperazioni.» I corsi sono online e quindi non necessariamente per milanesi: alcuni dei docenti li conosco per nome e/o di vista.
Di più non so, ma magari tra i miei ventun lettori qualcuno di interessato potrebbe esserci…
Il segreto della massoneria
Pungolato dal mio ex collega Giorgio che affermava che è impossibile trovare informazioni su come entrare in massoneria, ho provato ad andare sul sito del Grande Oriente. Bene in vista c’è la sezione “Massoneria FAQ”, con la sottovoce “Come diventare Massoni”: peccato che se uno ci clicca su trova “Page not found”.
(Per la cronaca, il nome della pagina è http://www.grandeoriente.it/che-cosa-e-la-massoneria/come-diventare-massoni__trashed/ : ho anche tolto il “__trashed” per vedere se era la prima prova di iniziazione, ma niente. Però alla pagina Contatti c’è un indirizzo email e finanche una PEC)
Ultimo aggiornamento: 2016-07-01 11:22
mai demordere!
L’altro giorno è improvvisamente apparso in camera nostra un calzino di Anna (di quelli colorati di Gallo) che era sparito da un anno o giù di lì, e il cui compagno era rimasto silente a vegliare nel cassetto per tutto il tempo.
Nessuno di noi ha capito come il secondo calzino sia giunto sin lì. La mia ipotesi è che sia passato attraverso un wormhole, ma Anna mi ha proibito di usare la datazione C-14 per verificare se ora hanno un’età diversa.
Ultimo aggiornamento: 2016-06-30 13:14
Sei felice dei cookie?
La Cookie Law è un’idiozia totale. L’unica cosa che si può dire è che non è una roba solamente italiana e neppure solamente europea, quindi mal comune mezzo gaudio. Ad ogni modo, bisogna ottemperare alla legge, e quindi ovunque tu vada ti trovi una finestrella che ti ricorda rudemente che ci sono dei cookie: perché al legislatore non è venuto in mente che una volta che avvisi dei cookie potresti anche chiedere di averne uno tracciante che non ti farà vedere più l’avviso, e quindi inserire un codicillo che ti permetta di usarlo.
Visto che ogni tanto guardo le statistiche del sito (aggregate: sapete quanto me ne frega di sapere chi viene a leggermi…) non posso usare la policy di Quintarelli: spero però che il testo che uso (“Ovvio che ci sono dei cookie. Qui c’è il pippone.”) e il pippone siano decenti e soprattutto nel primo caso non troppo invasivi. Però c’è un add-on per WordPress che mi è capitato di trovare su alcuni siti (l’ultimo, il blog di Luca De Biase) e che usa questo testo di default, almeno per la lingua italiana:
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.
Ora, io ho già dei problemi quando qualcuno parla dell'”esperienza X”, che è una cosa che puzza di marchettaro lontano un miglio. Davvero, la mia esperienza, qualunque cosa essa sia, rimane esattamente la stessa con o senza cookie, come si può vedere accedendo al sito con una sessione anonima. Ma assumere che io sia felice è davvero troppo! Luca, se mi leggi (e lo stesso vale per gli altri che hanno quel plugin), per favore metti almeno qualcosa come “noi assumiamo che la cosa non ti dia troppo fastidio”!
E c’era anche da spiegarlo?
Ho scoperto che Paolo Attivissimo ha segnalato come bufala l’immagine che gira in rete da qualche giorno, che mostra da un lato le zone che hanno votato per l’uscita britannica dalla UE e dall’altra le zone che ebbero casi di BSE (la “mucca pazza”) nei primi anni ’90.
Quello che mi chiedo è come sia possibile che qualcuno ci possa essere cascato. Le due mappe, a parte che una è a colori e l’altra in bianco e nero, sono identiche: anche se spesso sembra complicato far passare il concetto “correlation does not mean causation” (trovare una correlazione non significa che ci sia un rapporto causa-effetto), non dovrebbe essere così difficile intuire che una correlazione così perfetta è impossibile. Se non ci si riesce, significa che la competenza matematica è davvero minima, purtroppo.
Per darvi un’idea di una correlazione reale, potete guardare queste due mappe: il voto a favore o contro l’uscita dalla UE in Irlanda del Nord, e la proporzione cattolici-protestanti, sempre in Irlanda del Nord. Come vedete, le mappe non si sovrappongono perfettamente ma c’è chiaramente una certa qual somiglianza. La somiglianza è casuale o no? Non posso dare una risposta categorica, perché non ho abbastanza informazioni a disposizione: ma una causa comune per questo effetto ci potrebbe davvero essere. Le zone più vicine all’Eire, quelle a maggioranza cattolica, hanno più rapporti con i vicini, e quindi dovrebbero aver preferito evitare i problemi di dover innalzare di nuovo un confine, mentre le zone protestanti sono comunque sempre state più vicine all’Inghilterra. Ma queste sono solo supposizioni, mentre le due cartine iniziali danno praticamente una certezza (negativa)!
Ultimo aggiornamento: 2016-06-29 12:17
Gianfranco Bianco
Se non siete piemontesi, non potete capire Gianfranco Bianco, morto stanotte. Per non so quanti anni (decenni?) è stato il giornalista principale nella redazione piemontese del Tg3: alle 19:35 era sempre sul pezzo. Pensate al presenzialismo di Mentana – per esempio mi ricordo durante l’alluvione del 2000 faceva i suoi interventi dal parapetto di un ponte sulla Dora, oppure per i dieci giorni prima del tradizionale concerto di Ferragosto a 3000 e passa metri di altezza faceva la spola su e giù per il cuneese. Pensate al classico riserbo sabaudo, che evidentemente è l’opposto del presenzialismo. Eppure Gianfranco Bianco riusciva a mettere insieme le due cose. Non so come dirlo: lo pensavamo un po’ come una macchietta, ma gli volevamo tutti bene (quasi tutti, la sua voce su Wikipedia era stata cancellata per non enciclopedicità…). Qualche anno fa, quando mi sono accorto che non presentava più il Tg regionale, avevo sentito dire che stava male, ma il riserbo di cui sopra aveva coperto praticamente tutto. Riposi in pace.
Ultimo aggiornamento: 2016-06-29 09:47