Argumentum ab auctoritate

In questi giorni avete forse letto della lettera aperta (qui il testo originale) contro Greenpeace e la sua battaglia contro gli organismi geneticamente modificati, lettera che ha avuto il sostegno di più di cento premi Nobel. Mentre sto scrivendo, la lista è arrivata a 110 nomi. Notate nulla di strano?

Nella lista ci sono solo scienziati, quindi non sono considerati i Nobel per la letteratura (niente Dario Fo, insomma…) e per la pace (niente Jimmy Carter, insomma, che pure dovrebbe essere un esperto di noccioline); ci sono anche i premiati per l’Economia, che non sono veri Nobel, ma diamoli per buoni. Sembrerebbe insomma che vada tutto bene: è stato chiesto di firmare la lettera solo agli scienziati. Peccato che ci sia una fallacia grossa come una casa, quella indicata nel titolo di questo post.

Un Nobel non è un tuttologo: immagino che tipicamente chi ha vinto il premio per la fisica, pur essendo tipicamente molto più intelligente di me, sappia di OGM più o meno quanto ne so io. Dunque si sta cercando di convincere la gente usando la foglia di fico dei grandi nomi, ma senza dare alcun contributo fattuale per capire se la posizione è o no sostenibile. Bella storia, vero?

(giusto per completezza: la mia opinione su Greenpeace è bassissima, mentre quella sugli OGM è tendenzialmente favorevole, anche se come scrivevo non sono certo informatissimo. Ma il principio è sempre quello che conta di più per me, e non mi interessa stare con chi la pensa come me ma lo fa male)

Ultimo aggiornamento: 2016-07-01 11:38

18 pensieri su “Argumentum ab auctoritate

  1. mestesso

    Guarda, qui l’autorità conta poco. Gli OGM dietro hanno gente dal portafoglio grande, i non-OGM hanno (in termini relativi) il portafoglio decisamente più piccolo.

    Diciamocelo: la maggioranza dei premi nobel vive di rendita da gente col portafoglio grande, di chi paga loro i talks. Una firmetta in più che vuoi che sia?

    Più che “Argumentum ab auctoritate” qui ci sta più “l’erba voglio cresce solo nel portafoglio pieno”.

    1. .mau. Autore articolo

      non stai guardando le cose dal punto di vista di chi legge la notizia. (Non la mia notiziola, intendo proprio la lettera)

    2. delio

      Gran parte dei premi Nobel vive degli stipendi universitari. Non si sta parlando di Clinton o Blair!

      Questa lettera ha un tema preciso (promuovere una certa varietà di riso OGM che non ha niente a che fare con aziende commerciali) con argomenti precisi (aggiungendo vitamina A al riso si salverebbero milioni di vite all’anno). Perché buttare tutto in caciare quando si può argomentare nel merito?

      1. .mau. Autore articolo

        per me dire QUESTA LETTERA È FIRMATA DA PIÙ DI 100 PREMI NOBEL!!!11!! è buttarla in caciara.

        1. delio

          ma questa lettera È firmata da piú di 100 premi Nobel: è nata durante l’incontro annuale dei premi Nobel a Lindau, sul lago di Costanza. È una loro iniziativa, una loro lettera aperta. Come avrebbero potuto titolare diversamente?

  2. procellaria

    Bisognerebbe verificare quanto quei 110 ne sappiano veramente di OGM. Non sarei così sicuro che fisici di un certo livello ne sappiano poco. Comunque hai ragione, si sono arresi ai meccanismi della comunicazione di massa. Del resto la letteratura scientifica è ormai disponibile a tutti (più o meno legalmente), quindi se ci si volesse informare in modo approfondito, chiunque lo potrebbe fare, solo che costa fatica e nessuno lo fa, quindi avanti con la scorciatoia.

  3. delio

    .mau., a me pare che l’intervento dei premi Nobel sia pienamente legittimo perché non parlano da biologi ma da politici. La decisione di vietare gli OGM ha poco di scientifico e molto di politico (in un senso neutro del termine: valutare rischi e benefici di un’innovazione, valutare le conseguenze per l’occupazione ecc.). Se un partito ha il diritto di avere una sua posizione sugli OGM, perché non un premio Nobel? Soprattutto se, come succede a biologi e medici (e in parte ai fisici) anche loro devono riflettere ogni giorno se quello che stanno facendo non costituisce un esperimento azzardato.

    1. .mau. Autore articolo

      che la decisione di vietare gli OGM sia politica e non scientifica è chiaro. Il punto è che la gggente non vede i Nobel come politici.

  4. mfisk

    Io la vedrei così: il passaggio principale della petizione (o quel che è) mi sembra: “Scientific and regulatory agencies around the world have repeatedly and consistently found crops and foods improved through biotechnology to be as safe as, if not safer than those derived from any other method of production. There has never been a single confirmed case of a negative health outcome for humans or animals from their consumption. Their environmental impacts have been shown repeatedly to be less damaging to the environment, and a boon to global biodiversity. ”
    Insomma: non esiste nulla, dal punto di vista scientifico, che sostenga la teoria della pericolosità degli OGM (non dico che ciò sia vero; ma è ciò che si afferma); e pertanto, in applicazione dei principi basilari del metodo scientifico, noi scienziati crediamo che sia ingiusto e dannoso lottare contro la loro introduzione e diffusione.
    Se così è, si tratta di scienziati che discutono di metodo.

    1. mestesso

      Se questo è vero, io rispondo che ahimè non è possibile dimostrare che gli OGM non fanno male in generale, ma solo che alcuni (quelli testati) non hanno effetti statisticamente misurabili in un certo arco di tempo. Tengo a precisare che con i farmaci, che seguono protocolli più severi ogni tanto ci scappa comunque il morto e, fatto detto da Nature e non da me, una quantità non trascurabile di test non sono replicabili o per dolo o per incuria. In che mano siamo?

      1. delio

        Ok, però sarebbe allora il caso di accordarsi su un protocollo per testare gli OGM. Proprio come con i farmaci, con cui non vengono sollevati nuovi dubbi un minuto dopo che si è conclusa una sperimentazione. Però se dopo questo grande test (ma 300 milioni di Americani che mangiano OGM da decenni davvero non bastano come test) si concludesse che gli OGM non danneggiano alcunché, basta con le mattane di Greenpeace. E se anche dovesse venire fuori che ci sono controindicazioni, sarebbe compito di un politico soppesare i pro e i contro e decidere – chessò – che un certo rischio di sviluppare patologie cardiache è piú che compensato dalla possibilità di combattere la malnutrizione dovuta a carenza di vitamina A. O magari no, ma appunto se ne deve poter parlare nel merito!

        1. mestesso

          Delio i rischi maggiori derivano dalla eventualità che una qualsivoglia pianta OGM mischi il proprio patrimonio genetico con non OGM creando una superpianta potenzialmente molto dannosa. Qui nessuno ha mai lavorato in merito. Poi ti potrei dire che gli USA on quanto abitudini alimentari sono peggiori visti i grandissimi problemi di salute pubblica a riguardo. Visto che in teoria la salute è il bene più prezioso io ci metterei dell’attenzione in più a maggior ragione se sono un nobel. Io ritengo che alcuni firmatari abbiano in merito ragioni ideologiche e monetarie per fare una cosa del genere e che di scienza in sta petizione ce ne sia gran poca

        2. un cattolico

          “300 milioni di Americani che mangiano OGM da decenni davvero non bastano come test”

          Meglio puntare su altro per difendere la causa… non sono esattamente il ritratto della salute gli Ammmericani ;-)

          1. Enrico

            Anche se metti lo smiley non riesco a non cogliere l’ennesima prova del dominante pensiero”contro” e non mi riferisco a te ma molto più in generale al sentire comune.

            Vorrei proprio vedere quale popolazione occidentale è “il ritratto della salute” e per farsene una idea basta andare in una spiaggia o in un lido in questo periodo e osservare: IMHO il 75% della popolazione di ogni fascia di età è in sovrappeso e di questi almeno la metà è obeso. Per ognuna di queste persone posso ipotizzare problemi di colesterolo, pressione e di circolazione, per molti osservo problemi di deambulazione dovuto a ginocchia piegate dall’eccessivo “carico”.

            Questo per dire che la tua risposta e quella di @mestesso son viziate da un preconcetto che ancora una volta sfonda il recinto del merito e, per usare le parole di .mau., la butta in caciara.

            mfisk e delio hanno portato una visione pragmatica e razionale, cerchiamo di rimanere negli stessi ambiti.

            Lo stato attuale è che NON ci sono prove che gli OGM fanno male e la remote possibilità che ciò accada è ampiamente compensata dalla possibilità di nutrire milioni (miliardi?) di persone che attualmente – al contrario di noi che siamo comodamente dietro un computer e con la pancia satolla post-colazione – non possono nutrirsi correttamente.
            È troppo facile essere contro gli OGM quando noi abbiamo il supermercato sotto casa.

          2. un cattolico

            “Vorrei proprio vedere quale popolazione occidentale è “il ritratto della salute” e per farsene una idea basta andare in una spiaggia o in un lido in questo periodo e osservare: IMHO il 75% della popolazione di ogni fascia di età è in sovrappeso e di questi almeno la metà è obeso.”

            Anche la tua è però solo una percezione. Cosa dicono i dati sulla percentuale di obesi negli Stati Uniti e in Europa?

            “mfisk e delio hanno portato una visione pragmatica e razionale, cerchiamo di rimanere negli stessi ambiti.
            Lo stato attuale è che NON ci sono prove che gli OGM fanno male”

            Rettificherei in: “lo stato attuale è che NON ci sono prove che gli OGM facciano male nel breve termine”. Un po’ come userei/usiamo prudenza con i GHz con cui “lavorano” i cellulari.

            “e la remote possibilità che ciò accada è ampiamente compensata dalla possibilità di nutrire milioni (miliardi?) di persone che attualmente – al contrario di noi che siamo comodamente dietro un computer e con la pancia satolla post-colazione – non possono nutrirsi correttamente.”

            Nessuno qui è pregiudizialmente contro. Ma senza protocolli è davvero azzardato tutto questo ottimismo…

            “È troppo facile essere contro gli OGM quando noi abbiamo il supermercato sotto casa.”

            È però altrettanto facile essere a favore con un argumentum ad misericordiam

  5. Enrico

    Certo che è una percezione e sicuramente sovrastimata ma i dati dicono questo:

    http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Overweight_and_obesity_-_BMI_statistics

    https://www.cdc.gov/obesity/data/adult.html

    No, ma che misericordiam, la questione è proprio di pancia, altroché! Se dovessi scegliere tra il morire certamente di fame e il morire forse e chissà quandoma nel frattempo almeno ho mangiato sinceramente non ci penserei su due volte.

    Poi scusa GHz e OGM sono in giro da decenni e utilizzati da miliardi di persone. Cosa deve fare ancora una tecnologia per dimostrarsi utile al di là di ogni ragionevole dubbio?
    Che la sperimentazione ed i controlli continuino sono d’accordo. Ma che ci sia una campagna di demonizzazione un po’ strumentale non sono proprio d’accordo.

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