Ultimamente Walter Quattrociocchi è assurto agli onori delle cronache con i suoi articoli sulle bufale in rete, nella fattispecie su Facebook, studiate con metodi quantitativi e non qualitativi. In questo libro (Walter Quattrociocchi e Annalisa Vicini, Misinformation, Franco Angeli 2016, pag. 148, € 12,99, ISBN 9788891746399), scritto con Annalisa Vicini, Quattrociocchi racconta i risultati delle analisi numeriche condotte dal suo gruppo di ricerca per verificare come la disinformazione si propaga su Facebook, partendo da due insiemi di pagine di siti “alternativi” e “scientifici”, questi ultimi scelti come insieme di riferimento. I risultati sono piuttosto impietosi: in entrambi i casi si vede una “echo chamber” che fa sì che i partecipanti non guardino gli altri siti ma restino delle loro opinioni: peggio ancora, dimostrare ai complottisti che le loro credenze sono errate li rende ancora più pervicaci nelle loro idee (beh, la cosa ha un certo senso: la “dimostrazione” fa parte del complotto, no?) Ho però trovato un po’ pesante la prosa, il che fa un po’ rallentare la lettura.
Ultimo aggiornamento: 2016-12-25 18:25