Ieri Vittorio Bertola ha comunicato con un post su Facebook che avrebbe lasciato la politica attiva. Personalmente ho trovato il suo testo un po’ piagnucoloso, soprattutto nella frase «Per quanto mi riguarda, mi sono offerto di aiutare Appendino in questa avventura come suo vice o comunque come parte della futura amministrazione, ma la proposta è stata da lei respinta. Riconoscendo di non avere più la fiducia del candidato sindaco e del Movimento 5 Stelle, ho dunque deciso di lasciare la politica alla fine del mio mandato da consigliere comunale»; ma ognuno ha il suo modo di vedere le cose.
Quello che sembra sia capitato è che non è stata – almeno ufficialmente – il candidato sindaco Chiara Appendino a respingere la proposta di Bertola, quanto l’assemblea stessa. Di nuovo, non ho dati per entrare nel merito della cosa: è vero che avrebbe un moVimento che si candida a governare da solo non si limiti a scegliere con sei mesi di anticipo il candidato sindaco ma anche la squadra di governo, ma è anche vero che non prendi una decisione simile al volo e senza prima avere discusso con la base. Insomma, io mi sarei aspettato una votazione del tipo “sceglieremo la squadra a gennaio”: penso che voi iniziate a capire perché non potrei mai fare il politico. Bene. Cosa è successo? Una serie di commenti fotocopia al post di Bertola che spiegavano appunto che non è stata Appendino a votare contro ma l’assemblea. È vero che in genere la gente scrive senza prima leggere, ma sembra incredibile che ci sia stata una convergenza così precisa sul testo. Poi si guarda gli avatar e arriva l’illuminazione.
(Credo che gli avatar siano stati cambiati tra ieri sera e stamattina, oppure ieri pomeriggio non mi ero accorto di nulla)
Ultimo aggiornamento: 2015-11-09 10:24