alla ricerca delle cose perdute

Stasera sono andato a prendere a scuola Jacopo e Cecilia. Mentre tornavamo a casa a un certo punto Jacopo mi fa “ho perso la sciarpa!” Ricordavo che se l’era indossata prima di uscire e ora indubbiamente non ce l’aveva. Visto che avevamo fatto già più di metà strada, ho deciso di portarli a casa e solo dopo ritornare a cercarla. Rifacendo la strada a ritroso, una cinquantina di metri prima del punto in cui Jacopo si era accorto di non avere più la sciarpa l’ho vista. Un’anima pia l’aveva raccolta e messa sul muretto di una casa.
Mentre ritornavo soddisfatto a casa mi è venuta in mente un’amichevole diatriba che ebbi con non mi ricordo più chi. Il mio punto di vista era che se qualcuno trova per terra un indumento evidentemente perso è meglio metterlo in un punto in alto, in modo che non si sporchi; quello del mio interlocutore era “no, perché chi cerca ciò che ha perso guarda per terra e non in alto; meglio lasciarlo su un lato ma per terra”. La mia curiosità è: voi siete sollevatori oppure terricoli?

Ultimo aggiornamento: 2015-11-03 19:36

6 pensieri su “alla ricerca delle cose perdute

  1. Marco

    Dipende dalla dimensione dell’oggetto: se cerchi una chiave avrai lo sguardo incollato a terra, ma per cose più grandi guarderai un campo più ampio

  2. dioniso

    Assolutamente sollevatore.
    1. Chi ha perso guarda dappertutto.
    2. L’oggetto si rovina meno.
    3. Passanti occasionali di natura ragionevole si rendono conto meglio che quello che vedono è un’oggetto smarrito.
    Qui si usa molto e magari io sono un po’ influenzato dal fatto di vivere in Doichilanda.

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