Se non vado errato, questo libro (Judith e Garfield Reeves-Stevens, Star Trek – Federazione [Federation], Fanucci Economica 69 – 1997 [1994], pag. 507, ISBN 9788834705834, trad. Carlo Borriello) è la versione su carta di una sceneggiatura parallela che ha portato a Star Trek – Generations; e ho come l’impressione che qualcosa del testo faccia parte di uno dei film che avevo visto ai tempi. La storia però qui è molto più ampia, con tre narrazioni parallele a distanza di un secolo l’una dall’altra legate dalla figura di Zefram Cochrane, il primo uomo a viaggiare più veloce della luce… e naturalmente da Kirk e Picard. Io sono un trekkie di seconda scelta, e soprattutto sono molto più esperto della serie originale che della Next Generation; però mi sono trovato a mio agio a leggere la storia, e l’unico appunto che potrei fare agli autori è che non hanno trovato un modo di far risaltare il latin lover che c’è in Kirk. Chiaro che però se non amate lo stile è meglio che lasciate perdere il libro: come space opera farebbe acqua da tutte le parti. Sulla traduzione dovrei stendere un velo pietoso, ma non sarebbe giusto nei confronti dei bravi e onesti traduttori. Passi il “casuale” invece che “causale” ripetuto due volte a pagina 494, che magari è spuntato in redazione; ma i telescopi a vuoto liquido di pagina 37 e il Mozzo Centrale Thorsen di pagina 87 (su, nel 1997 si parlava già di hub aereoportuali…) gridano vendetta al cospetto del dio dei traduttori, chiunque Egli (o Ella) sia.
Ultimo aggiornamento: 2010-05-13 07:00